Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

AREA METROPOLIS 2.0

CALDERINA (LUGLIO)

 

Area personale

 

Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Le mie radio

 

Messaggi di Aprile 2011

1° MAGGIO: DANZE POPOLARI E CONCERTO ROCK IN PIAZZA

Post n°1856 pubblicato il 30 Aprile 2011 da Giuranna
 

Quest'anno per la Festa dei Lavoratori sono previste a Paderno Dugnano due iniziative musicali (entrambe in Piazza della Resistenza): la prima, nel pomeriggio, a cura del Gruppo danze popolari e la seconda, in serata, su iniziativa dei sindacati confederali con la partecipazione di due band padernesi.

 

 

 

 
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AIEA, LA DENUNCIA DI LORENA TACCO: "IL PROFITTO UCCIDE!"

Post n°1855 pubblicato il 30 Aprile 2011 da Giuranna
 

Lorena Tacco legge il suo intervento durante la fiaccolata (via Cesare Battisti)

 

Durante la fiaccolata del 28 aprile contro i morti di lavoro e sul lavoro Lorena Tacco (referente padernese per l'Associazione Italiana Esposti all'Amianto) ha fatto un intervento molto forte che riporto integralmente:

L’amianto non uccide solo chi ha lavorato nelle fabbriche, ha ucciso anche mio padre Tacco Vladimiro 76 anni. Faceva il custode di una fabbrica e tra le sue mansioni c’era la pulitura delle grondaie sul tetto, un tetto in eternit.

L’amianto ha ucciso anche Alberto Branà 57 anni , lavorava nel settore edile, dove l’amianto era diffuso.

Sono morti a distanza di 20 giorni uno dall’altro dopo un anno di calvario.

L’amianto uccide le mogli dei lavoratori a contatto con l’amianto, perché lavavano le tute sporche dei loro compagni.

L’amianto uccide i figli e le figlie di questi lavoratori perché abbracciavano i loro papà quando tornavano dal lavoro con la tuta piena di polvere.

L’amianto sta uccidendo e continuerà ad uccidere se non lo eliminiamo, anche sul territorio. Ucciderà i cittadini perché hanno respirato e continuano a respirare la polvere di amianto che viene dai tetti, e da tutti i manufatti che in quantità ancora massicce sono presenti.
L’amianto ricopre le nostre città nell’indifferenza delle istituzioni.
Perché ancora non si è affrontato seriamente e concretamente il problema?

Come famigliari delle vittime dell’amianto riteniamo lo STATO COLPEVOLE per aver ritardato di 10 anni la messa al bando del minerale killer.

L’ha fatto nel 1992 rispetto agli altri paesi europei che lo hanno bandito nei primi anni 80, e lo ha fatto solo dopo estenuanti battaglie delle associazioni e dei comitati delle vittime e dei loro famigliari.

Lo ha messo al bando in ritardo di 10 anni perché ha ceduto alle pressioni delle lobby dell’industria dell’amianto, lobby che tra l’altro avevano la fortuna di avere anche la famigerata miniera di Balangero vicino a Torino, dove estraevano il minerale, la più grande miniera di amianto in Europa, lobby che hanno guadagnato miliardi sulla pelle della gente, e quindi riteniamo che lo STATO ITALIANO sia COMPLICE e CORRESPONSABILE per tutte queste morti.
Che l’amianto fosse pericoloso per la salute umana lo si sapeva da tempo, e gli Stati Uniti già negli anni 60 pubblicavano in tutto il mondo i dati forniti dagli studi epidemiologici.

Perché si è continuato a produrlo?

Perché si sono esposti i lavoratori e la popolazione causando tutti questi morti? Perché il PROFITTO è più importante della vita degli esseri umani.

E non c’è limite alla vergogna, perché il profitto con l’appoggio dei politici e amministratori locali, oggi ci propone le centrali nucleari, gli inceneritori, vorrebbe imporci di privatizzare l’acqua che è un bene pubblico, cioè di tutti noi.

Vorrebbe imporci le autostrade con 14 corsie che passano davanti alle finestre delle nostre case creando danni gravi per la nostra salute.

Per concludere a nome dei famigliari delle vittime dell’amianto di Paderno Dugnano voglio esprimere la nostra solidarietà alle vittime e ai famigliari e ai lavoratori sopravvissuti al terribile rogo dell’Eureco.

