Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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VERSO L'ANNO DELLA FEDE: TRA CONCILIO E NUOVA EVANGELIZZAZIONE

Post n°3104 pubblicato il 24 Giugno 2012 da Giuranna
 

Si avvicina il Sinodo dei Vescovi (7-28 ottobre 2012) dedicato al tema della nuova evangelizzazione per il quale nei giorni scorsi è stato reso noto l'Instrumentum laboris (cioè la traccia di lavoro destinata ai padri sinodali con i contributi elaborati dalle diverse Chiese locali sulla base dei Lineamenta).

Al riguardo sono interessanti due articoli apparsi in Francia su Le Monde e sul quotidiano cattolico La Croix.

La convocazione del Sinodo coincide con l'inizio dell'Anno della Fede proclamato dal papa (11 ottobre 2012 - 24 novembre 2013). Per l'occasione è stato predisposto il sito internet www.annusfidei.va che sinceramente non mi piace perché alquanto "imbalsamato" ed eccessivamente centrato sulla Curia Vaticana.

Nelle intenzioni l'Anno della Fede dovrebbe essere anche l'anno di riscoperta del Concilio Vaticano II, di cui per l'appunto il prossimo 11 ottobre ricorre il 50° anniversario di apertura.

In ogni caso dipenderà dalle singole Chiese locali e parrocchie offrire proposte che vadano nel senso giusto, quello cioè del rinnovamento della fede e conseguentemente del rinnovamento ecclesiale.

 

*   *   *


Sul Regno-Attualità (n. 10/2012) ho letto un articolo interessante dell'austriaco Paul M. Zulehner, che parte dalla crisi generalizzata della Chiesa: "Dovunque si parla di una crisi della Chiesa, soprattutto nelle culture moderne dell’Europa occidentale e dell’America del Nord".

Alcuni attribuiscono questa crisi al Concilio Vaticano II: "Sostengono che prima la Chiesa era in buone condizioni... Evidentemente chi vede la causa della crisi nel Concilio vuole riformare la Chiesa riportandola nello stato in cui si trovava prima".

L'autore dell'articolo non condivide questa prospettiva tradizionalista e assume un altro punto di osservazione:

"Ma se la Chiesa non fosse affatto in crisi, bensì – cosa che sarebbe, anzi è, molto più drammatica – si trovasse in una fase epocale di trasformazione? In questo caso non occorre alcuna «riforma all’indietro», ma un coraggioso rinnovamento ecclesiale rivolto in avanti".

Lo penso anch'io.

Stiamo vivendo una fase storica di grande trasformazione in cui i pavidi tremano e, in cerca di sicurezze, si voltano indietro, mentre lo Spirito guarda avanti e apre nuovi orizzonti...

 

 

 
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Commenti al Post:
NON.IOIO
NON.IOIO il 24/06/12 alle 00:58 via WEB
direi la fede può essere un buon modo per uscire dalla depressione,,,Ciao
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Andrea il 25/06/12 alle 00:20 via WEB
Un gran bel sito quello del Vaticano, invece, dove finalmente si vede un pontefice con gli attributi che non trema e non ha paura. Mi sembra che chi guarda ad un'innovazione come la risposta a tutti i mali e paure non si rende conto che le sue idee sono vecchie come il cuco (naturalmente non mi riferisco alle tue, anche perchè non conosco le tue idee innovatrici!). Per quanto riguarda il Vaticano II posso assicurare che nessuno con un minimo di intelligenza gli possa attribuire colpe; piuttosto, problematiche sono le interpretazioni e invenzioni fatte su di esso. Io personalmente credo che la Chiesa non sia in crisi.. Forse questo è il momento per ciascuno per capire se davvero ha senso stare in questa chiesa, oppure è meglio andarsene e farsi una chiesa a propria immagine e somiglianza. Ironicamente una Andrea's Church, una Giuranna's Church? (avrebbero grande successo in America del Nord!). Saluti e grazie come sempre di post che invogliano a pensare!
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Giuranna
Giuranna il 25/06/12 alle 10:06 via WEB
Grazie Andrea delle tue osservazioni discordi. L'immagine del "pontefice con gli attributi" mi pare poco garbata. L'articolo che ho richiamato è tratto dall'illustre rivista dei Dehoniani "Il Regno". E' una riflessione seria che nella Chiesa occidentale molti stanno facendo. Assolutamente non condivisibile la tua ultima affermazione che sintetizzo così: "adeguarsi o andarsene". Nella Chiesa si sta in forza del battesimo e della fede apostolica, non per affinità di idee e opinioni. Ciao, Giovanni
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Andrea il 25/06/12 alle 12:53 via WEB
Oh beh si riesce a essere sgarbati anche scrivendo "in punta di forchetta". Un po' di sana carnalità e di efficacia linguistica non fa mai male! Ma l'articolo c'entra per caso con l'"Appello alla disobbedienza" degli scismatici austriaci? Purtroppo essendo studente non ho soldi per abbonarmi al Regno e non posso visionare l'articolo. In ogni caso interessanti le tue continue velate critiche alla Curia Romana.. Dove vuoi arrivare? Mi fai qualche esempio i rinnovamento ecclesiastico? Mi piacerebbe saperlo, perchè il rinnovamento è essenziale e il Pontefice ne è ben consapevole ma vorrei capire meglio le tue idee. Grazie
(Rispondi)
 
 
Giuranna
Giuranna il 25/06/12 alle 13:34 via WEB
"Scismatici austriaci"??? Per ora non lo sono in quanto continuano a far parte della Chiesa cattolica. Sono infatti più di 450 preti e diaconi cattolici che chiedono di discutere alcuni temi caldi. Etichettarli come "scismatici" è comodo dal tuo punto di vista, ma il papa non l'ha fatto pur non condividendo la loro iniziativa. La Chiesa cattolica (oltre 1 miliardo di fedeli) non è così uniforme come a volte si pensa. E' in corso un vivo dibattito che va accolto e conosciuto anche se non tutte le posizioni sono condivise. Per rassicurarti: l'articolo proposto dalla rivista dei Dehoniani non è nulla di terrificante. Mi chiedi qualche esempio di rinnovamento ecclesiale. Le piste da percorrere sono tante, ma il vero rinnovamento secondo me consiste nel riprendere in mano seriamente il Concilio e affrontare i problemi attuali (nella Chiesa e nel mondo) con il metodo utilizzato dal Vaticano II.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Andrea Cipriani il 25/06/12 alle 14:06 via WEB
Mi spiace contraddirti ancora ma di "scisma austriaco" ne parlano tutti i giornali, in primis Repubblica e l'Espresso. Che non sia ancora scisma fattuale, questo è appurato, ma per convenzione viene chiamata così la nuova linea del clero (non dei vescovi) austriaco. Occorre informarsi prima di tutto!
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Giuranna
Giuranna il 25/06/12 alle 14:13 via WEB
Sì, occorre informarsi e curare il linguaggio. E' il primo requisito per comprendersi.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Andrea il 25/06/12 alle 14:36 via WEB
Comunque il problema davvero serio è che non ti rendi neanche conto che ti sto prendendo in giro! La supponenza che trasuda da questo blog mi ha fatto prendere la strada di diventare supponente come te per vedere se ti saresti accorto, ma, a quanto pare, ahimè, non è stato così! Detto questo continua pure a giudicare tutti dall'alto della tua sapienza e del tuo iperuranio.. Sappi però che in Aristofane il Pensatoio dei sofisti ha fatto una brutta fine! E fatti una risata ogni tanto!
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