Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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CATTOLICI E POLITICA: DALL'UNITA' D'ITALIA A OGGI, ANZI A DOMANI

Post n°693 pubblicato il 04 Maggio 2010 da Giuranna
 

 

Contro le celebrazioni del 150° anniversario dell'unità d'Italia il Ministro Calderoli ha fatto l'ennesima sparata.

Lo ha sottolineato anche Giulio Andreotti sulla Repubblica di ieri: "Calderoli ha una notevole comunicativa per un uomo politico. Ed è una caratteristica molto importante. Soprattutto in televisione. Sparandole grosse ottiene il risultato che si parli di quello che dice. Se facesse solo dei ragionamenti, togati o meno, sarebbe più difficile far passare il messaggio".

Il caso ha voluto che a ridosso delle dichiarazioni del ministro leghista, si svolgesse ieri a Genova un seminario di studio organizzato dalla CEI sul tema "L'unità nazionale: memoria condivisa, futuro da condividere". Occasione propizia per una replica da parte del card. Bagnasco, come riferito dai media.

Quello che invece non è stato adeguatamente riportato dai mezzi di comunicazione (attenti al gossip del momento e refrattari all'approfondimento) è il contenuto del seminario di studio di ieri.

Il prof. Gianpaolo Romanato, docente di storia contemporanea all'Università di Padova, ha tenuto una lezione stimolante sul tema "La questione cattolica nell’Italia che cambia. Ricognizione storiografica e coscienza storica". Ampi stralci sono pubblicati sull'Osservatore Romano di oggi.

Se avete voglia di mettere a fuoco il nesso "cattolici e impegno politico dall'Unità d'Italia a oggi", vi invito a leggere il testo integrale della relazione del Prof. Romanato (in formato Word).

Perché questo invito alla lettura?

Perché sono sempre più convinto che oggi sia necessario e urgente risvegliare la coscienza politica dei cattolici in vista di un rinnovato impegno per il bene comune. Per far questo, non servono slogan a effetto: ci vuole un'approfondita riconsiderazione del percorso storico del cattolicesimo sociale e politico in Italia nelle sue diverse (e spesso contraddittorie) "anime".

La maggior parte dei cattolici padernesi versa in condizioni di  ignoranza in campo socio-politico (e anche religioso). Pochi, purtroppo, hanno consapevolezza della cosiddetta dottrina sociale della Chiesa.

Mi chiedo: chi si preoccupa, a Paderno Dugnano, di far crescere un laicato cattolico ben formato e realmente autonomo, plurale, critico... che sia capace di impegnarsi politicamente per il bene comune?

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 08/05/10 alle 09:46 via WEB
Con il Risorgimento la Chiesa di Roma fu stata letteralmente spogliata, o meglio depredata, di una quantità impressionante di beni, soprattutto immobili, tra cui molti monasteri e conventi, e molti ordini religiosi furono immotivatamente soppressi dai neoconquistatori! Sarebbe questo il merito degli "illuminati" governanti piemontesi? Davvero un misero preambolo a quelle ladronate dello stato unitario che ci siamo dovuti sorbire noi poveri cittadini di questo stato dall'Unità ad oggi. Per questo io, da VERO CATTOLICO, sto oggi con quelle forze politiche che hanno in programma "meno Stato, più società" perchè questa è la via per tornare ad una dimensione di convivenza civile più giusta e in linea con la nostra bimillenaria tradizione cristiana. Questa è la vera Italia, non quella costruita a tavolino da pochi politicanti ed imposta con le armi, quindi con la violenza, alla maggioranza della popolazione italiana, che era fervente cattolica.LO dico anche ad alcuni dei commentatori precedenti: l'onestà si vede anche dal non voler nascondere la verità storica, dall'accettarla anche negli aspetti che non ci piacciono, altrimenti si cade nello storicismo di matrice marxiana che giudica i fatti secondo categorie precostituite, a discapito dell'oggetività dei medesimi avvenimenti. Perciò mi pare che in questo, liberalismo e marxismo sono due categorie filosofiche contigue che si "tengono" a vicenda. Quindi dire che essere di destra non confà al cattoico, non è vero, anzi è proprio il contrario.Ormai l'era delle mistificazioni ad uso di un'elite di pseudoiluminati che "insegnano" agli altri come si deve stare al mondo è finita, la gente non ha più l'anello al naso, per grazia di Dio.Signori laicisti fatevene una ragione.
 
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