LA SCOMMESSA

CONTRO LA CENSURA. A BENEFICIO DEI DIPENDENTI COMUNALI


Da alcuni giorni i computer del Comune di Paderno Dugnano non visualizzano più il blog Padernoforum di Carlo Arcari.Volendo fare una buona azione nei confronti dei dipendenti comunali, rilancio il "post" di Arcari del 31 dicembre nel quale egli fa il punto della situazione.Attenzione: chi teme la critica è da temere. 
Padernoforum - venerdì 31 dicembre 2010Paderno 2010: “Is not very tall”Ciao Carlo, ti confermo l'avvenuto oscuramento del tuo blog. Sui personal computer del Comune infatti la tua pagina non si apre più. Gli altri tre (Blogolandia, La Scommessa e Paderno 7.0) sono tranquillamente accessibili, sia nella home che nella sezione commenti. Buon anno e buone battaglie nel 2011.La mia riflessione di Capodanno non può che iniziare da questo messaggio di ieri, proveniente dall’interno del Palazzo, che conferma la censura di Padernoforum imposta ai dipendenti comunali da un sindaco, Marco Alparone, evidentemente incapace di rispondere se non così alle mie critiche di cittadino.Nel 2010 a Paderno Dugnano il mio blog ha fatto la sua parte e io, come è naturale e inevitabile quando si sceglie di tenere alta la bandiera della critica, mi sono fatto molti nemici. Ho cominciato l’anno denunciando l’allontanamento della responsabile dell’Ufficio Comunicazione del Comune e l’eliminazione di questa funzione istituzionale sostituita da un portavoce del sindaco, un dipendente pagato da noi, ma non selezionato con un regolare concorso, bensì indicato dalla cordata politica di Alparone. E lo chiudo segnalando ai padernesi questa censura ad personam che dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, la pericolosa cultura proprietaria di chi governa pro tempore un’istituzione, la nostra città, come fosse cosa sua. La rete di computer comunale, infatti, non è del sindaco, ma di tutti noi, anche mia, e non vedo perché debba diffondere solo i blog che piacciono a lui.Che cosa ha fatto il blog per meritarsi questo trattamento speciale? Padernoforum nei dodici mesi passati ha denunciato tutte le inadempienze, gli errori e le scorrettezze di un’amministrazione incapace di governare e senza idee. Ha raccontato l’emergenza freddo nelle scuole causata dal taglio del riscaldamento deciso dal Comune, ha informato del progetto di inceneritore al Villaggio Ambrosiano e della sua gestione “occulta” da parte della giunta, ha dato voce alle proteste per il rincaro e la cattiva qualità delle mense scolastiche e alle denunce per la posizione comunale ambigua tenuta sul progetto Rho-Monza. Ha sollevato l’attenzione sul problema lavoro che è diventata drammatica, ma che la giunta ha continuato a rimuovere. Ha parlato della nascita dei nuovi comitati di lotta, sul fronte scolastico, su quello dell’inceneritore e sull’acqua pubblica bene comune che il governo vuole privatizzare con il sostanziale appoggio della destra padernese. Ha denunciato la privatizzare dei servizi al cittadino, partendo dal caso del nido di Baraggiole. Padernoforum ha registrato la crescente protesta e mobilitazione contro il progetto di inceneritore, mentre il comune accusava i comitati nati anche nelle città vicine di voler terrorizzare la gente. Sul fronte del lavoro ha dato la notizia degli arresti dei manager e dei responsabili di Lares e Metalli Preziosi accusati di aver depredato le due aziende che sono state fatte fallire.Ha sottolineato che la destra non ha combinato niente di buono da quando governa Paderno: il Piano Casa è stato un flop, il taglio dei progetti del volontariato ha lasciato senza fondi le associazioni, l'aumento delle tariffe delle mense scolastiche ha fatto imbufalire le famiglie, il taglio delle opere pubbliche già decise nei quartieri ha impoverito la città, nessun sostegno è stato dato alle attività di artigiani e commercianti come nessun sostegno è stato dato ai lavoratori licenziati e in cassa integrazione. E poi la privatizzazione dei servizi sociali, la privatizzazione dell'acqua, il tentativo di boicottaggio della metrotramvia Milano-Seregno, il tentativo di delegittimare i comitati