LA SCOMMESSA

Buongiorno Giovanni! Ti scrivo il mio PERSONALISSIMISSIMISSIMO parere sul referendum di domenica. Non c’ero ieri sera quindi posso commentare solamente quello che scrivi tu. Sicuramente, come scrivi, le “RAGIONI DEL SI” ti saranno sembrate più convincenti (e probabilmente lo sarebbero sembrate anche a me) ! Peccato che le cosiddette “ragioni del SI” poco hanno -a mio avviso - a che vedere con il QUESITO REFERENDARIO! Provo a spiegarmi meglio Se ci chiedessero cosa scegliere tra INQUINARE o SALVAGUARDARE IL PIANETA avremmo il 100% dei si per la salvaguardia! Se ci chiedessero se ci fa tenerezza il pesciolino rosso, o il cormorano imbrattato di petrolio, se ci chiedessero se ci fa orrore una spiaggia sporca ed un mare inquinato, credo che le risposte sarebbero unanimi …oltre che scontate! Se ci chiedessero se vogliamo che si investa di più in energie rinnovabili credo che anche qui non ci sarebbe molto da discutere… Se poi per tutto quanto sopra si utilizza come “testimonial” Papa Francesco e come documento di convincimento l’Enciclica Laudato Sii...oserei dire …“CI PIACE VINCERE FACILE!!” Peccato però che domenica prossima non saremo chiamati a rispondere su questo! Domenica si terranno le consultazioni relative al Referendum cosiddetto (e impropriamente a mio avviso) “delle TRIVELLE” e, per quanto mi riguarda, mi trovo in linea con quanto espresso anche dal segretario cittadino del PD - d.ssa Paola Cattin -e cioè che questo referendum non pone in discussione la necessità di promuovere l’impiego delle energie rinnovabili, né pone il dubbio sull’utilità che ancora oggi hanno il gas e il petrolio per svolgere molte delle attività della vita quotidiana, né tantomeno vuole negare la tutela della salute e la difesa dell’ecosistema mondiale. Il quesito referendario è molto preciso e circostanziato e si limita a mettere in discussione la durata delle concessioni, già in essere, per il completo sfruttamento dei giacimenti di gas e petrolio entro le 12 miglia marittime dalle coste nazionali. IL QUESITO , a cui gli italiani che si recheranno alle urne dovranno rispondere SI o NO, recita : Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”? Se non ho capito male quindi gli effetti delle risposte saranno: Se vince il Sì, alla scadenza delle concessioni non ci sarà alcuna proroga e le attività di ricerca ed estrazione di gas e petrolio nelle piattaforme presenti entro le 12 miglia dovranno essere interrotte (sarà un processo graduale che, per via delle diverse età dei vari impianti, si completerà solo nel 2034). Se vince il No invece le concessioni (rilasciate per un primo periodo di trent’anni, prorogabili una volta per dieci anni e altre due volte per cinque) possono essere rinnovate dopo l’ultima scadenza fino all’esaurimento del giacimento. La vittoria dei Si non determinerà l’aumento immediato ed esponenziale dell’utilizzo di energie rinnovabili La vittoria dei No non aumenterà l’inquinamento La vittoria dei SI forse ci costringerà ad acquistare petrolio e gas in più da altri paesi La vittoria dei No garantirà qualche posto di lavoro altrimenti a rischio E’ possibile anche ASTENERSI …ognuno è libero di esprimere la propria posizione e tra queste vi è anche la libertà, per diritto costituzionale, di non partecipare alla consultazione popolare; posizione, tra l’altro, già assunta da quasi tutte le forze politiche nei referendum degli ultimi dieci anni. Inoltre Giovanni , mentre credo assolutamente alle sincere e rispettabilissime convinzioni di VERDI, ECOLOGISTI, LEGA AMBIENTE, alla tua lista INSIEME PER CAMBIARE, ecc penso viceversa che i Partiti che ultimamente (e con slogan violenti e volgari) si sono aggiunti al fronte del SI ( e penso alla Lega, a Forza Nuova e ad altri movimenti di destra anche estrema) lo facciano più per esprimere un loro dissenso contro il Governo e contro il premier Renzi che mossi da sinceri motivi ecologici! Ciao CAROLA COLNAGO P.S. Concedimi anche un post scriptum “fuori tema”: sappi che voterò anch’io un SI …ma al referendum su Riforma Costituzionale ! 