LA SCOMMESSA

IL PAPA AI VESCOVI ITALIANI: EDUCARE, EDUCARE, EDUCARE


  Benedetto XVI ha inviato una lettera ai Vescovi italiani, riuniti in questi giorni ad Assisi per l'Assemblea generale della CEI:L'uomo contemporaneo ha investito molte energie nello sviluppo della scienza e della tecnica, conseguendo in questi campi traguardi indubbiamente significativi e apprezzabili. Tale progresso, tuttavia, è avvenuto spesso a scapito dei fondamenti del cristianesimo, nei quali si radica la storia feconda del Continente europeo:  la sfera morale è stata confinata nell'ambito soggettivo e Dio, quando non viene negato, è comunque escluso dalla coscienza pubblica. Eppure, la persona cresce nella misura in cui fa esperienza del bene e impara a distinguerlo dal male, al di là del calcolo che considera unicamente le conseguenze di una singola azione o che usa come criterio di valutazione la possibilità di compierla.Per invertire la rotta, non è sufficiente un generico richiamo ai valori, né una proposta educativa che si accontenti di interventi puramente funzionali e frammentari. C'è bisogno, invece, di un rapporto personale di fedeltà tra soggetti attivi, protagonisti della relazione, capaci di prendere posizione e di mettere in  gioco  la  propria  libertà  (cfr. Educare alla vita buona del Vangelo, 26).Per questa ragione, è quanto mai opportuna la vostra scelta di chiamare a raccolta intorno alla responsabilità educativa tutti coloro che hanno a cuore la città degli uomini e il bene delle nuove generazioni. Tale indispensabile alleanza non può che partire da una nuova prossimità alla famiglia, che ne riconosca e sostenga il primato educativo:  è al suo interno che si plasma il volto di un popolo.Come Chiesa che vive in Italia, attenta a interpretare ciò che avviene in profondità nel mondo di oggi e, quindi, a cogliere le domande e i desideri dell'uomo, voi rinnovate l'impegno a operare con disponibilità all'ascolto e al dialogo, mettendo a disposizione di tutti la buona notizia dell'amore paterno di Dio. Vi anima la certezza che "Gesù Cristo è la via, che conduce ciascuno alla piena realizzazione di sé secondo il disegno di Dio. È la verità, che rivela l'uomo a se stesso e ne guida il cammino di crescita nella libertà. È la vita, perché in lui ogni uomo trova il senso ultimo del suo esistere e del suo operare:  la piena comunione di amore con Dio nell'eternità" (ibid., n. 19).