LA SCOMMESSA

CON GLI SCOUT DAL PAPA: RESOCONTO DI UNA GIORNATA STRAORDINARIA


Come sapete, sabato ho partecipato con la mia famiglia all'udienza di papa Francesco agli Scout Agesci. Tutti e tre i nostri figli infatti sono coinvolti nell'esperienza scout (Gruppo Cormano I). Siamo partiti alle 5 del mattino con un treno speciale Freccia Rossa che è arrivato alla stazione di Roma San Pietro alle 8,52. Ci siamo diretti subito verso San Pietro e, attraverso il colonnato, abbiamo provato un'emozione intensa nel vedere la piazza stracolma di camicie azzurre. Non essendo più possibile entrare, ci siamo posizionati all'inizio di via della Conciliazione. Di seguito il video integrale della diretta di tre ore, curata da TV 2000.  Verso le 11,10 il Papa è arrivato e ha salutato tutti i presenti girando in lungo e in largo con la papamobile (che a poco a poco si è riempita di fazzolettoni colorati). Francesco è arrivato fino in via della Conciliazione, a velocità piuttosto sostenuta.Terminati i suoi giri, ha ascoltato la presentazione e i saluti dei responsabili Agesci. Quindi ha letto il suo discorso senza interruzioni o aggiunte estemporanee. Rispetto alle aspettative più di uno ha colto una certa freddezza da parte del Papa, o semplicemente un po' di stanchezza.In breve, ecco il suo messaggio agli scout Agesci:"Vi dirò una cosa - ma non vantatevi! -: voi siete una parte preziosa della Chiesa in Italia. Grazie!" Il valore dell'esperienza scout è stato ricondotto all'impegno nell'educazione dei più giovani.Ha ricordato la telefonata da lui fatta l'estate scorsa in occasione della Route Nazionale nella pineta di San Rossore e ha citato espressamente la Carta del Coraggio (il documento contenente alcuni punti controversi rispetto all'insegnamento tradizionale della Chiesa: vedi mio "post" del 26 agosto 2014). Il Papa poteva sorvolare su questo testo, invece lo ha voluto ricordare. A mio parere, non è un particolare senza importanza.Ha sottolineato che la dimensione religiosa è parte essenziale dell'esperienza scout (per farlo ha citato alcune parole del fondatore Baden Powell).Ha detto che molti gruppi scout sono già impegnati nella formazione biblica e spirituale, ma ha lasciato intendere che si può fare di più.Ha ripetuto anche agli scout il refrain che propone da tempo a tutte le associazioni e i movimenti cattolici: pieno inserimento nella vita della Chiesa locale, in particolare della parrocchia, per evitare la tentazione di chiudersi nell'autoreferenzialità: "Mi raccomando: capacità di dialogo! Fare ponti, fare ponti in questa società dove c’è l’abitudine di fare muri. Voi fate ponti, per favore! E col dialogo, fate ponti..."Al termine saluti personalizzati ai responsabili e a vari rappresentanti delle diverse fasce d'età e provenienze.
 Nel pomeriggio - caldissimo! - abbiamo fatto un lungo giro a piedi per Roma, incrociando dappertutto camicie azzurre e fazzolettoni... Una vera invasione di energia e di gioia che mi ha lasciato un senso profondo di speranza per il futuro (della chiesa e del mondo).Siamo ripartiti alle ore 20 con il treno speciale che è arrivato a Milano Centrale verso le 23,30. Durante il viaggio di ritorno molti riposavano al termine di una giornata faticosa, molti altri invece giocavano, parlavano e scherzavano...