LA SCOMMESSA

CAVE CANEM


Una volta si diceva "vita da cani", e lo era. Si diceva anche "sei un cane!" (e non era un complimento) oppure si imprecava con voce irata "porco cane!"...Oggi invece in tutti i supermercati c'è almeno uno scaffale, se non addirittura un corridoio, dedicato al cibo (gourmet!) per cani e gatti con la più svariata oggettistica di accompagnamento.In quest'Italia assuefatta a non considerare i diritti delle persone va di moda fare volontariato nei canili e nei gattili del territorio. E' una cosa di cui parlano anche i telegiornali con grande naturalezza.Personalmente non ho nulla contro gli animali, eppure confesso che mi dà un certo fastidio vedere in TV spot pubblicitari per bestie o bestiole.Sono stato in Africa e questo complica ulteriormente le cose: più volte a Garoua (nord Camerun) mi è capitato di dover trasportare sulla Toyota della missione bambini e mamme in gravi condizioni di salute, per i quali la speranza di vita era legata alle cure del Centro Sanitario... Sono esperienze che non si dimenticano e che provocano, anche a distanza di tempo, una rabbia profonda, viscerale, contro l'ingiustizia.Detto questo, segnalo con piacere la seguente iniziativa promossa dall'Asilo del Cane di Palazzolo. 
 In fondo, amo San Francesco e dico anch'io "fratello lupo e sorella cagna"... pur restando convinto che i diritti delle persone vengano prima di quelli degli animali. Per questo ripropongo con ostinazione il post del 12 agosto (e i precedenti del 6 agosto e del 21 gennaio), sperando di sapere che cosa è stato fatto a Paderno Dugnano per mettere in atto quanto previsto dall'ordinanza ministeriale antiaggressioni.