LA SCOMMESSA

REFERENDUM, STEP 7: IL RISPETTO PRIMA DI TUTTO


 Volevo dedicare un post al rispetto delle opinioni altrui, in quanto il confronto sui temi referendari assume spesso toni esagerati e rancorosi. Per esprimere la mia contrarietà a questo approccio non trovo parole migliori di quelle pubblicate oggi su facebook da Pierluigi Castagnetti:Ragazzi, diamoci tutti una calmata. Il dibattito sul referendum in rete sta assumendo toni fuori misura. Troppo astio e violenza verbale. Ma cosa sta succedendo? mi chiedo. Nemmeno per la riforma berlusconiana, che pure prevedeva il semipresidenzialismo con l'elezione diretta del Capo dello Stato e l'attribuzione di poteri enormi al presidente del consiglio compresa la possibilità di proporre lo scioglimento del parlamento aveva indotto tale eccitazione, a riprova che oggi c'è ben altro obiettivo. Su Tw, fra i tanti insulti, qualche giorno fa una persona che non conosco mi ha rivolto questo messaggio carino: "ma non avevi avuto un infarto? Speriamo nel prossimo". Ora la cosa non mi ha scandalizzato perché so che nella rete c'è di tutto e di più, e so bene che non si possono generalizzzare giudizi nè pretendere solidarietà. Tra i sostenitori del No ci sono tante persone oneste (fra cui anche preti e monaci a cui voglio molto bene), cioè in assoluta buona fede, le cui ragioni cerco di ascoltare e capire. Mi rivolgo a loro, e a quelli che condividono le mie ragioni per votare Si, e dico: diamoci tutti una calmata. In questo paese dobbiamo convivere tutti in pace anche dopo il 4 dicembre, qualunque sia l'esito. Cerchiamo tutti di rispettarci e faccciamo lo sforzo di capirci a vicenda, perché senza dialogo e rispetto non c'è convivenza e libertà.
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