LA SCOMMESSA

CATTOLICI E POLITICA: DALL'UNITA' D'ITALIA A OGGI, ANZI A DOMANI


 Contro le celebrazioni del 150° anniversario dell'unità d'Italia il Ministro Calderoli ha fatto l'ennesima sparata. Lo ha sottolineato anche Giulio Andreotti sulla Repubblica di ieri: "Calderoli ha una notevole comunicativa per un uomo politico. Ed è una caratteristica molto importante. Soprattutto in televisione. Sparandole grosse ottiene il risultato che si parli di quello che dice. Se facesse solo dei ragionamenti, togati o meno, sarebbe più difficile far passare il messaggio".Il caso ha voluto che a ridosso delle dichiarazioni del ministro leghista, si svolgesse ieri a Genova un seminario di studio organizzato dalla CEI sul tema "L'unità nazionale: memoria condivisa, futuro da condividere". Occasione propizia per una replica da parte del card. Bagnasco, come riferito dai media. Quello che invece non è stato adeguatamente riportato dai mezzi di comunicazione (attenti al gossip del momento e refrattari all'approfondimento) è il contenuto del seminario di studio di ieri. Il prof. Gianpaolo Romanato, docente di storia contemporanea all'Università di Padova, ha tenuto una lezione stimolante sul tema "La questione cattolica nell’Italia che cambia. Ricognizione storiografica e coscienza storica". Ampi stralci sono pubblicati sull'Osservatore Romano di oggi.Se avete voglia di mettere a fuoco il nesso "cattolici e impegno politico dall'Unità d'Italia a oggi", vi invito a leggere il testo integrale della relazione del Prof. Romanato (in formato Word).Perché questo invito alla lettura?Perché sono sempre più convinto che oggi sia necessario e urgente risvegliare la coscienza politica dei cattolici in vista di un rinnovato impegno per il bene comune. Per far questo, non servono slogan a effetto: ci vuole un'approfondita riconsiderazione del percorso storico del cattolicesimo sociale e politico in Italia nelle sue diverse (e spesso contraddittorie) "anime".La maggior parte dei cattolici padernesi versa in condizioni di  ignoranza in campo socio-politico (e anche religioso). Pochi, purtroppo, hanno consapevolezza della cosiddetta dottrina sociale della Chiesa.Mi chiedo: chi si preoccupa, a Paderno Dugnano, di far crescere un laicato cattolico ben formato e realmente autonomo, plurale, critico... che sia capace di impegnarsi politicamente per il bene comune?