LA SCOMMESSA

Il commento precedente è poco leggibile forse per via del link (molto lungo) che è stato inserito [il link rimanda ad un articolo di "Avvenire" 4 aprile, pag. 8]. Per maggiore chiarezza riporto la frase di difficile comprensione: "Sulle scelte politiche ed elettorali non ci sono certezze per i cattolici, le scelte sono dolorose, ma leggendo questo articolo (318 aborti su 1000 nati in Puglia, o anche 'solo' 241 in Italia) come si può dire che questo è un falso problema? Con che coscienza sostenere una Bonino? Come promuovere ideologicamente la fraternità e contemporaneamente sostenere la Ru486?". IL LETTORE - PURTROPPO ANONIMO - MI PONE QUESTE DOMANDE PER SOTTOLINEARE L'ASSOLUTA INCONCILIABILITA' DEL CENTROSINISTRA CON LE ESIGENZE DELLA MORALE CATTOLICA. Come posso rispondere in poche battute a un problema complesso? Mi limito ad alcuni flash: 1) non esiste uno schieramento politico che garantisca al 100% la coscienza di un cattolico; 2) la questione dell'aborto non deve essere affrontata in modo integralista; 3) a volte penso che i vecchi democristiani (eh, sì...) erano molto più laici e capaci di mediazione, cioè di stare dentro la complessità, di tanti paladini pro-life di oggi; 4) basta essere contro l'aborto per rassicurare la coscienza cristiana? Per me no. GG