cittadini, il "commissariamento" dei Consigli di quartiere, l'assegnazione "in deroga" delle case comunali, fino al goffo tentativo di escludere la canzone Bella Ciao dal repertorio che la banda cittadina doveva eseguire il 25 aprile. E ancora la nomina per motivi politici di due inutili nuovi assessori e di un consigliere delegato.Ha dato la notizia delle dimissioni (poi ritirate) della presidente del quartiere Paderno, una crisi che la giunta ha tentato di stoppare occupando di fatto il decentramento con la presenza di un assessore ad ogni riunione. Inoltre ha denunciato che per ridurre gli spazi di dibattito politico in città, Alparone, aveva vietato l’uso delle sedi dei centri sociali per convegni e iniziative politiche senza fare però un’ordinanza regolare. Ha informato sui tagli al servizio di trasporto del centro estivo che provocavano disagi e proteste. Poi, esplosa la bomba della cena di mafia al Falcone e Borsellino, Padernoforum, ha criticato i tentativi di criminalizzare la gestione del circolo anziani e di addossarne la responsabilità politica al centro sinistra e in particolare al PD di cui il presidente e alcuni dirigenti del centro erano esponenti. Una brutta storia che ha visto il sindaco anteporre le sue battaglie politiche di parte al bene della città, rifiutando di sancire con un voto in consiglio comunale l’unità di maggioranza e opposizione attorno a un programma condiviso di mobilitazione contro il pericolo mafioso, per portare avanti una fallimentare politica di scontro che oggi è finita in un vicolo cieco. Cosa che il blog ha ampiamente commentato.Il ritorno dalle vacanze ha visto la ripresa delle polemiche sui disservizi della macchina comunale, consigli di quartiere chiusi, ambrosia non tagliata in tempo con diffusione delle allergie, le inondazioni del Seveso, le persecuzioni contro i giovani della leva ’91 a Palazzolo. Mentre l’andamento delle vicende Rho-Monza e inceneritore ribadivano lo scollamento sostanziale tra cittadini e giunta. Le decisioni più controverse hanno riguardato l’aumento del costo del servizio rifiuti, la creazione della Commissione speciale d’inchiesta sulla gestione del Falcone e Borsellino, il depauperamento della macchina comunale a causa delle uscite annunciate di molti dirigenti e impiegati di valore e il blog ha dato voce alle proteste di molti dipendenti comunali su come vengono trattati i lavoratori dall’amministrazione.A novembre la tragedia Eureco e ancora una volta il sindaco al posto di denunciare l’insicurezza delle condizioni di lavoro che ha prodotto l’incidente con morti e feriti, ha accusato di sciacallaggio e terrorismo chi ha chiesto notizie e informazioni sui controlli, sull’inquinamento e sui danni all’ambiente provocati dall’incendio.  Di fronte a questo modo di governare il blog non poteva certo fare sconti.Siamo a fine anno e Alparone presenta un bilancio di previsione vuoto di contenuti in cui saltano agli occhi i tagli indiscriminati esclusi quelli relativi agli assessori che invece aumentano, scrive insulse letterine a Babbo Natale, si fa maledire perché non riesce a pulire in tempo le strade da una spruzzata di neve e chiude per la seconda volta il Centro Falcone e Borsellino perché non è riuscito in sei mesi a “normalizzare” i pensionati riottosi che non accettano di farsi trattare da mafiosi.Ecco, tutto questo ha scritto Padernoforum nel 2010 e il fatto che sia l’unico blog dei quattro esistenti in città a venire oscurato d’autorità dal capo dell’amministrazione comunale testimonia bene il ruolo di spina nel fianco del potere padernese che ha svolto e conferma la grande debolezza politica del censore. Il quale teme evidentemente le cose che il blog racconta, le sue opinioni e le sue proposte (sì, ci sono anche quelle) al punto di impedire ai suoi dipendenti di leggerle. Ma se così facendo spera di modificare l’opinione che i cittadini si stanno facendo della sua politica si sbaglia. Il blog racconta le loro proteste e le loro denunce, non le provoca. Chi censura il blog sperando di zittire il malcontento dei padernesi si sbaglia di grosso. Carlo Arcari (Padernoforum)