La parola chiave è "grazie". La ritrovo oggi in tre storie diverse, che riprendo dalla cronaca:
Bud Spencer è morto ieri (lasciando un affettuoso ricordo in tanti di noi) e la sua ultima parola ai familiari stata "grazie"; una monaca carmelitana di 43 anni,
hermana Cecilia María, è morta il 22 giugno scorso a Buenos Aires, lasciando una
testimonianza di impressionante serenità che ha riscosso attenzione in rete;
Papa Benedetto XVI ha festeggiato oggi il 65° anniversario di ordinazione sacerdotale, ricordando la parola greca eucharistòmen (rendiamo grazie) che aveva fatto stampare sull'immaginetta ricordo della sua prima messa.
Sono storie e situazioni molto diverse tra loro, ma il filo rosso che le attraversa è la dimensione eucaristica, cioè la capacità di riconoscere il dono e dire grazie."In ogni cosa rendete grazie" scriveva Paolo ai cristiani di Tessalonica (nel testo originale greco: en pantì eucharistèite - 1 Ts 5,18). E' una sintesi efficacissima della vita cristiana.Anch'io dico: Grazie Bud, che mi hai fatto tanto ridere da quando ero bambino!Grazie hermana Cecilia María, che hai vissuto e sei morta sorridendo! Grazie papa Benedetto, che hai rivolto a papa Francesco parole di grande peso e intensità ("Grazie soprattutto a Lei, Santo Padre: la Sua bontà, dal primo momento dell’elezione, ogni momento della mia vita qui, mi colpisce, mi porta realmente, interiormente più che i Giardini Vaticani con la bellezza che hanno, la Sua bontà è il luogo dove abito: mi sento protetto"). In questo modo hai sicuramente deluso i non pochi tradizionalisti che attendono da tempo un tuo cenno di critica per dividere la Chiesa!