Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

AREA METROPOLIS 2.0

CALDERINA (LUGLIO)

 

Area personale

 

Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Testi e immagini

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Le mie radio

 

Messaggi di Maggio 2011

I FURBETTI DELL'EVASIONE E I MAFIOSI DI PROFESSIONE

Post n°1921 pubblicato il 19 Maggio 2011 da Giuranna
 

 

Il Presidente della Commissione Antimafia On. Giuseppe Pisanu ha recentemente indicato un criterio preciso nella lotta alla criminalità organizzata. L'ho letto un paio di giorni fa sul Sole 24 Ore:

«Mi chiedo come sia possibile battere militarmente la mafia, se non la si sconfigge contemporaneamente sul terreno dell'economia, delle relazioni sociali, della pubblica amministrazione e della stessa moralità politica».

Ormai dovrebbe essere chiaro a tutti: le mafie sono "economie criminali" che tendono a entrare nei settori "puliti" producendo così un pericoloso inquinamento del tessuto economico e finanziario.

Per contrastare questo processo occorre riscoprire valori ormai desueti, come l'onestà, l'integrità morale, la sincerità, la trasparenza, la sobrietà, la ricerca del bene comune, ecc...

Senza questi presupposti, qualsiasi lotta alle mafie è priva di efficacia.

 

 

Propongo un ragionamento semplice, addirittura semplicistico, che però aiuta a essere concreti:

  1. L'economia si può suddividere in due macroinsiemi: da una parte c'è l'economia legale e dall'altra c'è l'economia illegale.
  2. L'economia legale è l'insieme di attività economiche che si svolgono alla luce del sole e non hanno nulla da nascondere.
  3. L'economia illegale invece si può suddividere in due ambiti (distinti ma non separati): da una parte c'è l'economia illegale dei furbetti e dei furboni e dall'altra c'è l'economia illegale dei criminali veri e propri.
  • La prima è quell'ampio settore economico che elude o evade il fisco, non rispetta integralmente le normative e cerca di barcamenarsi alla meglio per trarre maggiori vantaggi. In genere i furbetti/furboni che praticano questo tipo di economia illegale si sentono fondamentalmente onesti e sostengono di essere impossibilitati a rispettare le leggi dal momento che queste ai loro occhi sarebbero inique. Secondo il loro modo di pensare, chi non rispetta le regole non può essere colpevolizzato: è solo una vittima di un sistema burocratico esoso e oggettivamente insopportabile...
  • L'economia criminale invece comprende tutte quelle attività - lecite e illecite - che non solo non rispettano per comodo la legge, ma obbediscono ad un sistema normativo totalmente diverso, del tutto alternativo a quello dello stato. Come si dice: le mafie si comportano come "uno stato nello stato". Non cercano solo qualche vantaggio economico, ma si propongono di raggiungere l'obiettivo (=arricchirsi) con ogni mezzo possibile.

Particolare da non sottovalutare: tra l'economia illegale per così dire "buona" (quella dei furbetti e dei furboni) e l'economia illegale cattiva (cioè l'economia criminale delle mafie) esistono dei rapporti, spesso inconsapevoli, che è difficile mettere a fuoco e portare allo scoperto.

Detto con parole facili: nessun "furbetto" accetterà mai di essere messo fianco a fianco dei criminali di professione, eppure questi per fare i loro sporchi affari si avvalgono (e non poco) della zona grigia in cui brulicano furbetti e furboni...

In conclusione: se vogliamo vincere le mafie non è sufficiente aumentare i controlli di polizia o rafforzare l'azione della magistratura. Occorre combattere l'economia illegale tout court, senza esclusione di colpi. Cominciando dagli scontrini fiscali e dalle fatture...

Altrimenti non se ne esce.


 


 
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NOVITA' IN LIBRERIA: I TESORI D'ARTE DI PADERNO DUGNANO

Post n°1920 pubblicato il 18 Maggio 2011 da Giuranna
 

Non molti sanno che a Paderno Dugnano sono conservate anche due tele del pittore di inizio Cinquecento Bernardino Luini (Chiesa di Santa Maria Nascente, parete destra e sinistra del presbiterio). E nelle altre chiese della città sono presenti diverse opere da conoscere.

 

 

Per scoprire questo patrimonio per lo più sconosciuto è stato appena pubblicato un prezioso Compendio di storia dell'arte locale dedicato ai dipinti sacri dal 1500 ad oggi.

Il volumetto è a cura di Luciano Bissoli e Angelo Seregni ed è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Paderno Dugnano e della Provincia di Milano ed un "generoso contributo economico" (come si legge a p. 91) di Ezio Casati.

