Un osservatorio permanente contro il fenomeno dell’infiltrazione della ‘Ndrangheta nei Comuni del Nord Milano? Lo hanno chiesto nei giorni scorsi i sindaci di Paderno Dugnano, Senago e Bollate e il Prefetto di Milano Lombardi ha risposto positivamente: “Nell’apprezzare la proposta di un più stretto contatto istituzionale per rafforzare l’attività di prevenzione del fenomeno criminale, confermo la mia disponibilità a ogni forma di proficua collaborazione a livello locale”.Bene. Ora però bisogna seguire da vicino le prossime mosse per capire se l'Osservatorio verrà realizzato con una reale voglia di combattere le mafie presenti tra di noi oppure no.Un valido Osservatorio antimafie, secondo me, dovrebbe prevedere:stretta collaborazione tra le Amministrazioni Comunali dell'area interessataconfronto serrato con le Forze dell'Ordinemonitoraggio del territorio in collaborazione con le “agenzie economiche” locali (commercio, banche, uffici notarili, agenzia delle entrate...)collegamento con le esperienze già avviate di contrasto alle mafie (
LIBERA)coinvolgimento attivo delle “forze sane” della società civile (associazioni di categoria, imprenditoriali e sindacali, associazioni culturali e di volontariato, parrocchie, oratori, scuole...)un efficace sistema informativo che sensibilizzi adeguatamente i cittadini sui comportamenti delle mafie e sulle modalità concrete per dire no alle infiltrazioni (si potrebbe prevedere una rubrica fissa sulla Calderina, uno spazio dedicato sul sito istituzionale, un ufficio stampa capace di diffondere periodicamente notizie circostanziate che, senza creare allarmismi, tengano sveglie le coscienze...).Questo è ciò che mi aspetto dal costituendo Osservatorio permanente contro il fenomeno dell’infiltrazione della ‘Ndrangheta nei Comuni del Nord Milano.
Il video del corteo e del discorso di don Luigi Ciotti alla manifestazione nazionale in ricordo delle vittime delle mafia (20 marzo 2010): 150mila persone in piazza Duomo a Milano.