LA SCOMMESSA

ESTREMO SALUTO A PEPPINO REBOSIO, MAESTRO DELLA FISORCHESTRA


Si celebra stamattina a Dugnano il funerale del Maestro Giuseppe Rebosio. Di seguito il ricordo di Alberto Manzoni:Peppino Rebosio, l’entusiasmo della vita
Con la santa Messa esequiale alle 10.30 nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso in Dugnano vien dato oggi l’estremo saluto a Giuseppe Rebosio, più noto come Peppino o “maestro Rebosio”, ideatore e per tanti anni direttore della “Fisorchestra Settenote”, composta dai suoi giovani e giovanissimi allievi di fisarmonica. Così ci ritroviamo, a soli undici giorni di distanza dai funerali di Pignoli, a piangere la scomparsa di un altro Giuseppe musicista dugnanese, anche in questo caso accompagnando il dolore di moglie, figli e nipoti, la sua famiglia che era certamente l’amore principale, prima delle note e degli spartiti. Tante cose, dunque, accomunano il ricordo dei due, che hanno avuto oltre la musica impegni di volontariato, anche se differenti. E per Peppino la mia memoria va soprattutto alla “Fera de Dugnan”, in quanto lui fu tra gli entusiasti fondatori, trentadue anni fa, del comitato promotore poi divenuto l’attuale associazione che promuove la tradizionale festa della seconda domenica di ottobre.E vorrei sottolineare l’aspetto dell’entusiasmo: anche se è normale che chi fa un’attività – professionale o di volontariato – con passione e convinzione per forza dimostri almeno un po’ di entusiasmo, nel caso di Rebosio, almeno per come io l’ho conosciuto, questa era una specie di magma dell’animo, che gli sprizzava fuori visibilmente da tutti i pori e che dava – almeno a me dava – una spinta ed un sostegno grandi per continuare nelle iniziative che ci eravamo proposti. Se aggiungiamo capacità di comprensione e rettitudine, prudenza e generosità, si capisce come anche lui sia stato un maestro di vita, prima che di musica.E come per l’altro Giuseppe chiudo in poche righe, perché pure lui non avrebbe gradito troppe sviolinate da morto. Ciao Peppino, ti ho conosciuto da vivo, mi ritengo onorato per questo, e questa è stata la cosa bella.Alberto Manzoni