Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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OSCAR FIGUS: IL PD (E L'ITALIA) CHE VOGLIO

Post n°3117 pubblicato il 27 Giugno 2012 da Giuranna
 

 

Pubblico volentieri l'intervento di Oscar Figus (PD) all'assemblea nazionale dei segretari di Circolo. Il testo non è stato letto, ma consegnato agli organizzatori perché le richieste di intervento sono state molte.

 

Buongiorno a tutti

Sono Oscar Figus, segretario di Paderno Dugnano, cittadina a nord di Milano.

Voglio rimarcare, in questa sede, la questione a mio parere non sufficientemente risolta del significato di iscritti e circoli.

Parliamo giustamente di primarie e di apertura alla società civile: ma quale è oggi il significato del tesseramento e dei circoli ?

A volte non siamo sufficientemente coinvolti nelle decisioni, a volte siamo chiamati a ratificare decisioni prese in altre sedi, il tesseramento stesso, per la maggior parte, non rimane sui territori (che giustificherebbe almeno dal punto di vista economico l'impegno necessario a tesserare) mentre non si rinuncia al finanziamento pubblico, che io sarei anche d’accordo ma c’è stato un referendum.

Troppo spesso vengono invece fatte scelte che non sono capite dalla nostra base e dagli italiani, quando va bene a causa di una cronica difficoltà nel comunicare, quando va male perché messa in confusione dai nostri stessi dirigenti - soprattutto nazionali - che danno spesso più l’impressione di cercare una visibilità propria che promuovere – motivandole – scelte condivise da tutti o almeno approvate dalla maggioranza.

Abbiamo bisogno di una visione e di una linea coerente, e non sempre diamo l’impressione di averle, e di una classe dirigente che sia sempre rappresentativa dei nostri ideali perché abbiamo continuo bisogno di buoni esempi.

Io voglio un Partito che sia progressista e riformista e che metta al centro i cittadini – ma sul serio – con i loro doveri e i loro diritti.

Che difenda gli anelli più deboli ma sia il Partito di tutti gli onesti: anche degli imprenditori, delle partite iva, dei commercianti.

Voglio un Partito che mantenga alta l’attenzione ed una discussione seria nel Paese su: lavoro, scuola, welfare, diritti, sostenibilità ambientale, pace, cooperazione internazionale.

Voglio un Partito cogente sulla legalità, sul rispetto delle regole, sull’eliminazione dei privilegi.

Voglio un Partito con una organizzazione chiara, dove siano chiare le differenze fra iscritti ed elettori, i loro diritti e doveri, e che premi il merito, che non significa mettere i tecnici al posto dei politici, e favorisca il ricambio anche con la formazione continua di una nuova classe dirigente.

Applichiamo il limite di mandati, se qualcuno è indispensabile significa che la nostra organizzazione non funziona: si può anche scegliere di dedicare la vita alla Politica, non si può campare solo di politica.

E non mi basta vincere, quando vinciamo, perché gli altri sono peggiori di noi.

Apriamoci ma “aperti alla società civile” non deve significare “buttare” dentro qualcuno, magari solo in chiave elettorale, nascondendo la nostra appartenenza. Significa invece andare al confronto e mettersi in gioco alla pari e a chi sceglie di fare un pezzo di strada con noi riconosciamo la sua specificità purché riconosca la nostra.

Ma apriamoci soprattutto ai delusi, a chi non vota, con l'esempio, con la coerenza, con il rispetto delle regole e dell'etica, con la buona amministrazione, permettendo ai cittadini di recuperare fiducia nel PD ma soprattutto fiducia nelle istituzioni.

E voglio rispetto, perché noi nei circoli ci lavoriamo gratis, mettendoci il nostro tempo e il nostro denaro, mentre altri fanno campagne elettorali con i soldi del Partito (tra l'altro impedendo il rinnovamento) o, peggio, fanno vacanze costose e possiedono case e conti all’estero pagati con le nostre rinunce.

Chi sbaglia deve mettersi da parte con chiarezza perché gli integerrimi, che sono la maggioranza, devono essere tutelati. Il percorso giudiziario – con le sue garanzie – è un’altra cosa.

Voglio tutto questo perché voglio un Paese diverso, un Paese che ha rispetto per se stesso e per i propri cittadini, perché siamo cittadini, né sudditi né spettatori e neppure figliastri.

Un Paese che tutela gli onesti e non offra scappatoie ai furbi, i disonesti, gli evasori, i criminali.

Un Paese che riduce gli sprechi ma riduce le tasse indiscriminate, che ridistribuisce il reddito, che investe e favorisce gli investimenti nel lavoro e non nella finanza, nella scuola pubblica, nella ricerca, nell'ambiente perché non esiste altro modo di vivere e crescere.

Un Paese che sappia accogliere i suoi ospiti e integrare i suoi figli, imparando dai nostri di figli che non si fanno problemi di provenienza, razza o colore, consapevole che sono il nostro futuro.

Permettemi di chiudere infine con una nota personale, da cattolico: vorrei un Paese laico, che riconosca i diritti di tutti perché le differenze, quando messe in grado confrontarsi, di proporre una sintesi e di operare insieme per degli obiettivi comuni, sono una straordinaria ricchezza.

Molte cose importanti sono state dette in questa nostra Assemblea Nazionale e molte testimonianze, andiamo avanti così, per il Partito Democratico, per l’Italia.

Grazie.

Oscar Figus

 

 


 
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