Vogliamo abbracciarli e dire loro che gli siamo vicini, che capiamo il loro dolore, ma soprattutto condividiamo la stessa rabbia.

Rabbia perché non è più ammissibile che succedano ancora queste tragedie in un paese che si ritiene civile.

Rabbia per gli spot vergognosi , trasmessi nelle televisioni di stato, in cui si dice che la sicurezza sul lavoro, la pretende chi si vuole bene, così i lavoratori possono tornare a casa dalle loro famiglie, come se fosse loro la colpa di morire e non di chi li fa lavorare senza sicurezze.
Inoltre, come nel caso dei lavoratori Eureco, quando si lavora in modo precario con le famose “cooperative” e il contratto di lavoro ha una scadenza, non si può pretendere niente, nemmeno i diritti più fondamentali perché altrimenti non viene più rinnovato il rapporto di lavoro e si rimane senza la possibilità di mantenere a propria famiglia.

Rabbia perché i lavoratori e i famigliari dell’Eureco vivono una situazione di vergognoso abbandono da parte di tutte le istituzioni tranne il sindaco di Limbiate che ha dato una casa ad uno dei lavoratori sopravvissuti, e sono costretti a chiedere aiuto alla Caritas, perché (tranne la solidarietà di alcuni bravi padernesi) nessuno si è preoccupato del fatto che oltre alla perdita della persona cara è andato perduto il reddito che permetteva loro di vivere.

Anche qui, lo STATO è LATITANTE.

Ed il nostro dolore ogni volta si rinnova e la rabbia aumenta.

Ma che paese è mai questo? Un paese dove si abbandona chi muore sul lavoro e le loro famiglie; un paese dove un presidente degli industriali di fronte alla condanna che sancisce le responsabilità verso i morti della Thyssenkrupp dice che siccome le pene stanno diventando troppo severe bisognerà portare il lavoro all’estero in paesi dove non ci sono proteste contro le tragiche “fatalità” ed i responsabili rimangono impuniti...

E’ ora di dire BASTA!

Dobbiamo dire BASTA: il profitto non deve uccidere più nessun essere umano. Quindi: RIMANIAMO UMANI e diciamo sempre più forte: BASTA MORTI SUL LAVORO E DI LAVORO IN NOME DEL PROFITTO.

 

Alcuni passaggi dell'intervento di Lorena Tacco non sono piaciuti agli Assessori di Paderno presenti alla fiaccolata, in particolare quello relativo ai lavoratori e ai familiari dell'Eureco. Gli Assessori Tagliabue e Ghioni infatti mi hanno riferito che non è vero che il Comune di Paderno Dugnano è stato assente o latitante. Ne prendo atto, ma vorrei sapere che cosa concretamente è stato fatto dall'Amministrazione padernese nei confronti di queste persone. Se l'Amministrazione vorrà mandarmi una nota che chiarisca meglio gli interventi fatti, la pubblicherò volentieri.

Intanto dal Giorno di oggi segnalo l'articolo di Simona Ballatore: Trecento fiaccole contro le morti bianche La città abbraccia le vittime dell'Eureco e la photogallery.

Sul sito del Cittadino si può leggere invece l'articolo di Ileana Brioschi: 1 Maggio, le vittime dell'Eureco: «Non dimenticatevi di noi».

Infine, vi invito a leggere sul sito del Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e del territorio, che ha sede ha Sesto san Giovanni, il grido di uno dei sopravvissuti al rogo del 4 novembre scorso: Mi chiamo Erion, ho 30 anni, sono un sopravvissuto dell’Eureco...

 

Il 1° maggio

più che una festa è un IMPEGNO!

 

 


 
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MAFIE, LA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE SPECIALE DI CONTROLLO

Post n°1854 pubblicato il 30 Aprile 2011 da Giuranna
 

 

Ieri sera a partire dalla mezzanotte (!) è stata pubblicamente letta in Consiglio Comunale la seconda parte della Relazione della Commissione speciale di controllo dedicata alla verifica della legittimità degli atti amministrativi e al riscontro di eventuali illeciti connessi a infiltrazioni mafiose.

Ecco i documenti:

- Relazione (seconda parte)

- Allegato alla seconda parte della Relazione.

