LA SCOMMESSA

"LA REPUBBLICA": L'AMIANTO UCCIDE ANCHE A PADERNO DUGNANO


A Paderno Dugnano è attiva  una sezione locale di A.I.E.A. (Associazione Italiana Esposti Amianto), rappresentata da Lorena Tacco. La storia di suo padre, vittima dell'amianto a Paderno Dugnano, è oggi sul sito di Repubblica all'interno di un'ampia inchiesta giornalistica da cui risulta una situazione preoccupante: "Le bonifiche si bloccano. Nelle città ancora 32 milioni di tonnellate da smaltire. La fibra killer si nasconde ovunque, dal vano ascensore alla caldaia, dai tubi alla cappa. Non solo operai a rischio fra le 3 mila vittime annue".Di seguito riporto il brano dell'articolo in cui si parla di Paderno Dugnano:Com'è possibile che le famiglie vedano morire i loro malati e lo Stato non intervenga? "Sembra assurdo ma il problema è che manca il decreto attuativo. E in assenza del decreto, il fondo non esiste". L'asbesto può falciarti anche se lavoravi in uno zuccherificio, in un'industria del vetro, in una ditta orafa. Anche se facevi l'ascensorista, l'enologo o se pulivi i tetti dei capannoni. Come il padre di Lorena Tacco, Paderno Dugnano. Si chiamava Vladimiro. "Era custode di un'azienda. L'appartamento che gli hanno dato aveva le finestre affacciate su un tetto di eternit. Per 30 anni ha pulito quel tetto. Toglieva gli aghi di pino che si incastravano tra le canaline di scolo. A 75 anni ha scoperto di avere il tumore". Prima di chiudere gli occhi, con l'ultimo soffio di voce, Vladimiro Tacco ha detto alle figlie: "Raccontate a tutti la mia storia. Non deve capitare ad altri quello che è capitato a me". Leggi integralmente l'inchiesta su Repubblica.it