LA SCOMMESSA

Alparone ANCORA una volta legge” pro domo sua” i dati forniti dall’indagine di ASSALOMBARDA (è interessante, anche se lui non ve lo dice guardate http://www.assolombarda.it/servizi/fisco/documenti/4deg-rapporto-sulla-fiscalita-locale-nei-territori-di-milano-lodi-monza-e-brianza-3) sulla fiscalità comunale alle imprese: l’importante per lui è risultare primi e per esserlo si sceglie anche il campionato in cui giocare ( come se l’INTER, e lo scrivente è un” interista del lunedi”, pur di essere primo accetti di giocare in serie B). Innanzitutto esiste una premessa da ricordare per INTERO e non parzialmente come fa Alparone: “le imposte locali - INSIEME ai collegamenti infrastrutturali, ai servizi pubblici, al contesto produttivo circostante, ai prezzi e alla qualità degli immobili - sono UNO dei fattori che l’impresa prende in considerazione prima di effettuare un investimento localizzativo in un nuovo territorio. In questo modo concorrono a definire la COMPETITIVITA’ DI QUEL TERRITORIO e DELLE IMPRESE che vi sono insediate (Paderno a che “livello” si pone?).” Affermare quindi di avere la fiscalità più bassa se rapportata ai Comuni di pari dimensioni e numero di abitanti che valore (significato) ha? Ci ricorda che su 100 Comuni presi in esame da Assalombarda, Paderno si colloca al 73esimo posto (nel 2014 era al 72esimo) in una classifica che mette al primo la città con la massima pressione fiscale. MA nel 2012 Paderno era al 75esimo posto e nel 2013 al 76esimo e quindi “resiste” ancora un PEGGIORAMENTO in classifica di 3 posizioni rispetto il 2013. Per costituire un NUOVO CAPANNONE INDUSTRIALE (oneri + tasse annuali) Paderno si posiziona al 46 posto, ben distante quindi dai migliori. Quanto ai soldoni delle tasse locali, a Paderno un ufficio che nel 2012 pagava 100 nel 2015 ha pagato il 28% in più un capannone che nel 2012 pagava 100 nel 2015 ha pagato il 13% in più. Paderno un 1° posto lo guadagna davvero quando si esamina l’ADDIZIONALE IRPEF COMUNALE dove da 0,4% del 2012 si passa a 0,8% del 2015: RADDOPPIATA (+2.800.000,00 €= 2,8 milioni) e senza esenzione alcuna (tanto viene “pagata” direttamente nello stipendio o nella pensione).