LA SCOMMESSA

MASSETTI: COSA NON VA. DIALOGO SUL FUTURO DI PADERNO DUGNANO


 Gianfranco Massetti (PD, Sindaco di Paderno Dugnano dal 2004 al 2009) ha pubblicato sul suo sito personale il seguente contributo, che riprende alcuni spunti scritti giorni fa su questo blog. Lo ringrazio per l'attenzione.  Post di Giovanni Giuranna del 20 luglioCosa non va…Condivido le affermazioni di Giuranna sulla situazione politica locale.Nel centro destra l’unica variabile potrebbe essere “Paderno Cresce”. In vista della scadenza del 2019 non escluderei possibili sorprese sulla sua collocazione.Nel centrosinistra ognuno sta percorrendo la sua strada, ma alla fine di questa non è detto che ci sia la vittoria alle elezioni comunali. Il centro sinistra ha grosse responsabilità politiche e soprattutto di progetto.Resto convinto di quanto osservai nel luglio 2014:1. La sconfitta della coalizione mette tutti in discussione, ci interroga su quale direzione dobbiamo prendere e quale opposizione fare. Visto che quella fatta negli anni 2009-2014 da partiti e movimenti non è bastata. Non ha prodotto i risultati sperati;2. Serve ripartire insieme e non ognuno per la sua strada ritrovando una modalità di lavoro comune: non c’è da riprendere un cammino interrotto dalla sconfitta elettorale. C’è da cambiare strada. Come? Tutti siamo chiamati ad uno sforzo maggiore di quello di difendere le proprie certezze ed il proprio orticello.Mi sembra simile il ragionamento che fa Giovanni quando dice che:“Comunque, così non si va lontano. Servirebbe da parte di tutti uno sguardo lungimirante capace di mettere in moto intorno a quattro-cinque idee (non di più) un processo ampio e profondo che sia in grado di generare un'alternativa convincente. Per Paderno Dugnano”.Per questo, pur apprezzando la qualità e l’enorme lavoro di Insieme per Cambiare, può essere che questo rischi di non bastare. Come non basterà che il PD locale faccia da grancassa del governo Renzi o che il M5S si mostri più interessato alla crisi degli altri partiti che alla crescita di una responsabilità condivisa. Servirebbe un salto di qualità nella opposizione consiliare e territoriale, nelle dinamiche tra i partiti del centrosinistra e tra questi e i movimenti cittadini (tutti) per saldarli in un progetto di cambiamento.Non per sommare idee e identità diverse ma per un progetto in grado di fare da moltiplicatore delle individualità e capace di parlare all’intera Città. Un progetto che sia in grado di generare un'alternativa convincente. Ecco allora che ridiventa centrale la domanda: a cosa serve il centro sinistra se non parla e non affronta i problemi della città?E questi quali sono? Quali progetti richiedono?Quale è il “tenore di vita” di questa cittadina che sembra risprofondata nel silenzio della periferia con una vita sociale e culturale molteplice ma frammentata che non sembra in grado di segnare la coscienza dei singoli e della nostra Comunità.Pur consapevole che le priorità sociali hanno bisogno di condivisione e non di analisi individuali, provo a delimitare il campo vasto che ci aspetta: Consumo di suolo e aree verdi, innovazione e lavoro giovanile, casa e housing sociale, servizi sociali essenziali, dimensione culturale metropolitana, immigrazione & integrazione, progetti di riqualificazione urbana di alcuni quartieri (Calderara, Villaggio, Palazzolo)...Questo per iniziare.21 luglio 2015Gianfranco Massetti