Mi coglie di sorpresa e mi addolora la notizia della morte del gesuita Padre Silvano Fausti (75 anni). Scompare nel giorno della festa di San Giovanni Battista, "voce di uno" che fa risuonare la parola nel deserto per aprire strade nuove.La rivista Aggiornamenti Sociali, a cui fa eco il sito IncrociNews della Diocesi di Milano, lo ricorda con un suo testo del 2014 dedicato a papa Francesco:
Addio a padre Silvano FaustiIn questo giorno di congedo riporto un suo pensiero tratto dal libro di memorie autobiografiche Sogni, allergie, benedizioni (San Paolo, Cinisello B. 2013, pag. 101):Il mondo è un villaggio globale. Ciò che ho visto nelle cosiddette "terre di missione" è quanto, presto o tardi, faremo anche noi. Volenti o nolenti, la mancanza di preti ci costringerà a una Chiesa meno clericale e più di comunione, dove ognuno mette i suoi doni a servizio degli altri. Il cristianesimo diventerà un popolo di fratelli, senza caste. Siamo tutti "sacerdoti, re e profeti".