LA SCOMMESSA

RADIO RADICALE A PADERNO PER CITTA' METROPOLITANA


 Si è svolta ieri sera in Aula Consiliare l'assemblea pubblica sul tema "Città Metropolitana: scenari, opportunità e democrazia" (manifesto). Ho partecipato insieme ad una cinquantina abbondante di persone, per la maggior parte addetti ai lavori. La registrazione della serata sarà disponibile sul sito di Radio Radicale. Annoto velocemente alcuni punti: 1) Tutti i relatori, pur con accenti e prospettive diverse, hanno riconosciuto che la legge che istituisce la Città Metropolitana presenta molti buchi e limiti. 2) Marco Cappato ha sollecitato i sei sindaci presenti ad attivarsi per la raccolta firme per la Proposta Di Legge di iniziativa popolare per l' elezione diretta del Sindaco e dei Consiglieri nelle Città Metropolitane di Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria. 3) L'impostazione della Proposta di legge non è sembrata a tutti ugualmente condivisibile, anche se indubbiamente rappresenta uno stimolo alle istituzioni per giungere presto al traguardo dell'elezione diretta (tema, questo, condiviso da tutti). 4) Un aspetto positivo della serata è stato veder dialogare costruttivamente sei sindaci dell'area omogenea nord Milano (che comprende 7 Comuni su 134 per un totale di circa 320mila abitanti). Questa porzione di territorio da tempo è abituata a lavorare insieme e la definizione dell'area omogenea certamente sarà uno strumento utile per un'azione più efficace a beneficio di tutti. 5) Al di là dei principi e degli ideali la Città Metropolitana soffre di una grave carenza di fondi (il sindaco Alparone ha sottolineato, in chiusura, che è stato appena approvato il bilancio di Città Metropolitana limitatamente all'anno 2015 con espresso divieto di programmare il triennio, come invece si fa negli altri enti). 6) La ridotta presenza in sala di cittadini denota la lontananza di questo tema (importante) dal sentire della popolazione. Questo purtroppo è l'effetto congiunto di una politica da molto tempo malata e delle cure, non sempre appropriate, con cui si è voluto reagire ai guasti.