LA SCOMMESSA

IL BATTESIMO DI GESU', INIZIO DI UNA VITA NUOVA ANCHE PER NOI


Piero della Francesca, Battesimo di Cristo (1440-60, National Gallery, Londra) Oggi la Liturgia celebra la domenica dopo l'Epifania dedicata al Battesimo di Gesù nel Giordano.Per comprendere il senso di questa festa segnalo  dal sito della Diocesi di Milano il dottissimo commento alle letture di don Gianantonio Borgonovo (docente di Esegesi dell'Antico Testamento presso il Seminario Maggiore di Venegono e la Facoltà di Teologia dell'Italia Settentrionale e di Lingua ebraica presso l'Università Cattolica di Milano).Per chi vuole cimentarsi con un approccio serio alla Scrittura, scevro dalla banalizzazione devota, consiglio la lettura (non facile) del commento di Borgonovo. Ci vuole un po' di coraggio, ma ne vale la pena. Non preoccupatevi però di capire tutto: finireste per lasciarvi prendere dallo scoraggiamento... Dopo aver compiuto la "salita" dell'esegesi del testo, giungerete ad un "pianoro" da cui è possibile dare uno sguardo sulla "valle". Mi riferisco con quest'immagine all'ultima parte del commento nella quale sono raccolti alcuni spunti "per la nostra vita" (testi del teologo cattolico De Lubac, del luterano Bonhoeffer ucciso dai nazisti, dello scrittore francese Bernanos e del poeta Mario Luzi).Come cattolici adulti abbiamo bisogno di cibo solido. Non del semolino che si offre ai bimbi e agli anziani...Abbiamo bisogno di imparare, di aprire gli occhi!Ma attenzione: come ricorda Bernanos nel famoso Diario di un curato di campagna:Insegnare, figliolo, non è una cosa da ridere! Non ti parlo di quelli che se la cavano con degli imbonimenti: ne vedrai un buon numero nel corso della vita, imparerai a conoscerli. Verità consolanti, le chiamano. La verità prima libera, poi consola. Comunque non si ha diritto di definire una cosa del genere “consolazione”. Perché allora non dire “condoglianze”? La parola di Dio! è un ferro rovente la parola di Dio. E tu che la insegni vorresti pigliarla con le molle per non bruciarti, non la afferreresti a piene mani? Lasciami ridere: un prete che scende un po’ ringalluzzito ma contento dal pulpito di Verità, con la bocca a culo di gallina, non ha predicato, ha fatto le fusa se mai. Bada che può capitare a chiunque: siamo dei poveri dormienti, e certe volte che fatica del diavolo svegliarsi! anche gli apostoli, comunque, dormivano al Getsemani.Ma insomma bisogna distinguere. E capirai anche che chi si scalmana e suda come un facchino non sempre è più sveglio degli altri, no. Dico soltanto che quando per caso il Signore mi cava fuori una parola che è utile alle anime, la capisco dal male che mi fa.(G. Bernanos, Diario di un curato di campagna)