Per completezza riporto anche il link alla prima parte della Relazione, presentata in Consiglio Comunale nel gennaio scorso.

Adesso... andiamo oltre e combattiamo tutti insieme contro le mafie che sono presenti e operano anche a Paderno Dugnano!

 


Basta chiacchiere: occorrono informazioni costanti e azioni precise!

La Calderina darà una mano? Propongo fin d'ora una rubrica fissa di in-formazione antimafia con indicazioni puntuali per dare ai cittadini gli strumenti indispensabili per comprendere e contrastare il fenomeno mafioso.

 

 


 
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VEGLIA PER IL LAVORO: STASERA A PADERNO DUGNANO

Post n°1853 pubblicato il 30 Aprile 2011 da Giuranna
 

 

Come in passato, anche quest'anno la Veglia per il Lavoro della Zona 7 della Diocesi in preparazione alla Festa del 1° maggio si svolgerà a Paderno Dugnano (Santuario di via Piaggio: accoglienza ore 20,30 - inizio ore 21).

Nel filmato che ho ripreso dal sito della Diocesi si vedono alcune immagini delle edizioni precedenti a Paderno con la bandiera bianca e gialla dei lavoratori Lares e Metalli Preziosi.

Per approfondire visita il sito della Diocesi: Pregare per il lavoro in una stagione di crisi.

 

 

 
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INCENERITORE: ANCORA 60 GIORNI (PIU' ALTRI 45 SE NECESSARIO)

Post n°1852 pubblicato il 30 Aprile 2011 da Giuranna
 

 

Ha fatto bene Carlo Arcari a lanciare l'allarme sul blog Padernoforum.

Ieri pomeriggio infatti i Comitati No Inceneritore sono entrati in possesso di una lettera inequivocabile della Regione Lombardia (Direzione Generale Ambiente Energia e Reti) datata 27 aprile 2011 che è stata inviata a Paderno Energia Srl per fax e raccomandata A.R. e che è stata contestualmente trasmessa via fax alla Provincia di Milano, ai Comuni di Paderno Dugnano, Novate Milanese, Bollate, Senago, Cusano Milanino, Cormano, all'ARPA Lombardia e all'ASL Milano 1 (sede di Parabiago).

Con questa lettera la Regione richiede a Paderno Energia alcuni chiarimenti sui documenti già presentati e ulteriori integrazioni per la valutazione dell'impatto ambientale. Le integrazioni richieste riguardano due ambiti specifici: atmosfera e salute pubblica.

Per consegnare questo materiale la Regione assegna a Paderno Energia un termine di 60 giorni a partire dalla data di ricevimento della lettera (dunque intorno al 1° luglio). Se però la ditta avesse difficoltà a produrre la documentazione entro questo termine ha facoltà di chiedere ("con congruo anticipo rispetto alla data di scadenza" e adducendo le motivazioni) una ulteriore proroga che comunque non può superare i 45 giorni.

Facendo un rapido conto, si arriverebbe al termine massimo di Ferragosto. Considerando poi il periodo di ferie, la decisione finale sull'Inceneritore di via Beccaria potrebbe scivolare a settembre 2011.

Se Paderno Energia srl "non dovesse provvedere a quanto richiesto entro i termini stabiliti, si procederà alla conclusione dell'istruttoria sulla base della documentazione agli atti".

Insomma: è tutto risolto come sostiene altezzosamente la Giunta Alparone-Bogani? Oppure hanno ragione i Comitati No Inceneritore che da più di un anno seguono con grande attenzione questa vicenda?

Secondo voi, il prossimo numero della Calderina dirà agli ignari cittadini padernesi che l'Inceneritore non è affatto un pericolo scongiurato?

 

 


 
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CONSIGLIO COMUNALE

Post n°1851 pubblicato il 30 Aprile 2011 da Giuranna
 

 

 

 
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IL MALESSERE DEI DIPENDENTI COMUNALI ATTENDE RISPOSTE

Post n°1850 pubblicato il 29 Aprile 2011 da Giuranna
 

Opera dell'artista Mark Kostabi

 

Stasera il Consiglio Comunale dovrà discutere anche del malcontento dei dipendenti comunali per la "riorganizzazione della pianta organica".

Per la Giunta di centro destra si tratta di un passaggio non facile.

