LA SCOMMESSA

LA RHO-MONZA ALLO SCONTRO FINALE TRA IPOCRISIE E DISIMPEGNO


 Da Ferruccio Porati, portavoce del Comitato per l'Interramento della Rho-Monza (CCIRM) ricevo il seguente messaggio che pubblico volentieri: Buonasera a tutti.Eccovi la rassegna stampa del week-end.Innanzitutto Giovanni ci segnala il seguente articolo sulle capacità della Provincia di reperire risorse: Sole 24 Ore.Basta volerlo, ed il cervello partorisce ipotesi di lavoro! Se poi quello sia il modo migliore per reperire milioni di euro, io non lo so: almeno c'è il tentativo di far qualcosa. Per la Rho-Monza, al contrario, non c'è mai stato nemmeno questo sforzo.In tema di interramento, a Pechino guardate un po' cosa provvederanno a fare: Repubblica. Alla faccia di chi ha scritto sulla delibera di giunta provinciale del 20 aprile 2010 che l'interramento non serve per disinquinare...Le conseguenze delle scelte sbagliate italiane (e Lombarde, in particolare), in termini di PM-10 ed inquinamento atmosferico in generale, sono quelle che leggete al seguente link: Repubblica.Per la Rho-Monza, invece, sul Cittadino si legge un pezzo che non fuga le perplessità che tanti fra voi hanno manifestato in questi giorni: non è chiara la strategia dell'Amministrazione e le parole che l'articolo attribuisce al Vicesindaco Bogani non aiutano a fare chiarezza.Continuare a rimarcare ora qualcosa che sarebbe accaduto all'inizio del 2009 mi fa sorgere una domanda: e ci sono voluti 2 anni, eventualmente, per rendersi conto di ciò? Se era così lampante, perchè non ci è stato detto nel corso degli incontri in cui anche l'Amministrazione ha partecipato nel corso del 2010, come quello di metà dicembre con gli espropriandi? O quando c'erano i Parlamentari? O prima ancora?Per cui i dubbi che abbiamo sono ben lungi dall'essere fugati. Faranno un ricorso cittadino al TAR per opporsi al progetto senza interramento che verrà presentato sì o no? Se no, come conciliano questa posizione con le lettere di diniego ad organizzare il tavolo dei sindaci proposto dalle amministrazioni nostre limitrofe, come quella di Cormano ad esempio? Non si arroccavano, in quella risposta, sul concetto di "o interramento, o non se ne fa nulla"? Come intendono sostenere questa posizione se non si azioneranno con il ricorso contro il progetto fuori terra? Significa che saranno solo i cittadini a doversi farsi carico di contrastare il progetto che li vede, oggi, forzatamente inglobati fra il cemento, il traffico, le condizioni di invivibilità a causa dell'inquinamento atmosferico e acustico? Che fine ha fatto la famosa "frase in dialetto" sul volantino sulla Rho-Monza che avrebbe dovuto passare di qua solo sotto terra? E che fine hanno fatto le indicazioni e le proposte che, nel famoso documento dei 5 punti presentato dal CCIRM direttamente al Sindaco ed al suo Vice sin da fine settembre?Alla luce di tutto questo, cosa dobbiamo attenderci, in relazione all'ordine del giorno votato in Consiglio comunale all'unanimità lo scorso 30 settembre 2010, ove sta scritto (e firmato dal presidente del Consiglio comunale) che il Sindaco e la Giunta risultano impegnati: 1) a proseguire l'azione intrapresa in netto contrasto con la realizzazione della Rho-Monza così come progettata, per ottenere l'interramento nel tratto che interessa il comune di Paderno Dugnano;2) a ricorrere a tutte le vie legali possibili, compreso il ricorso al TAR, qualora il progetto preliminare dovesse diventare definitivo e trovare attuazione. Mi chiedo come ci possa essere corrispondenza fra ciò che abbiamo visto nella settimana appena trascorsa e gli impegni qui sopra elencati e quale sia il motivo vero per cui sia entrato in gioco anche un nuovo studio di avvocati e che cosa possano aver preparato questi ultimi in così poco tempo e, soprattutto, cos'hanno fatto quelli dell'altro studio?Tutto questo mi serve per rimandare all'articolo di Negrisoli, di cui cito le parole: "Purtroppo, alla luce delle recenti dichiarazioni non c’è più tempo e spazio per le posizioni intermedie: o dentro o fuori, o a favore o contro, o con il comitato o contro". Se questo è ciò che percepiscono le persone intorno a noi, allora, credo che sia doverosa una chiara spiegazione che valga per tutti. Possibilmente in maniera bidirezionale: chiediamo, cioè, un incontro con dibattito col pubblico e non una comunicazione monodirezionale, del tipo videomessaggio o quant'altro. Noi siamo disposti a partecipare ad un incontro pubblico. La palla passa dall'altra parte del campo.Colgo l'occasione per ricordare che il prossimo 10 Febbraio 2011 avremo l'audizione presso la Regione Lombardia, in via F. Filzi 29, alle ore 16. Credo che sia una buona occasione per ascoltare il dibattimento in aula da aprte di chi ne avesse la possibilità di presenziare.Infine, ricordo il link alla petizione per chiedere le dimissioni dell'Assessore provinciale De Nicola.Buona serata a tutti.Ing. Ferruccio Porati