LA SCOMMESSA

CHE COSA ASPETTIAMO A DIRE UN "NO" FORTE E CHIARO?


Una scena del film Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Brunocon Raoul Bova, Paola Cortellesi e Rocco Papaleo Ci sono persone che vanno al cinema a vedere il film Qualunquemente di Antonio Albanese e ridono, ridono... perché sono d'accordo con Cetto La Qualunque! Lo considerano un eroe perché evidentemente si riconoscono in lui. La reazione probabilmente si ripeterà con la commedia Nessuno mi può giudicare che uscirà nelle sale il 16 marzo.Non credevo possibile che si arrivasse a tanto, eppure la cosa non è affatto strana. Se - come ha detto Albanese - in Italia la realtà supera di gran lunga l'immaginazione, è ovvio che tra gli spettatori si trovino anche i sostenitori del Partito du Pilu... Che cosa dobbiamo aspettare per dire chiaramente che quest'aria è irrespirabile? Chi ha compiti educativi non può restare zitto: ha il dovere di denunciare il vuoto valoriale che prelude a disastri futuri ancora più grandi. I giovanissimi si stanno intossicando e tanta responsabilità è di noi adulti che facciamo finta di non vedere (o forse proprio non vediamo) il disastro educativo che si sta compiendo.Se siamo persone perbene abbiamo il dovere di dichiarare guerra all'individualismo, all'idolatria del piacere, del denaro e del potere... Dobbiamo proporre un orizzonte alternativo a questo scenario degradato e disperante. Non c'è tempo da perdere.Per prima cosa mandiamo a casa Berlusconi e poi mettiamoci pazientemente al lavoro per ricostruire l'Italia.