LA SCOMMESSA

Grazie, in un mondo ideale e con le tecnologie del 2013 dovrebbe essere normale che ogni conferenza in Tilane venisse filmata e magari caricata sul canale youtube della Biblioteca. Dato che non viviamo nel mondo ideale a servono volontari come te (e come me, dato che mi è capitato di farlo a Milano, anche in conferenze più affollate) che registrino un evento di cui altrimenti non resterebbe traccia e forse in molti neppure memoria. Forse dovremmo lanciare un appello affinché anche altri facciano altrettanto in città. Paderno Dugnano non avrebbe un'immagine diversa se, tanto per fare un esempio, le lezioni dell'università della terza età venissero filmate almeno in parte e messe in rete a disposizione di tutti? Le videocamere oggi hanno prezzi accessibili, e i telefonini possono filmare a lungo. Chi vuole farsi "militante della memoria"?

Già che ci sono la risposta alla giovane Salima sta nella pagina facebook Ebrei, che frequento quasi quotidianamente trovandoci tanta pratica attiva della tolleranza. Si mostrano spesso su questa pagina episodi di profonda odio da parte dei palestinesi verso gli israeliani ma ieri c'era la gioia nello scoprire che la comunità islamica di Bradford, in Inghilterra ha salvato l'ultima sinagoga presente in città dalla chiusura dovuta a spese di mantenimento della stessa. Queste spese erano troppo pesanti per una comunità divenuta di soli 45 membri. La risposta è quindi, possiamo parlare di cristiani intolleranti, come di musulmani intolleranti, così come di persone di altre religioni che sono intolleranti. Ma nell'analisi del comportamento delle persone bisogna prima pensare alla singola persona e poi affiggere le etichette. Tra l'altro il razzismo italiano è a volte molto strano. Tanti anni fa a un campo di Mani Tese un antropologo ci ha parlato di come il suo idraulico gli parlasse male degli extracomunitari cercando la sua solidarietà come persona perbene. Una cosa tipo "Io e te siamo gente perbene ma quelli sono stranieri che vengono qui a ... " L'antropologo era stupito perché è indiano.