Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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IL PDL TREMA: LETTERA AI CATTOLICI. LUNEDI' PARLA IL CARD. BAGNASCO

Post n°1469 pubblicato il 22 Gennaio 2011 da Giuranna
 

 

All'interno del PDL si respira aria di grande preoccupazione per quello che sta accadendo in questi ultimi giorni. Ne è prova la Lettera aperta ai cattolici firmata da Raffaele Calabrò, Roberto Formigoni, Maurizio Gasparri, Maurizio Lupi, Alfredo Mantovano, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello, Eugenia Roccella e Maurizio Sacconi. Di questa iniziativa parla anche il Corriere della Sera di oggi.

I suddetti parlano di "momento tanto confuso e delicato per il nostro paese", "marea dei pettegolezzi", strumentalizzazione, "moralismo interessato e intermittente", necessità di "sospendere il giudizio, di non farsi trascinare nella facile trappola del processo mediatico e sommario al Presidente del Consiglio"...

Questa lettera è indice dei forti timori che agitano il PDL. Si attende soprattutto quello che dirà lunedì il Cardinale Bagnasco che ha preannunciato una presa di posizione durante il Consiglio permanente della CEI: Bagnasco prepara la "reprimenda" e concorda i toni con Benedetto XVI (Repubblica 22.01.2011).

In attesa delle parole del Presidente dei Vescovi italiani  vi segnalo un'intervista a Mons. Bregantini. Interpellato ieri da Repubblica, l'Arcivescovo di Campobasso (ex Vescovo di Locri) ha denunciato il grave crimine educativo che minaccia la nostra società:

«Non ho suggerimenti politici. Ognuno deve assumersi le sue responsabilità. Ma le mie preoccupazioni vanno al di là dell´aspetto politico o giudiziario. Quel che mi preme sottolineare è il crimine che, a livello di educazione, si sta consumando a danno dei giovani, i quali di fronte a certi modelli, fatti di potere, forza, ricchezza e sfruttamento della donna, sono inevitabilmente attirati da sirene pericolosissime. Come vescovo è questa la prima denuncia che per ora mi sento di fare ad alta voce».

Leggi integralmente l'intervista a Mons. Bregantini.

 

*   *   *

 

Aggiungo una breve considerazione locale in forma di lettera.

Cari cattolici padernesi,
non lasciamoci prendere dalla tentazione dello scoraggiamento. Stiamo vivendo un tempo di grave responsabilità, soprattutto nei confronti dei nostri figli e delle generazioni future. Contrariamente a quanto scrivono i cattoPDL, io dico che questo non è il momento di sopendere il giudizio. E' tempo  invece di  aprire gli occhi, di esercitare un attento discernimento, cioè di "giudicare ogni cosa per mezzo dello Spirito" come scrive San Paolo nella prima lettera ai Corinzi (2,14-15).
A livello nazionale e locale occorre entrare in una fase nuova: è urgente ritrovare - sul piano personale, sociale e politico - la bussola della moralità, serve una nuova classe dirigente, tutte le persone di valore che hanno qualcosa di buono da offrire al Paese devono uscire dai nascondigli e assumersi la responsabilità di salvare l'Italia.
Vi sembra un appello apocalittico? Sto esagerando?
Io non sospendo affatto il mio giudizio: l'Italia ha bisogno di ritrovare un'anima!

Giovanni Giuranna

 

*   *   *

 

Per attingere la forza necessaria al cambiamento vi invito a leggere le parole del Cardinale Martini, riportate oggi sul blog di Fabio Pizzul.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/01/11 alle 14:55 via WEB
E' un po' come durante il fascismo, l'"Uomo della PRovvidenza", Mussolini, cornificava la moglie con regolarità nella sala del mappamondo e ogni tanto la chiesa che detestava il regime liberale ma amava il fascio (ci si legga "il manganello e l'aspersorio) gli tirava amichevolmente un po' le orecchie. Oggi i toni si sono però alzati e una chiesa che vede diocesi che ha dichiarano fallimento perché non più in grado di pagare le ammende in seguito alle condanne a preti pedofili ( http://www.abc.net.au/7.30/content/2010/s2902000.htm ) si sente il dovere di fare un profondo richiamo alla moralità. Insomma Silvio, sembrano dire, "pure noi abbiamo le nostre rognette ma almeno non ce ne vantiamo con Putin" :) Gianni Rubagotti
(Rispondi)
 
