LA SCOMMESSA

A PAOLA CATTIN: PRIMA DI TUTTO LA NOSTRA CITTA'


[murales di Sean Yoro] Devo una risposta a Paola Cattin, Segretario cittadino del Partito Democratico, che, reagendo al mio post di domenica, mi ha inviato un testo da pubblicare in forma di lettera.Cara Paola,nel mio post sull'assemblea nazionale PD di domenica scorsa ho parlato di "effetto paralisi" circa i temi locali, perché ho riscontrato che il grande investimento sul referendum ha assorbito la quasi totalità delle energie impedendo di fatto la messa a fuoco e il confronto sui temi locali, che per me - impegnato in una lista civica - rivestono un carattere di priorità.Del resto, anche la politica nazionale è rimasta per troppi mesi in attesa del responso del 4 dicembre a causa di una campagna referendaria che si è prolungata fino allo sfinimento e che, da entrambe le parti, ha registrato toni eccessivi.Se condividi la necessità di mettere in primo piano i bisogni del territorio padernese, non resta che passare all'azione. Nei mesi scorsi ci sono stati numerosi incontri pubblici organizzati dal PD che avevano per oggetto temi nazionali o provvedimenti in discussione in Parlamento. A mio avviso ciò non basta. Occorre focalizzare in modo sistematico la situazione concreta della nostra città e cercare il confronto plurale (in forme partecipate e coinvolgenti) con tutti quelli che vorrebbero archiviare l'insoddisfacente gestione della giunta di centrodestra.Paderno Dugnano ha bisogno di persone e forze che al momento sono ai margini della vita politica oppure del tutto latenti perché impegnate in altri ambiti della società. Alla politica della destra che si fonda su delega & disinteresse da parte dei cittadini dobbiamo saper contrapporre un'azione rinnovatrice che sia capace di contagiare a tanti padernesi la passione per il bene comune.Durante l'assemblea nazionale PD ho apprezzato l'intervento di Barbara Pollastrini, che invocava un'opera di ricostruzione (in particolare dal minuto 4' del video): "io vorrei ricostruirla questa comunità..., vorrei un nuovo, civico, largo centrosinistra...".Pensando soprattutto e in primo luogo alla città di Paderno Dugnano, lasciamo da parte ciò che ci distoglie dalla realizzazione di un progetto locale alternativo a quello del centrodestra!Sui conflitti interni al Partito Democratico non mi permetto di dire nulla, se non che indeboliscono l'azione sul territorio, che è la cosa che mi sta più a cuore. Quella parte di città che non si riconosce nell'azione amministrativa di Alparone ci chiede di costruire un'alternativa valida, coinvolgendo tutte le energie vive presenti in una comunità di 47mila abitanti.Cordialmente,Giovanni GiurannaLista civica Insieme per cambiare