Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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IKEA, SUL "GIORNO" RESOCONTO DELL'ASSEMBLEA AL FORNASE'

Post n°2724 pubblicato il 09 Marzo 2012 da Giuranna
 

 

Mercoledì 7 marzo a Cormano (Quartiere Fornasè, dietro il benzinaio Q8 sulla Milano-Meda), si è svolto un incontro pubblico sul progetto di insediamento Ikea al confine con il Villaggio Ambrosiano.

Sul sito del  Giorno si può leggere un resoconto della serata: L'Ikea divide in due Cormano Posti di lavoro o traffico in strada? Toni accesi ma poche certezze all'incontro pubblico

 

 

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Massimo Negrisoli il 09/03/12 alle 23:31 via WEB
Carlo, conveniamo allora che il problema in comune è che non riusciamo a capirci e difficilmente, in qualsiasi confronto, ne verremo fuori con qualcosa di utile. Comunque cosa centrino menefreghismo, chiusura mentale etc. mi sembra di averlo spiegato come conseguenza logica di un certo tipo di ragionamento. Per quanto riguarda il non mettermi nei panni del diverso da me non sono d'accordo perchè se così fosse e, non mi ponessi nella situazione di chi si ritrova vicino a una Rho-Monza, con l'inceneritore davanti a casa, di chi un domani si troverà un ambiente devastato e cementificato, della perdita di una memoria storica e di una identità, non lotterei come sto facendo da anni a fianco di molti cittadini che la pensano allo stesso modo e, me ne starei a casa tranquillo. Rispetto chi la vede in modo differente, ma non per questo smetto di cercare di guardare oltre e tentare di comunicare che forse, rinunciando all'uovo oggi potrebbe esserci la proverbiale gallina domani. Per quanto riguarda l'Ikea oltre che a un discorso di inquinamento, ne faccio anche una questione di sfruttamento estero (http://www.investireoggi.it/fisco/ikea-risparmia-sulle-tasse-il-trucco-ce-non-levasione/) e, la possibilità di perdere un riutilizzo maggiormente proficuo a livello sociale dell'area. Quale è il rendimento sociale di alcuni posti di lavoro a fianco dell'insediamento di edilizia residenziale anche convenzionata, servizi privati e di interesse pubblico di carattere sociale, culturale e sportivo, esercizi commerciali di vicinato ed una consistente dotazione di verde pubblico? Queste solo alcune possibili soluzioni che non ne escludono altre. Forse, alla fine, considerati i posti di lavoro salvati e quelli ottenuti con un differente sfruttamento dell'area in questione, oltre ad ulteriori vantaggi sociali e ambientali il conto Ikea risulterebbe in passivo. Con questa base mi permetto di dissentire dal punto di vista della signora in questione, pur comprendendone le possibili ragioni ma senza voler apparire 'superiore'. Per questo cerco comunque di comunicare una visione differente della situazione. Per la questione 'etichette' la considero una domanda retorica? ;-) Ciao
 
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