LA SCOMMESSA

LICENZIAMENTI ACADEMY CENTER, IL TRIBUNALE DA' RAGIONE ALLA CGIL


 Riprendo la notizia dal sito di FLC CGIL Lombardia (26 aprile):Formazione Professionale. Il Tribunale di Monza dà ragione alla FLC CGIL dopo l'impugnazione di licenziamenti da noi sempre considerati illegittimi.Positivo esito della vertenza relativa ai licenziamenti effettuati dal CFP Academy Center di Paderno Dugnano. La Sentenza assume un grande valore politico mentre la CGIL sta raccogliendo le firme sulla carta e i referendum.Nell’aprile del 2015 il CFP Academy Center di Paderno Dugnano – accreditato in Regione Lombardia per corsi di prima formazione e formazione continua,  - aveva avviato una procedura di licenziamento di tutti i lavoratori dichiarando l’intenzione di concludere le proprie attività formative.In realtà nel contempo Academy Center aveva avviato la cessione delle attività ad un neocostituito ente, Accademia Bellezza, Benessere e Arte che, negli stessi spazi e con gli stessi utenti e con i medesimi finanziamenti erogati da regione Lombardia, ha continuato ad erogare i medesimi sia di prima formazione che di formazione continua, subentrando nell’attribuzione delle stesse doti.A seguito del mancato accordo in sede sindacale, il CFP Academy ha comunque proceduto a numerosi licenziamenti, prontamente impugnati dalle lavoratrici, con il supporto della FLC CGIL.La sentenza del Tribunale di Monza, ad un anno di distanza dall’inizio del contenzioso, rende ragione alle tesi sostenute dalla FLC CGIL, riconoscendo la continuità dell’attività, la nullità del recesso, l’elusione – da parte dei due enti accreditati - delle disposizione in materia di trasferimento d’azienda e condannando la controparte alla REINTEGRA delle lavoratrici, con il risarcimento di quanto dovuto per il periodo che decorre dalla data del licenziamento alla reintegra, e al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per lo stesso periodo.Tale sentenza conferma, quindi, quanto più volte sostenuto dalla FLC CGIL sia negli incontri con Academy che negli incontri avuti con Regione Lombardia.Tale sentenza, infine, assume una grande valenza politica proprio in questo periodo nel quale la CGIL, tutta la CGIL, sta raccogliendo le firme sulla Carta dei Diritti Universali del Lavoro e in particolare su uno dei tre quesiti referendari cioè quello riguardante la nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al disopra dei cinque dipendenti.