LA SCOMMESSA

PER IL DIALOGO TRA GENERAZIONI A PADERNO DUGNANO


di Zeina Abirached (giovane grafica libanese)
 
 
 Le generazioni sono come strati archeologici sovrapposti che si mescolano difficilmente fra loro. In un certo senso è sempre stato così, ma oggi mi sembra più faticoso creare relazioni intergenerazionali, tessere cioè quei legami che rendono viva e feconda una società grazie alla trasmissione dei saperi e allo scambio di esperienze.I bambini oggi sono sempre  "in primo piano", al centro dell'attenzione (nella società tradizionale non era così). Vengono cullati e protetti oltre misura al punto che crescono con la convinzione di essere importanti per la società. Unici.Poi all'improvviso si svegliano e si accorgono che la nostra società non pensa affatto a loro. Per i giovani mancano adeguate politiche lavorative e abitative, prospettive di medio-lungo periodo che infondano speranza. Per questo è difficile oggi "uscire dal nido" e metter su famiglia (domina la paura della vita comune e, in molti casi, il terrore di avere più di un figlio).Eppure la vita altro non è che questo: prendere il largo, affrontare l'ignoto, costruire insieme un futuro abitabile...Forse è la parola "insieme" che oggi non funziona più. Nella società dell'individualismo e della frammentazione si fatica a vivere intrecciando relazioni stabili. Si preferiscono le relazioni virtuali e per esorcizzare la solitudine si cerca l'ebbrezza e lo sballo nel fine settimana. Per sentirsi, il lunedì mattina, ancora più soli.E' tempo di ridare importanza a ciò che veramente conta nella vita. Fornire ai più giovani le adeguate competenze relazionali che li aiutino a guardare in faccia il mondo senza averne timore, senza farsi un'idea troppo alta di sé stessi (Rm 12,16).Una società è viva se i suoi membri sono autonomi e nello stesso tempo ben legati tra loro, capaci di collaborare per affrontare insieme le difficoltà che, da sempre, costituiscono la vita quotidiana.Anche a Paderno Dugnano ci sono giovani, adulti, anziani, bambini...  Solo che difficilmente si parlano, perché ognuno procede nella sua "corsia" senza incontrare veramente gli altri.Proviamo, insieme, a cambiare?