LA SCOMMESSA

2010, UN ANNO IMPORTANTE PER APRIRE GLI OCCHI SULLE MAFIE AL NORD


"Vieni via con me" (Rai Tre 29.11.2010) Il 2010 è stato l'anno in cui (finalmente) si è parlato di mafie al Nord. Ha cominciato l'associazione LIBERA di don Ciotti, organizzando proprio a Milano la XV Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie (20 marzo 2010). Per l'occasione è stato diffuso il dossier Ombre nella nebbia sulle mafie in Lombardia.Nel luglio scorso i magistrati hanno dato il via alle operazioni "Infinito" (Milano) e "Il Crimine" (Reggio Calabria), togliendo così l'alibi a chi continuava a pensare (e a dire pubblicamente) che in Lombardia la mafia non esiste.Anche a Paderno Dugnano tanti hanno dovuto aprire gli occhi sulla situazione! In questo senso mi permetto di dire GRAZIE AI GIUDICI FALCONE E BORSELLINO i quali, post mortem, nel Centro a loro dedicato nella nostra città hanno teso una storica imboscata alla 'Ndrangheta filmando quella riunione segreta e offrendo agli investigatori preziosi elementi di indagine.Così anche a Paderno Dugnano la politica è stata costretta ad affrontare l'argomento: a breve conosceremo i risultati della Commissione consiliare antimafia (vari elementi però lasciano pensare che Paderno debba mettere in campo ben altre energie e azioni contro l'economia criminale).In autunno ci ha pensato Roberto Saviano a riportare il tema "mafie al nord" all'attenzione nazionale. Poco tempo dopo le polemiche sono aumentate con la pubblicazione del libro Metastasi di Nuzzi-Antonelli basato sulle confessioni del pentito Giuseppe Di Bella.Insomma... le mafie al Nord ci sono e dobbiamo farci i conti in modo serio!In questa partita il PDL appare come "un pugile suonato". La Lega Nord si difende sbandierando in tutte le occasioni i boss arrestati dal Ministro Maroni, ma in realtà è in imbarazzo.Lo prova, fra l'altro, la seguente dichiarazione di Frediano Manzi (Associazione SOS Racket e Usura) ripresa da un'intervista di qualche giorno fa, che si può leggere integralmente sul periodico della Fondazione Fare Futuro legata a Gianfranco Fini.La Lega si è indignata duramente per le parole pronunciate da Saviano durante la trasmissione "Vieni via con me" relative alle collusioni nel Nord Italia tra 'ndrangheta e politica. Cosa ne pensa?Ci sono quartieri di Milano come Quarto Oggiaro dove si spacciano due kg al giorno di coca e dove io non posso entrare se non accompagnato dalle forze dell'ordine. I tassi di criminalità sono elevati e le cosche gestiscono il monopolio dell'occupazione abusiva determinando le assegnazioni alloggi. La nostra associazione si è occupata in particolare sia del fenomeno del racket degli alloggi sia di quello dei casinò. Quando abbiamo denunciato che all'interno del casinò di Lugano vi era la presenza inquietante della cosca di Nitto Santapaola e di una società, la Fun Time, con soci Ilario Legnaro e Gaetano Corallo, La Padania ha titolato in prima pagina "un ufologo di Gallipoli, sta prendendo in giro tutto il Ticino" a firma dell'allora direttore Gigi Moncalvo. Perché la Padania, organo ufficiale del partito politico Lega Nord, che da sempre dice e si vanta si contrastare la mafia, ha voluto difendere questi boss pluripregiudicati? Perché Gigi Moncalvo mi ha attaccato dicendo che sono un truffatore? Abbiamo scoperto che Gigi Moncalvo era uno dei soci della società Fun Time. Il 21 ottobre 2008 è stato condannato in via definitiva per diffamazione aggravata, ma nel frattempo mi chiedo come mai l'onorevole Bossi, direttore politico de La Padania, abbia permesso che fossero scritti simili infamanti articoli che offendevano pesantemente l'associazione Sos racket e usura che da sempre contrasta i sistemi criminali. Per farle un altro esempio nel maggio del 2009 un'abitante di via Padre Luigi Monti, territorio del clan Pesco-Priolo-Cardinale, ha inviato una mail a numerosi esponenti politici del Comune di Milano e anche a Matteo Salvini europarlamentare della Lega Nord, chiedendo aiuto per una drammatica situazione di degrado e di abusivismo nella distribuzione degli alloggi delle case popolari. Nessuno è intervenuto. Le denunce, grazie al nostro supporto, hanno portato all'arresto e alla condanna di Giovanna Pesco e Anna Cardinale. Nella sentenza di condanna la motivazione del giudice è stata lapidaria: «Il racket degli alloggi è stato di fatto favorito per l'inerzia del Comune di Milano». Quindi quando la Lega dice «noi abbiamo combattuto la mafia», proprio non ci sto.