LA SCOMMESSA

PASQUA RIVOLTA AL FUTURO


 Le feste religiose ebraico-cristiane presentano una struttura memoriale da cui non può prescindere. "Fate questo in memoria di me", ordina Gesù nell'ultima cena. Gli ebrei (da cui i cristiani hanno ereditato l'impalcatura celebrativa) concepiscono la pasqua come uno zikkaròn che indica l'azione del ricordare un fatto passato riconoscendolo operante nel presente. La cena pasquale è diversa da tutti gli altri pasti. Si compiono gesti e si pronunciano parole che rimandano a "ciò che il Signore fece per me quando uscii dall'Egitto" (vedi Haggadah). Io ero presente quando Dio fece uscire il popolo dall'Egitto e oggi riconosco che la sua liberazione continua nella mia vita.Oltre però allo sguardo rivolto al passato, la celebrazione si protende verso il futuro, anticipandolo ritualmente.Quest'anno voglio celebrare la Pasqua con questo atteggiamento: non tanto come momento affidatomi dalla tradizione (da duemila anni i cristiani celebrano il ricordo vivo della croce e della risurrezione di Cristo), ma come inizio di una storia nuova. Come porta che si apre sul futuro. Come primavera che si lascia alle spalle il gelo invernale e annuncia una stagione di abbondanza.