 
Giuranna
Giuranna il 22/01/11 alle 15:28 via WEB
Caro Rubagotti, ognuno può pensare ciò che vuole. Personalmente ritengo che la Chiesa (con tutti i suoi limiti, pecche e peccati) ha dimostrato comunque una capacità di mettersi in discussione che altre realtà non hanno. Il male della pedofilia c'è stato ed è stato con fatica portato alla luce. Per tutti i credenti rappresenta una grande sofferenza ma non sarà questo male a spegnere la testimonianza del vangelo (che è il motivo per cui esiste la Chiesa). E poi voglio aggiungere un piccolo particolare: oggi ci troviamo nel deserto amorale (o addirittura immorale) dell'individualismo, dell'assolutizzazione dell'io, dell'egoismo... Nell'attuale desertificazione etica la voce della Chiesa (con tutti i suoi limiti) è sicuramente un appello forte alle coscienze. Per il resto è sempre valido il detto "Ecclesia semper reformanda". GG
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/01/11 alle 11:17 via WEB
Mah ognuno può pensare quello che vuole ma poi ci sono dei fatti facilmente verificabili se lo si vuole fare. Non avrò letto bene il Vangelo ma mi sembra di non ricordare che quando Gesù incontra pubblicani e donne che violano la morale scrive lettere per richiamarli alla morale. A Zaccheo ha chiesto di essere invitato a casa sua a mangiare, alla samaritana chiede da bere. Invece si è abbastanza adirato con i mercanti nel tempio e ha detto parole di fuoco contro chi "scandalizza i piccoli". Che volete che vi dica, evidentemente Gesù non aveva capito l'importanza della questione morale...o forse semplicemente aveva capito che la morale si insegna dando l'esempio e non facendo predicozzi. Al contrario di chi fa predicozzi e tra IOR (mercanti nel tempio) e pedofilia, che è un problema invece TUTT'ALTRO CHE RISOLTO (anche per quanto riguarda le passate responsabilità del Papa), fa esattamente l'opposto. Noi uomini dopo la caduta siamo deboli e di tutto abbiamo bisogno di questi che, come direbbe Pascal, per farsi angeli vendicatori diventano bestie. La marea di conversioni dal cattolicesimo al cristianesimo evangelico in Brasile è uno dei tanti segnali ignorati dai media italiani che tanto amano la Chiesa degli altri prelati che predicano e poco amano i cristiani che tacendo praticano il vangelo vedendo nei peccatori il volto di Cristo e non un nemico da fustigare (come Don Ciotti e il ben conosciuto da te Don Ettore).
(Rispondi)
 
 
 
 
Giuranna
Giuranna il 23/01/11 alle 14:53 via WEB
La Chiesa non ha bisogno di apologeti. E' vero, come scrivi tu, ci sono fatti facilmente verificabili... E io aggiungo: fatti positivi e negativi. A fare il bilancio tra bene e male per me prevale il bene. Tu Rubagotti sembri intossicato dal male che vedi. Io invece vivo serenamente l'appartenenza alla Chiesa, pur vedendo e soffrendo per tante cose che non corrispondono al vangelo. Non facciamo nessuno sconto alla Chiesa né nel valutare il male, ma neppure nel considerare il tanto bene che è capace di suscitare nella storia. GG
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/01/11 alle 08:21 via WEB
Caro Giovanni, che dire...ci sarebbe da scrivere un libro. Viviamo tempi di grande confusione in cui si puo' dire tutto e il contrario di tutto.C'e' ci "contestualizza", chi scrive appelli per sospendere i giudizi e chi cita il Vangelo (dimenticando la seconda parte del racconto, quella piu' importante)Per fortuna ci sono ancora persone che hanno ben chiaro che quello che sta succedendo non e' soltanto un problema "legale". Che cosa dovra' succedere ancora perche' se ne accorgano anche gli altri?? Gianfranco Pessina
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/01/11 alle 18:30 via WEB
condivido l'intervista di mons Bregantini, al di là delle sofferenze appiopate agli invalidi, sottoposti ad infiniti problemi burocratici, al di là delle sofferenze imposte agli immigrati che vengono ad arricchire questo Paese, al di là delle scelte,che non sono loro, a cui sono OBBLIGATI i lavoratori, al di là dello svuotamento di comprensione e senso della critica a cui è sottoposta la scuola pubblica (un popolo senza capacità di scelta è più malleabile), al di là della pseudo comunicazione dominio di uno solo, il vero disastro che ci sta lasciando questo tempo è l'esaltazione dei disvalori contro i valori che prima che cristiani sono umani: l'onestà, la sobrietà, la solidarietà, il rispetto dell'altro da noi, il rispetto della vita degli altri e soprattutto dei più deboli anziani, bambini e disabili, ecco l'eredità che stiamo lascando ai nostri figli dobbiamo lottare perchè si inverta questa deriva e la Chiesa deve essere in prima fila lasciando da parte logiche utilitaristiche
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