LA SCOMMESSA

DI MODUGNO (PCI): TRAM, CARREFOUR, FURBETTI


 Ricevo da Domenico Di Modugno (PCI) il seguente contributo:Caro Giovanni,Ti ringraziamo per lo spazio di discussione pubblico che hai aperto.Brevi considerazioni sui temi d'attualità locale.1) Le Metrotranvie Milano-Limbiate e Milano-Calderara-Seregno sono da troppi anni oggetti di fra istituzioni. Governo, Regione,  Città metropolitana e Provincia di Monza e Brianza, Comune di Milano e non ultimi taluni enti locali.Sono passati troppi anni. Anziché la luce si nota sempre di più il buio su queste opere pubbliche. La tramvia  Milano Calderara Seregno è sostituita da un autolinea che impiega il doppio del tempo, pur limitata a Bresso e a Desio,  rispetto all'antico tram.La tramvia Milano-Limbiate sempre in attesa di riqualificazione.Questo stato di cose hanno precise responsabilità. Occorre evidenziare in particolare da parte del Comune di Milano e l'inesistenza della Città metropolitana. Il comune di Milano con la  cosiddetta "rimodulazione"  pensa solo all'ambito urbano sopprimere,  riducendo,  modificando linee, orari e corse di tram e metro. La città metropolitana  con le stesse modalità sopprime,  cancella autolinee di collegamento da e per l'hinterland milanese.  Tutto a vantaggio del traffico privato e di nuovi e più alti valori di pm 10. A coronare il tutto sono i mancati trasferimenti dati dai profitti che Atm ha conseguito negli ultimi anni. Quindi  i soldi ci sono.Questi soldi devono servire ai  Lavoratori,  ai studenti pendolari e non per speculare in borsa. 2) Carrefour.  Fin da tempi remoti questa società commerciale ha barattato occupazione con superficie, orari lunghi e occupazione. I risultati sono stati minimi se non negativi. Oggi i francesi vogliono un nuovo baratto aumento delle superfici in cambio di licenziamenti. Alla luce di questa sommaria considerazione la risposta da dare alla proprietà francese da parte dell'amministrazione comunale è uno sola. NO! Nessun ampliamento.  L'amministrazione comunale pretenda un piano di investimenti, condiviso con i lavoratori , in grado rafforzare buona  occupazione  e rafforzamento della attuale struttura. No alle nuove superfici per favorire un nuovo tessuto commerciale di negozi di vicinato e di quartiere. 3) "I furbetti del cartellino".  Esprimiamo piena fiducia nella magistratura e aspetteremo il risultato a cui si perverrà. Pur tuttavia qualche domanda si pone. Da quanto  si desume il fenomeno era da tempo in auge. Quali provvedimenti  disciplinari,  previsti dalle norme dai contratti di lavoro, sono stati adottati dai responsabili, prima di affidare l'indagine alla polizia, nei confronti dei lavoratori indagati?  Perché è stata incaricata la Polizia Locale di Paderno Dugnano per queste indagini anziché p.e. i carabinieri? Sorge il dubbio che si voglia alzare l'ennesimo polverone, visto spesso in tanti anni, per squalificare l'intera categoria di lavoratori a cui va la nostra solidarietà. Grazie. Di Modugno Domenico