LA SCOMMESSA

GIORNATA MISSIONARIA: IRENE E SIMONE CI SCRIVONO DA BANGKOK

In occasione della Giornata Missionaria Mondiale la Comunità pastorale di Paderno e Villaggio Ambrosiano si pone in ascolto della testimonianza dei padernesi Irene e Simone Ventola (con i loro figli Luca, Francesca e Samuele), dal 2010 laici missionari con il PIME a Bangkok (Thailandia).

Ecco il messaggio che hanno inviato alla Comunità pastorale e che sarà presentato durante le celebrazioni domenicali:

Ciao e buona domenica a tutti!

Avremmo voluto già essere con voi oggi, ma come ‘inviati speciali’ della Parrocchia abbiamo potuto partecipare alla giornata Missionaria in Thailandia ed essere da qui testimoni dell’invio di suore e sacerdoti thailandesi in altri Paesi dell’Asia, come una sorta di staffetta in cui il testimone (non a caso) è la Fede stessa.
La nostra assenza, almeno fisica, però è più che compensata dai vostri doni continui, a partire dalla voce che ci state prestando per leggerci.

Questa nostra esperienza, forse ancora da capire completamente, è basata interamente sulla fiducia e sull’affidamento… anche a voi. Sappiamo che il nostro cammino non sarebbe possibile se non fossimo certi di camminare insieme.

Vorremmo rassicurare tutti che, dopo una certa fatica di adattamento iniziale, ci siamo sostanzialmente ambientati e da poco più di un anno siamo coinvolti in maniera sempre più intensa e strutturata nelle attività della Missione e della Parrocchia.

Prima di tutto vengono i bambini che ci coinvolgono quotidianamente ricordandoci (se ce ne fosse bisogno) che siamo prima di tutto sposi e genitori. I nostri figli, Luca che ha ormai 8 anni, Franci 6 anni, Samuele due anni appena compiuti e Marta in arrivo, sono il dono ma anche l’impegno più grande e se da un lato assorbono buona parte delle nostre energie, dall’altro ci aiutano ad integrarci sempre di più, facendo amicizia con tutti con straordinaria facilità e ricevendo cure ed attenzioni continue.

Continua l’attività del nido parrocchiale di Casa Betania che ormai ha compiuto un anno. La struttura è piccola ed i bambini sono pochi, tuttavia per brevi periodi sono ospitati anche piccoli in situazione di emergenza (vittime di abbandono o di violenza). Il percorso e ancora lungo perché possa diventare una struttura professionale secondo i nostri criteri, ma quello che manca in termini cosiddetti ‘professionali’ è compensato dalla buona volontà, dall’amore e dalla dedizione delle mamme e delle signore che si prendono cura dei piccoli... Ci sono poi i bambini della Missione, accolti nelle strutture di casa-famiglia delle ‘Case della Speranza’; si tratta di circa 70 bambini provenienti dalle baraccopoli, e alcuni dei nuovi sono stati accompagnati in Missione dai Servizi Sociali locali. Ci sono infine i bambini disabili della Casa degli Angeli (fondata e gestita da Sr. Angela che avete avuto modo di incontrare qualche settimana fa) che, insieme con alcune delle loro mamme, stanno crescendo in un contesto di accoglienza e di famiglia dove ci si prende cura non solo delle malattie e dei limiti psico-fisici ma soprattutto delle fatiche e dei problemi che nascono dall’abbandono, dalla solitudine e da una certa cultura individualista.

Nella seconda parte vi mostriamo alcune foto delle attività in cui siamo coinvolti in maniera più strutturata, e che potremmo sintetizzare come interventi di formazione e promozione umana principalmente rivolti a giovani ed adulti delle baraccopoli. Alla base vi è la consapevolezza che occorra avvicinarsi ed incontrare gli altri accogliendoli così come sono. Questo ci porta ad adattare le modalità di annuncio della Buona Notizia secondo le diverse sensibilità e culture. Si tratta di fare catechesi con i cristiani, di condividere la Parola (‘primo annuncio’) con gli adulti buddhisti, di fare promozione dei valori umani con i ragazzi degli slum.

Nelle iniziative in cui siamo coinvolti esprimiamo quindi diversamente la nostra testimonianza cristiana: con i bambini ed i ragazzi degli slum ci incontriamo il sabato per la cosiddetta “formazione umana”: si tratta non solo di tenerli lontani dai pericoli della baraccopoli (droga, prostituzione, gioco d’azzardo…) ma di aiutarli, anche attraverso il gioco, a riflettere sui valori umani e ad acquisire una maggiore autostima.

Durante la settimana riusciamo invece ad incontrare le casalinghe o le anziane delle baraccopoli, solo alcune di loro sono battezzate, e con loro la condivisione avviene proprio sulla Parola. A partire dalla lettura di un breve brano di Vangelo, con la guida delle suore saveriane, cerchiamo di condividere le loro esperienze quotidiane e scoprire quanto la Parola possa essere una guida per la vita di tutti noi.

Infine la catechesi domenicale per i bambini della Parrocchia, con i diversi gruppi di preparazione ai Sacramenti, compreso il Battesimo che solo raramente viene impartito ai neonati. Durante la pausa scolastica fra i due semestri quest’anno abbiamo potuto collaborare anche al “campo”, ovvero un’intensa settimana in cui i bambini hanno sperimentato la vita comunitaria e sono stati coinvolti in varie attività di formazione e di gioco sul tema del Re Davide.

Vi mandiamo quindi un breve filmato, certi che le immagini ci aiuteranno a sottolineare alcuni aspetti fondamentali della nostra esperienza in Thailandia.

Vi ringraziamo ancora per il Vostro sostegno, chiedendovi di confermarlo ancora nella Preghiera, in attesa di incontrarci presto, probabilmente in occasione della prossima Pasqua.

Vi abbracciamo con affetto,

Simone Irene Luca Francesca e Samuele (per ora…)