LA SCOMMESSA

SE VUOI, PUOI SENTIRE IL GRIDO DELLA TERRA E DI MILIONI DI POVERI


 Con la proiezione di ieri sera ad Area Metropolis il grido soffocato dei tagliatori di canna da zucchero della Colombia è arrivato a Paderno Dugnano. Chi vuole può porsi in ascolto della vita di migliaia di persone costrette a vivere in condizioni di grave precarietà a causa di un sistema economico che sfrutta e distrugge l'ambiente.Giustamente il film UN MONDO FRAGILE di César Acevedo, premiato al Festival di Cannes con la Caméra d'Or, può essere considerato come un'efficace introduzione all'enciclica Laudato si' di papa Francesco. Il titolo stesso della versione italiana riprende un'espressione dell'enciclica:Un mondo fragile, con un essere umano al quale Dio ne affida la cura, interpella la nostra intelligenza per riconoscere come dovremmo orientare, coltivare e limitare il nostro potere. [n. 78]Il titolo originale La tierra y la sombra evoca la terra quale fondamento della vita personale e comunitaria (San Francesco cantava: "sora nostra matre Terra la quale ne sustenta et governa") e l'oscurità che avvolge e minaccia la meraviglia del creato ("I poveri e la terra stanno gridando", scrive il papa al termine della sua lettera sulla cura della casa comune).A Paderno Dugnano (e in altre sale italiane) è possibile aprire gli occhi su una realtà che facciamo fatica a vedere. Occasione da cogliere.Nei prossimi giorni sul blog del Circolo ACLI di Paderno Dugnano scriverò alcune note di lettura del film e accoglierò con piacere eventuali vostri contributi sul tema. Intanto segnalo agli interessati la pagina facebook del film e il profilo twitter della casa di distribuzione Satine Film.