Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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IL CARD. SCOLA HA PARLATO DI "OSCENITA' NELL'USO DEI BENI"

Post n°2442 pubblicato il 08 Dicembre 2011 da Giuranna
 


Per approfondire la riflessione sul Discorso alla città del card. Scola riprendo volentieri il commento video di Fabio Pizzul (ex Presidente dell'Azione Cattolica Ambrosiana e attualmente consigliere regionale PD).

"A mio giudizio - ha detto martedì sera l'Arcivescovo - la crisi del momento presente chiede di essere letta e interpretata in termini di travaglio e di transizione". Questa chiave di lettura aiuta a considerare quanto sta accadendo in una prospettiva più ampia: la crisi infatti non coinvolge soltanto noi e il nostro piccolo mondo, ma sta trasformando la vita di molti popoli e nazioni.

C'è da chiedersi: dove sta andando l'Italia? dove sta andando l'umanità? o meglio: dove - con le nostre scelte - la stiamo conducendo?

Per il resto c'è poco da dire e molto da meditare: il card. Scola riprende la riflessione tradizionale cristiana sui beni (dai tempi di Ambrogio fino agli insegnamenti più recenti della dottrina sociale) per richiamare ciò che dovrebbe essere di per sé evidente: i beni non sono un fine ma un mezzo, la ricchezza non è sinonimo di felicità, le cose sono soltanto cose e - parafrasando il vangelo - l'uomo non vive soltanto di cose.

La conclusione è netta: perché ci sia un reale cambiamento occorre smascherare l'imbroglio costituito da quella che l'Arcivescovo definisce "irresponsabilità diffusa" che ha portato la nostra società ad una vera e propria "oscenità nell'uso dei beni".

Occorre riscoprire quei

"valori antropologici, etici e, quindi, pedagogici di primaria importanza: la capacità di attendere per la realizzazione di un desiderio; la limitazione dei propri bisogni e il controllo dell’avidità; la cura delle cose invece della loro compulsiva sostituzione; uno sguardo complessivo sulla durata della propria vita e il senso della vita eterna; la solidale condivisione, in nome della giustizia, dei bisogni altrui a cominciare da quelli degli ultimi. Si potrebbe quasi dire che l’odierna crisi ha manifestato una diffusa “oscenità”, nel suo significato etimologico di “cattivo auspicio”, nell’uso dei beni. Tutto questo impone un radicale mutamento degli stili di vita..."

 

 

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Gianni Rubagotti il 09/12/11 alle 15:05 via WEB
Un bel segnale in questo senso sarebbe che la Chiesa Ambrosiana imitasse quella ortodossa greca offrendosi di cedere (magari una piccolissima parte) del suo patrimonio immobiliare per aiutare i più poveri a fronte dei tagli allo stato sociali a cui costringe la crisi.
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Giuranna
Giuranna il 09/12/11 alle 15:32 via WEB
Oh sì, tutti possiamo fare qualcosa... E in Italia la chiesa non è certo l'ultima a muoversi sul fronte delle povertà!!! Molti altri fanno meno. A proposito di immobili: sai quante case sfitte ci sono (anche a Paderno) che potrebbero essere utilmente messe a frutto? Ma è + facile dare addosso alla chiesa, no?!
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Utente non iscritto alla Community di Libero
carlo arcari il 09/12/11 alle 17:50 via WEB
caro Giovanni pensavo a questo. L'ex cinema Splendor è rimasta l'unica sala ospitale aperta ai cittadini di Paderno che Alparone ha buttato fuori dai centri sociali. Che facciamo Rubagotti, gli applichiamo l'ICI?
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Gianni Rubagotti il 12/12/11 alle 15:35 via WEB
Quanto alle case sfitte credo che sia un capitolo da approfondire molto seriamente...io infatti aspetto ancora che si faccia viva una persona che mi voleva contattattare mesi fa per verificare delle cose che avevo detto sul nostro patrimonio immobiliare e per dirmelo ha messo un commento qui. Io parlavo di Diocesi ambrosiana per andare nei dettagli, quanto allo Splendor secondo la legge bisogna decidere se è un'attività prevalentemente commerciale o no. Per quanto mi riguarda se un "ricovero" della Curia che sta in centro a Milano per 6 mesi all'anno ospita prelati per esercizi spirituali (che non so perché non possano prendere i mezzi per andare in centro) e per gli altri 6 mesi all'anno ospita manager che vanno in fiera togliendo lavoro agli alberghi della zona (che pagano l'ICI), be' in quel caso gliela farei pagare...ma che cosa significhi prevalentemente commerciale onestamente non lo so. E questa "zona grigia" nasconde probabilmente furbate fatte anche da cosiddette onlus...
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Giuranna
Giuranna il 12/12/11 alle 17:32 via WEB
Caro Rubagotti, questa campagna su Chiesa e ICI non mi convince per niente perché presenta vari aspetti molto discutibili. Anzitutto si focalizza solo sulla Chiesa cattolica dimenticando altri soggetti che si trovano in situazione analoga (onlus, sindacati, partiti...). Se ci sono delle irregolarità, queste devono essere ovviamente sanzionate e sanate (come ha detto anche il ministro Andrea Riccardi) procedendo caso per caso. Non è corretto generalizzare e gettare fango e discredito su tutto. Per esempio è sbagliato dire che se c'è una cappella religiosa tutto lo stabile - magari un albergo - non paga l'ICI! Per mettere a fuoco il livello di disinformazione di questa campagna mediatica leggi la storia di Suor Sabrina Pollini (è una carissima amica, grossetana come me): Hotel Waterloo, dove la tassa è pure doppia . Per approfondire vedi anche il dossier su Avvenire: CONTRO LA MONTATURA .
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