LA SCOMMESSA

REFERENDUM, ALBERTO MANZONI: SCHEDA BIANCA O FORSE NO


 In vista del referendum del 4 dicembre ricevo da Alberto Manzoni questa dichiarazione:Anche se non mi ritengo all’altezza di personalità che hanno ritenuto “doveroso” far conoscere la propria intenzione di voto sul referendum di domenica, mi sento di condividere con voi qualche brevissima considerazione, rimandandone altre al dopo.La prima è che mi spiace di non essere riuscito – per ragioni di tempo – ad organizzare un dibattito pubblico, insieme con altre persone o gruppi che avrebbero gradito collaborare. La mia intenzione era, non tanto di chiamare rappresentanti del sì e del no, quanto di invitare normali cittadini che esprimessero la loro opinione, con due sole condizioni: essersi minimamente informati sul contenuto della riforma costituzionale ed esprimere un parere sui contenuti, appunto, e non pro o contro il governo.Purtroppo abbiamo assistito, invece, ad un dibattito pesantemente condizionato da quest’ultimo aspetto: da una parte, un susseguirsi di slogan e proclami su “l’Italia che dice sì” e l’idea (secondo me illogica) di tanti per cui «la riforma è pasticciata ma almeno si incomincia a fare qualcosa»; dall’altra la variopinta schiera dei contrari in cui si è sentito urlare più forte chi vuol mandare a casa questo governo, che non è il tema del referendum.Io vorrei che il mio voto rimanesse – come recita l’art. 48 della nostra beneamata Costituzione quasi settantenne – «libero». È per questo che mi sto orientando a fare la scelta della scheda bianca. Non si tratta di uno scarico di responsabilità, perché io a votare ci vado e non voglio neppure optare per la scheda nulla, piuttosto è per dire che a mio giudizio la nostra classe politica non è capace di agire con responsabilità.Può darsi che altre due notti mi facciano cambiare idea e opti per il “no”, che sarebbe dovuto a quanto ho pensato guardando ai contenuti, che – come detto prima – sono (avrebbero dovuto essere ...) al centro del dibattito.Tutti dicono di voler eliminare la casta... forse è per questo che mi riesce difficile trovare qualche (politicamente) vergine fra quelli che ne parlano.Alberto Manzoni