Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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MAFIE, LA RETORICA DEL SINDACO NON CONVINCE

Post n°892 pubblicato il 20 Luglio 2010 da Giuranna
 

Da ieri 19 luglio, anniversario della strage di via D'Amelio, il sito del Comune si presenta così:

 

In apertura foto di Falcone e Borsellino e, a fianco, il seguente comunicato del Sindaco (parzialmente ripreso sul Giorno di oggi).

Anniversario dell'attentato a Paolo Borsellino: "Per Paderno ha un significato speciale"

Paderno Dugnano (19 luglio 2010). "L’anniversario dell’attentato che costò la vita al giudice Paolo Borsellino e agli uomini della sua scorta, assume quest’anno un significato ancora più speciale per la città di Paderno Dugnano – ricorda il Sindaco Marco Alparone - Oggi ci uniamo al ricordo di un uomo straordinario che insieme all’amico e collega Giovanni Falcone furono i protagonisti della sfida di Stato alla mafia. La nostra Amministrazione e la comunità padernese sentono l’esigenza di ridare dignità al centro di aggregazione che porta i loro nomi dopo i tristi fatti emersi in queste settimane. E lo farà aprendo le porte della struttura agli anziani già nei prossimi giorni e organizzando una grande manifestazione a settembre a cui saranno invitati anche tutti i Sindaci del nostro territorio e le alte cariche dello Stato. Sarà un evento per ribadire che nella nostra città ha vinto lo Stato, perché lo Stato è presente e le nostre istituzioni lo rappresentano con senso del dovere e di responsabilità. Noi siamo fieri di essere al servizio di questo Stato a cui sono legate le memorie di uomini valorosi come Falcone e Borsellino".

Il Sindaco
Marco Alparone

"Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare" (Paolo Borsellino)

"Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini" (Giovanni Falcone)

 

*   *   *


A leggere il testo con attenzione si capiscono tante cose.

Se lasciamo da parte le prime due frasi che sono d'occasione e non pongono problemi, il resto del comunicato può essere così commentato:

  • Il cuore della preoccupazione pare essere la ferita inferta al Centro Falcone e Borsellino, l'onta subita, la macchia da cancellare che necessita di una "ritualità purificatrice". Si avverte il bisogno di rimuovere l'impronta lasciata dal passaggio dei boss in quel luogo laicamente sacro in quanto dedicato alla memoria di due eroi.
  • L'azione catartica è duplice: il Centro verrà riaperto al più presto per la gioia degli anziani che lo frequentavano e in settembre si prevede "una grande manifestazione" con "tutti i Sindaci del nostro territorio e le alte cariche dello Stato". Insomma una passerella di autorità. Fuochi d'artificio. Nessun cenno ad altri inviti che invece mi sembrerebbero necessari: per esempio al fratello di Borsellino, che venne a inaugurare la struttura e che si sta dando tanto da fare per conservare la memoria di Paolo e portare alla luce la verità di quanto accadde quel 19 luglio del 1992... oppure ad altre persone impegnate coraggiosamente nella lotta contro le mafie... Un riferimento all'associazione LIBERA mi sembrerebbe assolutamente d'obbligo. Ma al Sindaco non viene in mente (o non gradisce).
  • A che cosa punta la manifestazione? A cancellare la macchia, dicevo, ma anche a far festa perché "nella nostra città ha vinto lo Stato". Lo scopo pare essere quello di rassicurare i cittadini: state tranquilli perché "lo Stato è presente... Quella sera era lì, ha visto tutto, è intervenuto, li ha presi e li ha mandati in galera..." Così ha detto il Sindaco in Consiglio Comunale dimostrando, a mio parere, una lettura piuttosto superficiale dei fatti. Sono contento anch'io per il grande risultato conseguito dalle Forze dell'Ordine (reso possibile, non dimentichiamolo, dall'uso delle  INTERCETTAZIONI!). Eppure trovo del tutto inopportuno mettere l'accento sui festeggiamenti: quella manifestazione, per me, dovrebbe lanciare ai cittadini un messaggio di tutt'altro segno; dovrebbe svegliarli dal torpore (non rassicurarli!), renderli consapevoli che la partita è appena cominciata (e non è affatto conclusa, come si vorrebbe far credere, perché le mafie sono presenti e operanti in mezzo a noi!). Ciò che è venuto alla luce è soltanto la punta dell'iceberg. Dunque... festeggiamo pure, ma soprattutto moltiplichiamo l'impegno a favore della legalità, rendendola effettivamente una priorità in tutti gli ambiti. Con azioni concrete, non a parole!
  • Nel comunicato del Sindaco non c'è traccia delle azioni antimafia che occorre mettere in atto da subito con grande determinazione (informazione e formazione delle coscienze, controllo delle attività considerate a rischio, collegamento con l'associazione LIBERA e con gli Enti Locali già attivi).

Chiudo con un augurio: che in futuro sul tema vischiosissimo delle mafie il Sindaco si dimostri più convincente.

 
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