LA SCOMMESSA

CHISSENEFREGA DELLE REGOLE


 Alla maggioranza di centrodestra che amministra la nostra città non piace il vincolo dei regolamenti, considerati come odiosi "lacci e lacciuoli" che rallentano l'operato della Giunta e non portano nulla di buono.Lo ha ben spiegato il gruppo consiliare PD nel comunicato stampa, che ho riportato nel "post" precedente. Aggiungo alla lista un episodio che merita attenzione.Duecentocinquanta cittadini firmano una petizione per richiedere un'assemblea pubblica sul tema della Città Metropolitana. Secondo il Regolamento della partecipazione popolare (art. 31, comma 3) il Sindaco è tenuto a rispondere entro dieci giorni:Il Sindaco entro dieci giorni comunica la data di convocazione dell’assemblea o il diniego motivato.Così non è stato. Su sollecitazione via Twitter di Gianni Rubagotti, il Sindaco fa sapere (in modo decisamente irrituale e poco rispettoso nei confronti del Regolamento e dei cittadini) che l'assemblea non si farà in quanto a settembre (o dopo?) se ne prevede un'altra sul modello di quella tenutasi l'11 giugno a Cormano.La cosa che più mi sorprende, però, è la reazione remissiva di Rubagotti. Neanche il comunicato stampa diffuso ieri sera ha rimarcato in modo adeguato il fatto che il Sindaco abbia calpestato il Regolamento della partecipazione.PS: Sarò antipatico, ma devo dirlo: se al posto di Alparone ci fosse stata Antonella Caniato, certamente Rubagotti l'avrebbe messa in croce.