LA SCOMMESSA

PD: CARREFOUR, RE3 E MIGRANTI QUESTIONI VITALI


 Ricevo e pubblico il seguente comunicato del PD padernese: Carrefour, RE-3, MigrantiTre questioni vitali per il futuro di Paderno Dugnano Ampliamento Carrefour Su questa vicenda occorrono la massima trasparenza e chiarezza. Il Partito Democratico s’interroga sul senso generale di questo ampliamento del centro commerciale. Nulla contro l’ipermercato, ma qual è il senso generale dell’ampliamento? Cosa si realizza? Un nuovo multisala cinematografico? A Paderno esistono il multisala le Giraffe e Area Metropolis. Qual è il ritorno per la città? Avremmo bisogno di uno studio, un progetto, una valutazione economica ed un cronoprogramma. Ed invece cosa abbiamo? Niente di tutto questo, solo il fogliettino scarabocchiato dell’assessore Bogani. Per come abbiamo compreso l’ampliamento, questa “mega passerella” trasformerà il centro commerciale in un nuovo centro naturale della città. Ha senso portare al Carrefour il centro cittadino svuotando piazze e quartieri del centro storico? Ribadiamo, non abbiamo nulla contro Carrefour, ma l’ampliamento della galleria negozi senza un piano dei servizi, senza la concreta certezza di un vantaggio a lungo termine per la città non ci convince affatto.  Ed ancora, come pensa di muoversi l’amministrazione Alparone sull'autorizzazione commerciale regionale? La chiederà oppure no? Perché a noi pare un requisito fondamentale.  Alle spalle di tutta l'operazione non c'è una visione della città futura ma solo megalomania, il desiderio di concretizzazione degli obbiettivi di mandato della Giunta Alparone (palazzetto dello sport, palazzo Asl...). Non vediamo nel “foglietto” presentato dall’Assessore Bogani alcuna visione coerente della città. Il documento, presentato in Commissione territorio, che alleghiamo, è un lungo elenco dei “sogni” da realizzare in cambio della “desertificazione” del centro cittadino, che sarà il frutto avvelenato dell’ampliamento del centro commerciale. Ed ancora sul “foglietto” dell’Assessore Bogani. E’ un lungo elenco di opere, cose e servizi da realizzare, senza uno straccio di studio, senza l’indicazione dei costi ed una cronologia dei tempi di realizzazione. Chi pagherà le opere “sognate” sul “foglietto”? Gli oneri di urbanizzazione oppure una convenzione a carico dell’operatore? Perché se le opere sono finanziate con gli oneri, allora li paga la collettività. A chi è venuto in mente il palazzetto dello sport, quali sono i progetti di uso e i costi di gestione? Deve essere chiaro che il Pd è per i “centri commerciali” naturali, ovvero i centri storici, le piazze e le vie della nostra città. Una vetrina chiusa è una città meno accogliente e sicura. Siamo anche per non fermare lo sviluppo, ma ci vuole un equilibrio garantito. Tralasciamo, infine, la questione di come segnalare i nominativi per le assunzioni, siamo al voto di scambio?  Intervento edilizio RE-3 – parchetto di via Gorizia. Su questo intervento occorre una profonda riflessione. Una domanda sorge spontanea, se viene delocalizzato quel volume è perché lì, a meno di una cementificazione selvaggia, non ci sta. E poi sul Parco del Seveso non ci si prenda in giro, se si vuole il Parco del Seveso sia fatto uno studio su tutto l’alveo del torrente e si intervenga con un progetto complessivo, vincolante e con un calendario, altrimenti è il “lenzuolo” per coprire le vergogne. La delocalizzazione dei volumi impone una riflessione. E’ opportuno delocalizzare tutto svuotando il centro per portare la residenza fuori, disperdendo così un centro cittadino che ha già difficoltà a sopravvivere? A nostro avviso, in un ragionamento più ampio, libero, un buon inserimento locale potrebbe essere per una parte compensato. Quante sono le aree dismesse sul territorio comunale? Se proprio bisogna delocalizzare partiamo da lì e non da un’area di immenso valore ambientale come il parchetto di via Gorizia. Parliamo della nuova localizzazione, scelta che grida vendetta, un bosco urbano realizzato trent’anni fa anche grazie ad associazioni ambientaliste nazionali che abbiamo già allertato. Già vediamo la pubblicità dell’intera operazione “VENDESI PRESTIGIOSE RESIDENZE, VARIE METRATURE, NEL CUORE DI UN PARCO, VICINISSIMO AL CENTRO E AI SERVIZI”. E no caro Sindaco così non va, quel verde è della città e dei suoi cittadini e non di un operatore che si aggiudicherà l’operazione! Altra valutazione. Questo sciagurato intervento, trasportato in via Gorizia, si somma ad un altro intervento, quello delle aree ex-Scaltrini. Intervento di altra natura che questa volta opera in un’area veramente dismessa. I volumi però gravano vicinissimi. Occorre uno studio sui bisogni di tutto quel comparto compreso fra via Gorizia, via Cardinal Riboldi e via Cherubini. Mancano tutti i servizi e si portano altri abitanti? Non c’e parcheggio e si portano nuovi veicoli? Non c’e un percorso protetto e non se ne parla, non solo nel nuovo intervento, ma anche per l’esistente. Non parliamo poi della viabilità. I geniali professionisti, senza che il Comune dica ancora niente, hanno pensato ad una viabilità che graviti direttamente su via Generale Dalla Chiesa. Probabilmente il Sindaco e l’Assessore non la percorrono mai, altrimenti si sarebbero accorti che per molte ore è impossibile immettersi ed uscire. Sottolineiamo che per arrivare dal parco di via Gorizia a via Dalla Chiesa si attraversa una preziosa area a verde piantumata e non.  Migranti Parliamo infine del terzo tema: i migranti. Noi siamo contenti della firma che il Sindaco Alparone ha apposto in Prefettura sulla convenzione, vorremmo però saperne di più. Come principale forza di opposizione in Consiglio comunale vorremmo essere coinvolti, vorremmo che la città potesse conoscere, perché se le cose le conosci riesci a capirle meglio!Vorremmo sapere se la questione procede oppure se le divergenze, o meglio le divisioni politiche dentro la maggioranza porteranno a ripensamenti o a conferme. Ci piacerebbe capire i progetti, noi siamo per un inserimento e per trattare con la Prefettura affinché i migranti assegnatici siano socialmente e attivamente inseriti con progetti che diano un ritorno alla città. Noi ci siamo e vogliamo parlarne, abbiamo visto che sull’ultimo numero del notiziario comunale “Calderina” si è fatta la solita propaganda ma dei tre temi più importanti di questo ultimo periodo nemmeno una parola! Antonella Caniato, capogruppo Pd – Consiglio ComunalePaola Cattin – segretaria Pd – Paderno Dugnano