Luciano Bissoli e Angelo Seregni (a cura di)
I tesori d'arte di Paderno Dugnano. Dipinti sacri dal 1500 ad oggi
ATA Grafiche, Paderno Dugnano maggio 2011
pagine 96, euro 15

E' possibile acquistare il libro presso la Libreria Natura Umana (via Roma 62/B) oppure contattando direttamente Luciano Bissoli (cell. 335.5473753).



 
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IL VENTO STA CAMBIANDO

Post n°1919 pubblicato il 18 Maggio 2011 da Giuranna
 

 

Il Sindaco di Paderno Dugnano Marco Alparone ostenta sicurezza, ma è consapevole di essere seduto su una poltrona instabile. Sa che lo sfaldarsi dell'impero berlusconiano è un pessimo segnale anche per la sua Giunta.

Il suo patron politico, l'On. Mario Mantovani, è stato uno dei fautori della campagna elettorale aggressiva della Moratti, che ora tutti criticano.

E l'idillio Bogani-Alparone potrebbe finire all'improvviso: non per colpa dell'Assessore Di Maio ma per intromissione delle famiglie politiche di appartenenza (PDL e Lega Nord), le quali stanno affilando le armi per il regolamento dei conti.

All'erta, dunque.

Il vento di Milano potrebbe affrettare anche per Paderno l'ora del cambiamento, l'uscita dal grigiore.

In questa fase però è necessario che i partiti del centro sinistra non stiano a guardare: è importante che diano impulso ad un processo di rinnovamento interno e di rafforzamento sul territorio per far comprendere alla città che esiste un'alternativa affidabile.

Se non ora, quando?

 

 


 
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COSA CAMBIA PER PADERNO SE A MILANO CADE LA MORATTI?

Post n°1918 pubblicato il 18 Maggio 2011 da Giuranna
 

 

Proviamo a fare un esercizio mentale: che cosa cambierebbe per la nostra città se Milano non fosse più amministrata dal centrodestra?

Tante cose, credo.

Lo si intuisce anche dalle attese di vari sindaci del Nord Milano, come riferisce oggi Il Giorno: La lista dei desideri: "Milano, basta fare la snob con l'hinterland"

La rottura del monocolore nei rapporti tra Comune di Paderno, Città Metropolitana, Provincia, Regione, Stato introdurrebbe sicuramente una discontinuità che potrebbe essere preziosa in tante battaglie (interramento della Rho-Monza, inceneritore, mobilità Milano-hinterland, tutela della qualità dell'aria, piene del Seveso, Eureco e sicurezza sul lavoro, ecc...).

In teoria (se ci fosse stata la volontà politica di dare ascolto ai cittadini) il monocolore PDL-Lega poteva essere di grande utilità. Invece si è trasformato in un odioso cappio al collo: gli esponenti locali di PDL e Lega Nord fingono di stare dalla parte dei cittadini, mentre ai livelli più alti (Provincia, Regione, Stato) prevalgono altre logiche.

Inoltre (come già sta avvenendo dopo l'esito del primo turno) il Governo centrale sarebbe costretto a modificare qualcosa nella sua linea di azione con l'obiettivo di contenere lo scontento popolare ed evitare altri danni. Per esempio potrebbe dare più attenzione alla protesta contro i tagli alla spesa sociale e a tante altre situazioni...

Insomma, lavoriamo per il cambiamento!

A Milano, ma anche a Paderno Dugnano... e a livello nazionale!

 

 

 
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CANIATO (PD): "UNA STELE A TEREZIN PER CUSTODIRE LA MEMORIA"

Post n°1917 pubblicato il 18 Maggio 2011 da Giuranna
 

 

Ringrazio il Dirigente Scolastico della scuola media Allende-Croci, prof.ssa Caniato, che mi ha inviato alcune immagini e un articolo che racconta il viaggio al campo di Terezin per la posa di una stele che unisce idealmente i Comuni di Nova e Paderno Dugnano con questo luogo della memoria.

