LA SCOMMESSA

DOPO IL PRIMO TURNO ELETTORALE


La valutazione dei risultati del primo turno delle  Elezioni Amministrative, che coinvolgevano 13 milioni di italiani (oltre uno su sei), è tuttora in corso. Annoto qualche riflessione personale, cercando di mettere in evidenza alcuni punti fermi.1. AFFLUENZA. Non c'è stato il crollo temuto, ma la partecipazione al voto è comunque diminuita e il risultato per nulla positivo di Milano e, in generale di Lombardia e Piemonte, deve far riflettere. E' solo colpa del week-end lungo che ha fatto sentire i suoi effetti più da noi che in altre zone del Paese? Si dice (lo ha fatto anche nei mesi scorsi il presidente dell'ANAC Raffaele Cantone) che Milano sia la "capitale morale" d'Italia: ebbene, tale conclamata superiorità si coniuga senza problemi con la disaffezione al voto? Potrà bastare come giustificazione il fatto che anche a Londra nelle elezioni amministrative di un mese fa si sia registrata un'affluenza del 46% (secondo l'ANSA "la più alta a livello locale degli ultimi anni")? Chi si accontenta gode, dice il proverbio. Dal mio punto di vista un paese democraticamente avanzato non può registrare tassi di partecipazione sempre più ridotti.2. IL CALCIO DI RIGORE. Il premier Renzi aveva descritto le elezioni milanesi ricorrendo a questa metafora calcistica. Ora, invece, il sostanziale pareggio tra Beppe Sala e Stefano Parisi (neanche un punto percentuale di differenza separa i due concorrenti) è motivo di preoccupazione. Lo si vede anche nelle diverse reazioni, ben fotografate dalla Stampa: Parisi esulta, Sala sceglie il silenzio. Se di rigori si tratta, ho l'impressione che la partita sia giunta ai tiri a oltranza, dove basta un nulla per perdere tutto.3. I PROBLEMI DEL CENTRODESTRA. Se si eccettua Milano (e - tra i nostri vicini di casa - Limbiate, dove l'inossidabile Romeo ha sbaragliato tutti vincendo al primo turno) il centrodestra ha evidenziato significative difficoltà. Mi piacerebbe conoscere le valutazioni del Sindaco Alparone, che in questi mesi sta evidentemente guardandosi intorno in cerca di un partito che sia in grado, quando sarà il momento, di candidarlo alla Regione o alla Camera... Per ora la casa del centrodestra appare semidiroccata: tramontato Berlusconi (ormai per sempre), gli elettori che si riconoscono in quest'area non hanno un referente valido e condiviso: Salvini non convince tutti, meno ancora la Meloni al di fuori dell'elettorato romano;  un cavallo su cui puntare potrebbe essere - se fra quindici giorni vince - Stefano Parisi (non pochi commentatori hanno riconosciuto in lui potenzialità, anche mediatiche, sconosciute fino all'altro ieri). Ma se farà il Sindaco, non potrà fare molto altro...4. RAGGI TRASCINA I CINQUE STELLE. Il Movimento fondato da Beppe Grillo non accenna a sgonfiarsi. Anzi, con Virginia Raggi a Roma e Chiara Appendino a Torino ha ritrovato nuovo slancio.5. RENZI NON E' CONTENTO (l'ha detto lui).