Per riassumere la vicenda conviene rileggere l'articolo del Giorno del 16 aprile scorso: Il Municipio in fibrillazione per nuove nomine e spostamenti.

Le questioni sono due:

1) Il nuovo Dirigente Michele Battel (area Lega Nord) ha effettuato degli spostamenti intersettoriali di alcuni dipendenti comunali senza alcuna intesa con l'Assessore Di Maio che ha la delega al personale e all'organizzazione e senza un confronto con i sindacati. Si dice che Di Maio si sia infuriato e abbia esternato il proprio disappunto.

2) Non molto tempo fa è approdata a Paderno Dugnano una dipendente di livello professionale C1 che, attraverso apposito concorso, ha raggiunto il livello D e ha ottenuto (durante il periodo di  prova!) una "posizione organizzativa" che prevede compiti semidirigenziali e buona retribuzione. In pratica, sono state scavalcate altre professionalità presenti negli uffici comunali.

Tutto ciò è avvenuto sotto gli auspici della Lega Nord, che adesso deve dire come intende venire fuori dal vicolo cieco in cui ha condotto la macchina amministrativa del Comune.

Non ho informazioni sulle virtù dell'Assessore Di Maio (è paziente o sanguigno? una pasta d'uomo o un carattere suscettibile? è disposto - in nome della causa - a fare buon viso a cattivo gioco?).

D'altra parte anche il Vicesindaco Bogani difficilmente farà marcia indietro.

Quanto ai lavoratori, che figurano come "parte lesa" in questa vicenda, è assai improbabile che arretrino di un passo se effettivamente hanno ragione e col supporto dei sindacati sono in grado di dimostrarlo.

L'unica ipotesi di soluzione che intravedo all'orizzonte è il reintegro dei lavoratori nella situazione lavorativa precedente ai cambiamenti. Eppure, anche questa scelta - che sembra la più saggia - rischia di non essere una vera soluzione in quanto il deterioramento dei  rapporti personali potrebbe portare a conflittualità più o meno latenti.

Il Sindaco Alparone saprà giocare il ruolo di "ago della bilancia" tra Bogani, Di Maio e i dipendenti comunali?

E' difficile fare previsioni.

 

 

 
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DOVE SONO I GIOVANI? SE LO CHIEDE ANCHE LA DIOCESI DI MILANO

Post n°1849 pubblicato il 29 Aprile 2011 da Giuranna
 

 

Ah... i giovani!

Anche la Chiesa fatica a intercettarli. Per questo la Pastorale Giovanile della Diocesi di Milano ha deciso alcuni cambiamenti che saranno presentati dettagliatamente il 28 maggio.

Per il momento segnalo le anticipazioni pubblicate sul sito della Diocesi di Milano: «Nuove strade della Chiesa per incontrare i giovani»

Se interpreto bene, si tratta fondamentalmente di un'opera di riorganizzazione territoriale.

Prima di esprimere valutazioni occorre capire che cosa cambierà nel lavoro concreto degli Oratori e di chi è a contatto con i giovani.


 

 
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ANTIMAFIA: IL CONSIGLIO COMUNALE SI PREPARA A FARE SUL SERIO?

Post n°1848 pubblicato il 29 Aprile 2011 da Giuranna
 

 

Stasera alle ore 21 si riunisce il Consiglio Comunale (è possibile seguire la diretta audio sul sito web del Comune).

Tra i vari temi all'Ordine del Giorno segnalo la conclusione dei lavori della Commissione speciale di controllo incaricata di verificare la gestione del Centro Falcone e Borsellino e la legittimità degli atti amministrativi in relazione ai fatti di 'ndrangheta emersi nel luglio scorso. Sul Centro di aggregazione sociale la Commissione ha già riferito in Consiglio Comunale (vedi post del 23 gennaio); stasera invece presenterà la seconda parte della relazione.

Sinceramente non mi aspetto risultati significativi, ma accolgo con gioia la fine dei lavori della Commissione per cominciare a fare qualcosa di serio in tema di lotta all'economia criminale.

Per esempio: si potrebbe verificare che le aziende del territorio (tra cui le banche, le assicurazioni, le società di intermediazione finanziaria, ecc...), siano effettivamente in grado di riconoscere e contrastare i fenomeni di riciclaggio di denaro.

