LA SCOMMESSA

BAGNASCO: UNITA' D'ITALIA IRRINUNCIABILE, FEDERALISMO SOLIDALE


 Dal 10° Forum del Progetto Culturale (in corso di svolgimento da oggi 2 dicembre a sabato 4) sul tema I cattolici "soci fondatori" del Paese riprendo alcune frasi proposte dal Card. Bagnasco, Presidente della CEI.Sul tema dell'unità d'Italia la Chiesa ha le idee chiare e non si lascia allettare né intimidire dai progetti leghisti: "Nella sollecitudine per il bene comune rientra l'impegno a favore dell'unità nazionale, che resta una conquista preziosa e un ancoraggio irrinunciabile".  La Chiesa invita "a fare di questo importante anniversario non una circostanza retorica, ma l'occasione per un ripensamento sereno della nostra vicenda nazionale, così da ritrovare in essa una memoria condivisa e una prospettiva futura in grado di suscitare un nuovo innamoramento dell'essere italiani, in una Europa saggiamente unita e in un mondo equilibratamente globale".In un tempo di generale disorientamento e diffusa superficialità mi piace il principio generativo suggerito dal Card. Bagnasco: "L’unità del Paese si fa attorno al retto vivere". Il Presidente della CEI richiama le parole di Benedetto XVI: "Lo sviluppo è impossibile senza uomini retti, senza operatori economici e uomini politici che vivano fortemente nelle loro coscienze l'appello del bene comune. Sono necessarie sia la preparazione professionale sia la coerenza morale” (Caritas in veritate, 71). E poi aggiunge: Non sono le strutture in quanto tali né il semplice proceduralismo delle leggi a garantire ipso facto il “retto vivere”, ma la vita di persone rette che intendono lasciarsi plasmare dalla giustizia: giustizia che già S. Tommaso (Summa Theologiae, II-II, q. 58, aa.5-6) definiva una “virtù generale” in quanto ha di mira l'attitudine sociale della persona, la quale non può essere circoscritta dai suoi bisogni e dalle sue esigenze particolari, ma è chiamata a farsi carico responsabilmente dell'insieme.Per realizzare tutto ciò occorre un forte investimento educativo. E' necessario educare al bene i giovani (e non solo loro), "contrastando quella cultura del nulla che è l'anticamera di una diffusa tristezza".Leggi integralmente il discorso del card. Bagnasco