LA SCOMMESSA

25 ANNI DI COLPEVOLI SBAGLI: IL CONTO LO PAGHIAMO OGGI


 Nella notte tra il 16 e il 17 gennaio 1991 ebbe inizio la prima guerra contro l'Iraq di Saddam Hussein, chiamata dagli americani Desert Storm. In quei giorni Papa Giovanni Paolo II (che la Chiesa oggi venera come santo) definì la guerra "avventura senza ritorno".Don Renato Sacco (coordinatore nazionale di Pax Christi) ricorda su Adista la notte del 16-17 gennaio 1991: È sempre “Guerra del Golfo”Tante situazioni di violenza e di terrorismo, a cui tutti assistiamo con timore crescente, affondano le radici in questi 25 anni di gravi e colpevoli sbagli da parte dei governanti.Alla strage dell'11 settembre 2001 gli USA e i suoi alleati hanno risposto ancora una volta con la guerra. *   *   *Oggi appare evidente (purtroppo non a tutti) che la guerra non è la soluzione. Dopo 15 anni di guerra al terrorismo, il terrorismo islamico è più forte.Ha scritto nel 2014 la studiosa Loretta Napoleoni (esperta di finanziamento di gruppi terroristici): Una conclusione che possiamo trarre già  adesso è che dall'11 settembre [2001] la minaccia del terrorismo del fondamentalismo islamico non si è indebolita ma rafforzata. Lo stesso non si può dire delle forze impegnate a contrastare la sua diffusione. (Isis. Lo stato del terrore, Feltrinelli 2015 – edizione originale inglese 2014)Il 15 novembre scorso Loretta Napoleoni ha scritto così sul suo blog:Un’analisi razionale e attenta ci dice invece che le colpe vere sono a monte di quanto è accaduto e si riferiscono agli errori che gli europei hanno commesso in Medio Oriente. Che significa? Che dall’11 settembre abbiamo delegato la nostra politica estera a Washington. L’intervento armato in Siria porta la stessa matrice di quello preventivo in Iraq. (…) A 15 mesi dall’inizio della campagna aerea in Siria, lanciata da Obama, non solo il territorio controllato dal Califfato è più grande di quando questo stato è nato, ma l’Europa è vittima del secondo peggior attentato dal 2004, dalla strage di Atocha [=stazione della metropolitana di Madrid], e si trova a dover gestire milioni di profughi.In questo mese di gennaio tradizionalmente dedicato alla pace è opportuno riandare con la memoria a quella terribile notte del 16-17 gennaio 1991, che i meno giovani ricordano bene.La ricerca della giustizia e della pace è l'unica soluzione. Oggi come ieri.