LA SCOMMESSA

MAFIE IN PADANIA, DUE LIBRI SU UN ARGOMENTO SCOMODO


Ultimamente si fa un gran parlare delle presenze della 'ndrangheta in Lombardia e dei suoi rapporti con le forze politiche, Lega Nord compresa. Su questo argomento segnalo due novità librarie per chi volesse approfondire l'argomento. Il primo volume, 'Ndrangheta padana, è di Enzo Ciconte (edizione Rubbettino, 224 pagine, 14 euro). Ne ha parlato il 6 dicembre scorso il Corriere della Sera: Salotti, appalti e buoni studi: la 'ndrangheta occupa il nordL'altro libro è in uscita: Marco Fraceti, Briangheta. La 'ndrangheta in Brianza a "centopassi" dal Lambro, Edizioni Punto Rosso, 134 pagine, 7 euro.L'autore mi ha inviato questa scheda di presentazione:Questo lavoro non vuole essere un atto di denigrazione della Brianza, bensì un gesto d’amore per una terra di gente onesta e operosa. A Cinisi, il 9 maggio di ogni anno, quando ricorre l’anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato, gli organizzatori del Forum Sociale Antimafia espongono lo striscione storico di Radio Aut, l’emittente dalla quale Peppino denunciava le malefatte della mafia di Cinisi e del suo capo Badalamenti. Su quello striscione c’è scritto: “la mafia uccide, il silenzio anche”. Ma qual è il silenzio peggiore? Quello dei disonesti o quello degli onesti?
Oggi più di ieri la presenza, o meglio l’invadenza, delle mafie nell’economia, nella politica in Brianza si è fatta più evidente. Inoltre, per decenni, c’è stata una convinzione diffusa che la mafia in Brianza c’era perché c’era il soggiorno obbligato per i mafiosi di giù. Quasi una forma di rassicurazione: “loro sono mafiosi e noi siamo gli onesti e dunque sarà molto difficile che la mala pianta attecchisca qui da noi”. Invece è proprio successo: non solo le mafie si sono insediate, ma hanno diffuso il loro controllo sulla vita politica ed economica della quarta provincia lombarda.Dai fatti delle discariche abusive, all’inquinamento del Lambro con lo sversamento di idrocarburi stoccati alla Lombarda Petroli, al fallimento della Tornado Gest e sullo sfondo i morti ammazzati, i padrini incarcerati, funzionari della pubblica amministrazione compiacenti, politici rapaci a caccia di poltrone.I fatti e le inchieste descritti in questo lavoro sembrano in apparenza slegati tra loro ed invece vi è un filo macabro che li lega. Il filo nero degli affari illeciti, dal riciclaggio, all’usura, al pizzo. Questo è quanto è emerso dall’inchiesta “Infinito” che ha portato a disvelare una struttura organizzata della ’ndrangheta in Lombardia e in Brianza.Marco Fraceti, 55 anni, è nato a Milano. Da sempre impegnato in politica: prima in Avanguardia Operaia, poi in Democrazia Proletaria e in Rifondazione Comunista. Collabora con la rete Antimafia nazionale attraverso l'Osservatorio sulle mafie nella Provincia di Monza e Brianza. Con altri ha scritto Quel Marx di San Macuto, dedicato all'indimenticato compagno Luigi Cipriani Deputato di DP e componente la Commissione Parlamentare sulle Stragi e sulla P2.