LA SCOMMESSA

INCENERITORE, IL PD PRESENTA UN'INTERROGAZIONE IN REGIONE


Il consigliere regionale PD, Carlo Borghetti, durante la Fiera di Primavera aveva sottoscritto la petizione No Inceneritore e aveva espresso al Comitato il proprio sostegno, anche in forza della sua personale esperienza, come assessore a Rho, nella lotta intrattenuta contro l'inceneritore Silla 2.
 Adesso Borghetti presenta la seguente interrogazione al Consiglio Regionale:INTERROGAZIONE con risposta scrittaAl Signor Presidente del Consiglio regionale OGGETTO: gestione smaltimento rifiuti in Provincia di MilanoPremesso che:Il 27 giugno 2005 la Regione Lombardia, con D.G.R. 220/2005, approvava il Piano Regionale per la gestione dei rifiuti contenente le linee guida per la revisione dei piani provinciali per la gestione dei rifiuti. La Provincia di Milano ha adottato, con delibera di Consiglio n° 24, del 5.7.2007, il nuovo Piano provinciale per la gestione dei rifiuti che escludeva la possibilità di includere nuovi impianti di smaltimento dei rifiuti pur contemplando l’ampliamento di quelli esistenti, laddove necessario.A seguito di delibera di Giunta regionale n° 6950/VIII del 2.4.2008 alla Provincia di Milano venivano consegnate prescrizioni e raccomandazioni al fine di raggiungere la completa autonomia nello smaltimento dei rifiuti nell’area della Provincia.Considerato che:La Provincia di Milano, ai sensi dei poteri commissariali in carico al suo Presidente, con delibera n° 55 del 19 novembre 2008, ha riadottato il Piano provinciale di gestione dei rifiuti che la Regione ha approvato in data 27 gennaio 2009, con delibera di Giunta n° 8907/2009.Valutato che:Da tale nuovo piano si evidenziava un deficit nello smaltimento dei rifiuti pari a 485.000 tonnellate annue per la sola Provincia di Milano con l’aggiunta di ulteriori 123.000 tonnellate annue considerando la Provincia di Monza-Brianza. Evidenziato che:Il Piano provinciale di gestione dei rifiuti, in funzione delle Leggi nazionali vigenti e delle disposizioni dell’Unione Europea dovrà porsi nella condizione di obbiettivi pianificati quali:1. Contenimento della produzione dei rifiuti2. aumento della percentuale di materiale recuperato per successivi e differenti utilizzi rispetto all’uso d’origine.3. Incremento del recupero energetico dei rifiuti residui4. Massima riduzione fino alla chiusura delle discariche5. Miglioramento delle prestazioni ambientali in tutti gli ambiti di conferimento dei rifiuti, siano essi destinati a discariche che alla termovalorizzazione 6. Riduzione dei costi della gestione del ciclo smaltimento rifiuti7. Migliore distribuzione della sostenibilità ambientale8. Autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani.Reso noto cheAnche nel caso fosse possibile l’avvicinamento (o il raggiungimento) dei suddetti obbiettivi permarrebbero, comunque, carenze nello smaltimento dei rifiuti nelle quantità addizionali sopra indicate che dovrebbe essere effettuato considerando una serie aggiuntiva di interventi per garantire:1. Il trattamento dei flussi di rifiuti urbani da raccolta differenziata compresi i rifiuti derivanti dai processi di valorizzazione di materia2. Le funzioni di mutuo soccorso così come prospettato dalle previsioni pianificatorie della Regione Lombardia 3. La capacità di trattamento di una parte significativa dei rifiuti speciali costituiti da fanghi di depurazione delle acque reflue (per i quali, nel prossimo futuro, si registreranno difficoltà gestionali derivanti dalla limitazione dello smaltimento in discarica e dell’utilizzo agronomico)4. L’offerta al sistema produttivo provinciale di una disponibilità impiantistica cui destinare i flussi di rifiuti speciali che oggi vengono smaltiti con notevoli