Al riguardo esistono varie possibilità di formazione. Facendo una veloce ricerca in rete ho trovato questa proposta (ma ne esistono sicuramente altre analoghe o migliori).


Corso e-learning sulla normativa antiriciclaggio

 

 

 
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INTENSA FIACCOLATA CONTRO L'AMIANTO KILLER E LE MORTI SUL LAVORO

Post n°1847 pubblicato il 29 Aprile 2011 da Giuranna
 

I parenti delle vittime

 

Non è stata una manifestazione d'occasione quella svoltasi ieri sera da via Galilei (sede dell'ex Ispra) fino a piazza della Resistenza: c'erano i parenti delle vittime dell'Eureco e i parenti delle vittime dell'amianto a dare concretezza alla protesta dei circa 200 cittadini che hanno sfilato per le vie della città.

A rappresentare l'Amministrazione il Sindaco Alparone e quasi tutta la Giunta (Tagliabue, Salgaro, Ghioni, Tonello). Tra i politici cittadini ho notato molti esponenti delle forze di opposizione con striscioni e bandiere, il consigliere provinciale Gatti e alcuni cittadini di Cormano e Novate. Presenti inoltre i rappresentanti dei lavoratori Lares e Metalli Preziosi, il Comitato No Inceneritore, il Comitato per l'interramento della Rho-Monza, Emergency, Legambiente, Medicina Democratica e altre realtà...

Contro l'amianto e contro le condizioni di lavoro che non garantiscono sicurezza ai lavoratori occorrono decisoni nette e azioni conseguenti. E soprattutto è necessario che la città tenga gli occhi aperti e abbia la voglia di mettersi in gioco!

Non sono mancati appelli e riflessioni sui quali conto di poter tornare nelle prossime ore.

 

Il corteo imbocca via Cesare Battisti all'altezza dell'Unes

 

 

 
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AUSER: I TAGLI HANNO “CONSEGUENZE DEVASTANTI SUI SERVIZI SOCIALI”

Post n°1846 pubblicato il 28 Aprile 2011 da Giuranna
 

 

Grazie alle politiche del Governo, gli Enti Locali sono sempre più in crisi dal punto di vista economico-finanziario con conseguenze particolarmente gravi nel settore dei Servizi Sociali.

Ieri il SIR (agenzia stampa della CEI) riportava questa notizia:

SIR 27 APRILE 2011 - 14:39

WELFARE: AUSER, TAGLI HANNO “CONSEGUENZE DEVASTANTI SUI SERVIZI SOCIALI”

“E’ un momento difficilissimo per il nostro Welfare. I tagli inferti ai trasferimenti statali ai Comuni, la progressiva riduzione dei Fondi sociali, le nuove misure restrittive introdotte nel pubblico impiego, il dimagrimento degli organici pubblici imposto dal Patto di Stabilità, stanno provocando conseguenze devastanti nel sistema dei servizi sociali del nostro Paese”. E’ quanto emerge dal quarto rapporto nazionale di Auser sulla relazione fra Enti Locali e Terzo Settore, presentato oggi a Roma. Per il 2011 – secondo l’Auser - si va verso “un impoverimento dei servizi pubblici dei Comuni o l'innalzamento delle tariffe. Con i comuni che puntano sempre di più sull'affidamento all'esterno dei servizi socio assistenziali, allo scopo di abbassare i costi con il ricorso al volontariato”. Il 48,5% della spesa comunale per i servizi sociali (ricoveri per anziani, assistenza, servizi per l'infanzia e gli asili nido), nei comuni con più di 50.000 abitanti, è infatti impiegata per affidare ad imprese sociali ed associazioni la gestione di interventi e servizi. Un fenomeno cresciuto negli ultimi due anni (era il 44,5%). La manovra della scorsa estate ha tagliato risorse agli Enti Locali per 14,8 miliardi di euro per gli anni 2011 e 2012 ed “una nuova scure si abbatterà nuovamente”. Inoltre, rileva il rapporto, il lavoro socio-assistenziale è diventato sempre più "flessibile" e “precario”.

 

Per approfondire

- Auser: I Servizi Sociali affidati sempre di più al Terzo Settore

Sintesi del 4° Rapporto Auser su Enti Locali e Terzo Settore (pdf)

- Presentazione del 4° Rapporto Auser (powerpoint)

 

*   *   *


Qual è la situazione a Paderno Dugnano?

