LA SCOMMESSA

I CATTO-LEFT E LA RICERCA DI STRADE NUOVE


Prof. Bad Trip (Gianluca Lerici) Sul Corriere della Sera di ieri il vaticanista Luigi Accattoli ha proposto una riflessione dal titolo Media cattolici spesso «inermi». A soccorrerli sarà la blogsfera. Mi pare interessante. Ecco la conclusione del pezzo:I media cattolici danno «relativamente poco spazio» agli argomenti controversi e «a volte mancano di una certa dimensione profetica». Ma è stato notato che un tono più libero e vivo lo stanno dando i blogger, che costituiscono la nuova frontiera dei media. Più relatori hanno sostenuto che la «blogsfera cattolica» può rendere un grande servizio non solo all’informazione ma anche alla «controinformazione» ecclesiale. Hanno dato «buona prova» di ciò i blogger cattolici del Regno Unito durante la visita papale di settembre.Leggi tutto l'articolo. *   *   * Riprendo la riflessione di Accattoli pensando al mio blog.E' vero, come blogger cattolico (e insegnante di religione), mi sento sufficientemente libero di parlare ad alta voce di ciò in cui credo. Come ben sa chi mi segue regolarmente, mi dedico prevalentemente alle notizie locali con un'attenzione specifica al cattolicesimo politico di centrosinistra. L'area catto-right (CL, Opus Dei, Radio Maria...) mi interessa decisamente meno di quella catto-left. Sono convinto che - anche a Paderno Dugnano - i cattolici di centrosinistra non siano così pochi come sembrerebbe a prima vista. Urge però un intenso lavoro di formazione che aiuti le persone a pensare secondo prospettive non omologate. Come ripete frequentemente un amico comboniano, attualmente in Sudan: "Per andare in un posto nuovo, occorre percorrere strade nuove. Le strade vecchie conducono in luoghi già noti". Il nuovo esige curiosità,  ricerca e anche la disponibilità a correre qualche rischio.Lasciatemelo dire: è bello essere cattolici e sentirsi in cammino insieme a tutti gli altri uomini senza verità precostituite in tasca. Il Vangelo basta.Spetta alla coscienza dei laici, già convenientemente formata, di inscrivere la legge divina nella vita della città terrena. Dai sacerdoti i laici si aspettino luce e forza spirituale. Non pensino però che i loro pastori siano sempre esperti a tal punto che, ad ogni nuovo problema che sorge, anche a quelli gravi, essi possano avere pronta una soluzione concreta, o che proprio a questo li chiami la loro missione; assumano invece essi, piuttosto, la propria responsabilità, alla luce della sapienza cristiana e facendo attenzione rispettosa alla dottrina del Magistero.Per lo più sarà la stessa visione cristiana della realtà che li orienterà, in certe circostanze, a una determinata soluzione. Tuttavia, altri fedeli altrettanto sinceramente potranno esprimere un giudizio diverso sulla medesima questione, come succede abbastanza spesso e legittimamente.Ché se le soluzioni proposte da un lato o dall'altro, anche oltre le intenzioni delle parti, vengono facilmente da molti collegate con il messaggio evangelico, in tali casi ricordino essi che nessuno ha il diritto di rivendicare esclusivamente in favore della propria opinione l'autorità della Chiesa.Invece cerchino sempre di illuminarsi vicendevolmente attraverso un dialogo sincero, mantenendo sempre la mutua carità e avendo cura in primo luogo del bene comune.Gaudium et Spes, n.43