costi economici ed ambientali fuori dal territorio provinciale e regionale.Osservato che:1. A partire dal 1995 per giungere al 2008, l’incremento dei rifiuti urbani è passata da 3,7 a 4,9 milioni di tonnellate. Tale valore rappresenta una quota procapite in termini di produzione nazionale pro-capite e cioè 515 kg. contro i 541 kg. della media nazionale. Di questi solo 41 kg. per abitante è destinato alle 8 discariche presenti sul territorio lombardo.2. la raccolta differenziata a livello regionale si è attestata, secondo l’ultimo dato utile del 2008, al 47%. Superando l’obbiettivo previsto del 45%3. la media nazionale della raccolta differenziata è di 165 kg. Per abitante contro i 238 kg. per abitante con l’obbiettivo di raggiungere il 60% del raccolto entro il 2011.4. In Lombardia ci sono attualmente disponibili 13 termovalorizzatori (50% del costruito in Italia) dei quali 6 con capacità di generazione elettrica pari al 2,5% del fabbisogno regionale.5. Nella Regione Lombardia la produzione di rifiuti speciali, dati del 2007, è superiore ai 12,2 milioni di tonnellate che rappresentano il 20% dei rifiuti speciali non pericolosi ed il 30% di quelli pericolosi prodotti in Italia.Appreso cheVi sarebbe, da parte della società Paderno Energia srl, la richiesta di costruire un impianto di termovalorizzazione dalla portata di 38.000 tonnellate annue di rifiuti pericolosi, non pericolosi ed ospedalieri, nel contesto dell’area industriale ex Tonolli, posta nel Villaggio Ambrosiano di Paderno Dugnano Ricordato e ribadito cheIl Piano generale dei rifiuti della Provincia di Milano, attualmente in vigore, non prevede realizzazioni di termovalorizzatori sul territorio di Paderno DugnanoSi interroga l’Assessore competente affinché risponda in maniera dettagliata e per iscritto in merito ai seguenti quesiti:Se esiste una richiesta formale a Regione Lombardia, da parte di Paderno Energia srl (o altra società consimile) per l’utilizzo dell’area indicata come sito su cui installare un termovalorizzatore di rifiutiSe è noto alla Regione Lombardia che l’area indicata è posta all’interno di un quartiere residenziale, densamente abitato, e la ricaduta del sistema polveri insisterebbe su un’area abitata di migliaia di persone comprese anche nei comuni di Bollate, Cormano e Novate Milanese Se è noto alla Regione Lombardia che nell’area di Paderno Dugnano la cittadinanza ha già subito, negli anni, diffusi oneri ambientali a causa della presenza di svariate attività industriali insalubri. Se non si ritiene inopportuna ed irricevibile la presentazione di una eventuale richiesta di installazione di un termovalorizzatore di rifiuti nel territorio di Paderno Dugnano in quanto detta area non è inclusa nel Piano provinciale per la gestione rifiuti attualmente in vigore.Se Regione Lombardia, unitamente alla Provincia di Milano, abbia intrapreso azioni atte a definire la possibilità di localizzare temovalorizzatori di rifiuti nel territorio lombardo in aggiunta all’impianto previsto da AMSA per il quale il Consiglio Regionale ha votato una mozione a favore di uno spostamento del sito originariamente previsto nel sud Milano, in area adiacente al Parco Sud.Quali sono state le quantità (e le percentuali specifiche) dei rifiuti urbani smaltiti nel 2009 nella Regione Lombardia ed in Provincia di Milano?Quali sono state le quantità (e le percentuali specifiche) dei rifiuti urbani smaltiti nel 2009 in impianti posti al di fuori Regione Lombardia e della Provincia di Milano?Se nella prossima Conferenza dei servizi la Regione Lombardia esprimerà auspicabile diniego sia alla richiesta di Paderno Energia srl che dell’utilizzo dell’area in essere per interventi di consimili operatori.Carlo Borghetti Milano, 3.11.2010