Mi pare di capire che la Giunta si è impegnata a mantenere alto l'impegno nei confronti dei servizi alla persona. Ma è un fatto: i fondi diminuiscono e non si può fare tutto ciò che si vorrebbe o che si faceva...

Bisognerebbe spiegare ai cittadini chi ha deciso i tagli... Perché il Governo Berlusconi ha tagliato l'ICI sulla prima casa (l'unica imposta federalista che serviva a finanziare le attività dei Comuni) e perché non concede risorse adeguate ai bisogni dei territori?

The answer, my friend, is blowin' in the wind,
the answer is blowin' in the wind...


 


 
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ANCHE A PADERNO: «CAMBIARE E' NECESSARIO, CAMBIARE SI PUO'»

Post n°1845 pubblicato il 28 Aprile 2011 da Giuranna
 

 

Sul blog del consigliere regionale PD Fabio Pizzul ho letto un appello lanciato da un gruppo di cristiani milanesi che non vuole arrendersi "alla rassegnazione, alla passività e alla chiusura nel tentativo di risolvere i problemi da soli".

Leggi l'appello: Da cristiani sconfiggiamo la sfiducia. Cambiare è necessario, cambiare si può.

 

*   *   *


A Paderno Dugnano non abbiamo elezioni in vista, ma è comunque importante riflettere su quale società vogliamo costruire, quale comunità stiamo facendo crescere...

Ho l'impressione che la Giunta Alparone-Bogani non sia in grado di mettere in cammino la città. Si limita a gestire l'ordinario senza metter in campo una progettualità a medio e lungo termine.

E' un galleggiamento pericoloso, di cui prima o poi pagheremo il conto.

 

ANCHE A PADERNO DUGNANO

«CAMBIARE E' NECESSARIO»

 

 

 
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GRAZIE AL GOVERNO LA SCUOLA STATALE PADERNESE PERDE DOCENTI

Post n°1844 pubblicato il 28 Aprile 2011 da Giuranna
 

Le forbici comparse davanti alle scuole padernesi nel novembre scorso (photogallery)

 

Ieri sul Giorno si poteva leggere il "bollettino di guerra" delle scuole di Sesto San Giovanni che perdono docenti e qualità grazie alle sforbiciate del Governo: Ancora tagli in classe: organici ridotti all'osso

Ho provato a guardare la situazione delle scuole primarie di Paderno Dugnano e anche qui il bilancio è in perdita. Basta confrontare l'organico funzionale di Circolo/Istituto (detto "Organico di diritto") dell'anno scolastico 2010-11 e quello dell'anno 2011-12 e le differenze balzano agli occhi.

Date un'occhiata alla tabella qui sotto (per ingrandire clicca sull'immagine).

Organico “di diritto” (confronto tra a.s. 2010-11 e a.s. 2011-12)


Si tratta dei dati relativi al I e al III Circolo Didattico di Paderno Dugnano. Non ho preso in esame il II Circolo, perché - come è noto - da settembre non esiste più e al suo posto sono sorti l'Istituto comprensivo Gramsci e l'I.C. Fisogni.

Il caso del I Circolo è emblematico: aumentano i bambini iscritti alla classe prima e (in organico di diritto) si perdono due insegnanti rispetto all'anno precedente. Al III Circolo invece spariscono tre maestre, ma va detto che il numero dei bambini iscritti in prima elementare è in calo.

Resta la speranza che nel passaggio dall'organico di diritto a quello di fatto si possa recuperare qualcosa, ma il taglio c'è e penalizza fortemente l'organizzazione scolastica. In questa situazione sarà necessario strutturare l'orario delle classi secondo uno schema "modulare" (tre docenti su due classi, più religione ed eventualmente inglese).

Altro che maestro unico!

Si distrugge il modello del vecchio "tempo pieno" (al suo posto restano le 40 ore di permanenza negli edifici scolastici) e si moltiplicano i docenti che intervengono sulle classi...

 




 
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MIGRANTI: MORIRE DI FRONTIERE (29 APRILE A CINISELLO)

Post n°1842 pubblicato il 27 Aprile 2011 da Giuranna
 

Per ingrandire clicca sull'immagine

 

 
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