LA SCOMMESSA

SONO CATTOLICO, IN COSCIENZA NON POSSO VOTARE PDL O LEGA


De gustibus non est disputandum, sui gusti non si deve discutere... L'aforisma non vale soltanto in campo culinario: anche sui "gusti elettorali"  è difficile esprimersi (soprattutto se si è cattolici).
Mi guardo bene dall'indicare la via da seguire perché ognuno ha la sua coscienza e con lei deve fare i conti, come dice il numero 16 del documento conciliare Gaudium et Spes:Dignità della coscienza moraleNell'intimo della coscienza l'uomo scopre una legge che non è lui a darsi, ma alla quale invece deve obbedire. Questa voce, che lo chiama sempre ad amare, a fare il bene e a fuggire il male, al momento opportuno risuona nell'intimità del cuore: fa questo, evita quest'altro.L'uomo ha in realtà una legge scritta da Dio dentro al cuore; obbedire è la dignità stessa dell'uomo, e secondo questa egli sarà giudicato. La coscienza è il nucleo più segreto e il sacrario dell'uomo, dove egli è solo con Dio, la cui voce risuona nell'intimità.Tramite la coscienza si fa conoscere in modo mirabile quella legge che trova il suo compimento nell'amore di Dio e del prossimo. Nella fedeltà alla coscienza i cristiani si uniscono agli altri uomini per cercare la verità e per risolvere secondo verità numerosi problemi morali, che sorgono tanto nella vita privata quanto in quella sociale. Quanto più, dunque, prevale la coscienza retta, tanto più le persone e i gruppi si allontanano dal cieco arbitrio e si sforzano di conformarsi alle norme oggettive della moralità. Tuttavia succede non di rado che la coscienza sia erronea per ignoranza invincibile, senza che per questo essa perda la sua dignità.Ma ciò non si può dire quando l'uomo poco si cura di cercare la verità e il bene, e quando la coscienza diventa quasi cieca in seguito all'abitudine del peccato.Parlo per me, dunque.Sono cattolico (praticante e... credente, per giunta!). Insegno religione cattolica in una scuola media di Milano. Per un anno e mezzo sono stato missionario "fidei donum" in Camerun con la mia famiglia...Qual è allora il mio orientamento politico?In coscienza sento con chiarezza che non potrei mai votare PDL o Lega senza rinnegare totalmente i valori in cui credo.Qualcuno mi dirà che il centrodestra difende la vita, che è contrario all'aborto, insomma che sta "dalla parte giusta" se si considera la morale cattolica...L'obiezione, in apparenza pertinente, non riesce a convincermi. Non basta infatti dire no all'aborto per essere veramente dalla parte del vangelo...L'equazione centrodestra = difesa dei valori cattolici è una semplificazione impropria, perciò fuorviante.Come ha scritto efficacemente il priore di Bose, Enzo Bianchi: "Va detto con chiarezza: il messaggio evangelico pretende di avere dei principi davvero non negoziabili, irrinunciabili, come il perdono, l'amore del nemico, la difesa degli ultimi, la politica della pace" (Per un'etica condivisa, Einaudi 2009, p. 14).Questi valori proprio non li trovo nella cultura del centrodestra berlusconiano o leghista.Quindi voterò per il centrosinistra, anche se ho rispetto e una certa curiosità per l'UDC di Pezzotta.
Se vuoi approfondire il discorso sul cosiddetto "voto cattolico", leggi l'editoriale di Padre  Bartolomeo Sorge su Aggiornamenti Sociali di aprile 2008 (l'articolo è di due anni fa, ma la riflessione generale è ancora utile).