LA SCOMMESSA

PRIMO MAGGIO: QUATTRO P


 Ricevo da Alberto Manzoni questa riflessione sul Primo Maggio, che pubblico volentieri: QUATTRO “P” (DI CUI DUE CON LA “P” MAIUSCOLA): PIOGGIA, PRIMO MAGGIO, POLITICA,PANEM ET CIRCENSES Ciao Giovanni, scrivo qualche pensiero alla sera di oggi Primo Maggio, Festa del Lavoro – ovvero dei Lavoratori, l’è istess anzi forsi l’è pussee giusta –. I segretari dei sindacati “confederali” sono andati in Sicilia, a Portella della Ginestra: doveroso omaggio alle vittime di settant’anni fa. Mi sarebbe piaciuto, però, che formassero una delegazione ufficiale, almeno simbolica, anche davanti alle porte di uno dei supermercati che hanno aperto oggi. Chiariamo: non sto paragonando un eccidio all’apertura festiva dei negozi, ci mancherebbe altro! Ma la decadenza della coscienza civica nella nostra Repubblica «fondata sul lavoro» si vede anche dal consumismo sempre più eretto a punto di riferimento, con la complicità di larga parte della (cosiddetta) società civile in cui ormai la religione del dio quattrino soppianta quella del Dio Trino ed acquisisce moltitudini di adepti nei suoi templi finanziari e nei suoi santuari commerciali. Come iscritto all’Azione Cattolica ti ringrazio per gli auguri che hai fatto ieri in occasione dei 150 anni dell’associazione ricordati da papa Francesco. Il quale ai soci di Ac ha rivolto – fra le tante cose dette – l’invito ad impegnarsi in politica, «quella con la P maiuscola», ha specificato, praticando la quale il credente cerca di leggere le indicazioni di Dio nei segni dei tempi. Ho notato che i telegiornali hanno dato rilievo a questo passaggio, come se fosse una novità. A me – e non penso così di sminuire l’invito del Papa – è parso il promemoria di un tipo di impegno che è già nei programmi di chi si forma nell’Ac. Piove su questo Primo Maggio (anche lui con la “P” maiuscola). Senza voler essere patetico, leggo questa pioggia come la triste (per me) commemorazione del secondo anniversario dell’inaugurazione dell’Expo, che per noi di Paderno Dugnano ha significato l’imposizione del mostro che sta progredendo visibilmente, ma comunque lentamente. Infatti ricordiamo che i “grandi” politici (con la “p” minuscola) ed amministratori che ci negarono l’interramento presero come scusa che l’opera andava conclusa entro l’inizio di Expo 2015. Che ci stessero prendendo in giro (e uso termini gentili) era evidente, la cosa più amara per me rimane la quasi totale indifferenza della cittadinanza su temi che dovrebbero toccarla da vicino. Ma si sa, lo spettacolo deve continuare: Expo, i centri commerciali aperti, le Olimpiadi appena possibile ... I Romani furono grandi maestri, non c’è che dire: panem et circenses; panem con la minuscola, naturalmente. Paderno Dugnano, 1.5.2017.Ciao, Alberto.