L'esperienza è stata bellissima, è stato un onore essere lì anche come rappresentante del Comune di Paderno Dugnano. In quel luogo abbiamo lasciato un segno. I segni nella vita degli uomini sono sempre stati importanti, hanno fatto e faranno "memoria" di civiltà. In Terezin, oggi luogo pieno di luce, vita, di giovani un tempo non molto lontano hanno regnato tristezza, dolore e nostalgia di vite perse. La stele posata è simbolo di unione nonostante la lontananza e ci ha dato la consapevolezza dell'importanza di tener viva la Memoria attraverso emozioni, segni e persone. Crediamo che le nuove generazioni debbano conoscere il passato non solo attraverso i libri di storia ma anche e soprattutto vivendo e cercando di percepire emozioni e visioni di quello che è stato. Aggiungo infine che mi ha amareggiato la mancanza di una rappresentante di questa nostra Giunta , sollecitata più volte ad essere presente, ma non partecipante se non con la mia presenza in veste di consigliere di minoranza (spero solo per i soliti motivi economici che sembra blocchino qualsiasi progettualità), mentre il Comune di Nova aveva una rappresentanza con l’Assessore alla Cultura. Riflessioni dei ragazzi saranno oggetto di lettura nella serata del 13 giugno alla Biblioteca Tilane.

Antonella Caniato

 

 

Una Stele per Terezìn

Progetto a cura di  Arch. A. Lombardo - Prof.ssa C. Buraschi

Lo scorso 13 maggio a Terezìn in Repubblica Ceca, la classe 3B del Plesso Croci di Calderara assieme ai suoi docenti Prof. Lombardo e Buraschi (ideatori del progetto), al D.S. Prof.ssa Caniato e ad una delegazione dell’Amministrazione del Comune di Nova Milanese (che ha sostenuto e promosso con noi questo progetto sin dall’inizio), ha condiviso assieme al Maestro Giorgio Celiberti un grande ed emozionante evento: la donazione di una Stele al Ghetto di Terezìn.
Alle ore 10.30 del 13 maggio, una delegazione composta dal Direttore del Memorial Terezìn, dal Sindaco della città di Terezìn ed altre Autorità, ci ha accolto nella Piccola Fortezza del Ghetto per inaugurare una Stele in alluminio, di sei metri di altezza, realizzata appositamente dal Maestro Celiberti, in ricordo di tutti i bambini che nel ghetto hanno perso la loro spensieratezza e  gioia di vivere andando incontro ad un tristissimo destino!
La Stele è arrivata a nella Piccola Fortezza il 10 maggio scorso ed è stata collocata su indicazione dell’Arch. Lombardo all’ingresso del Museo, ergendosi con tutta la sua imponenza come testimonial non solo dell’arte di un grande artista di “Memoria” ma soprattutto, come simbolo di pace che suggella un patto di solidarietà e fratellanza tra la Stato Italiano e la Repubblica Ceca.


 

Alla cerimonia si sono susseguiti in un crescendo di emozioni dettate dal luogo che di per sé suscita grande commozione e dall’importanza dell’evento, una serie di pensieri  iniziati con le parole di Ezio Casati, affiancato da Raffaele Cucchi, (Ufficio di Presidenza della Provincia di Milano) che ha aperto la cerimonia di inaugurazione con una lettera inviata dall’On. Patrizia Toia, impossibilitata a partecipare per impegni improvvisi, ai saluti dell’Assessore alla Cultura del Comune di Nova Milanese Prof.ssa Rosaria Longoni, al Sindaco della città di Terezìn Ruzena Cechova, al Direttore del Memorial J. Munk, al D.S. della scuola sec. di 1° “Allende-Croci” Prof.ssa Antonella Caniato (in rappresentanza del Comune di Paderno Dugnano), ai promotori del progetto “a Stele for Terezìn” Prof. Antonio Lombardo e Cristina Buraschi ed ai ragazzi di terza B che hanno letto i loro pensieri alternandoli alle poesie scritte dai bambini internati nel ghetto, con un sottofondo  di musica e canti dei ragazzi della scuola elementare di Terezìn.


 

Quando il Dr. Munk con accanto Giorgio Celiberti ha chiamato l’Arch. Lombardo a scoprire la Stele del Maestro, fino ad allora avvolta da un drappo bianco, l’emozione e l’orgoglio di aver raggiunto un obiettivo di così alto rilievo in questo 150 anno di unità d’Italia, lo ha profondamente commosso lasciando trasparire l’onore di aver coronato il desiderio di un grande artista, giunto alla veneranda età di 81 anni, di lasciare per un  tempo senza fine, una testimonianza della sua arte nel segno della Memoria.
Questo evento è stata una grande opportunità non solo per i ragazzi che hanno  guardato con i loro occhi e respirato da vicino quanto si è consumato in quel luogo di tragedia, ma anche per tutti gli adulti che ci hanno accompagnato in questo viaggio di memoria ed emozione tradotta in arte, permettendoci di donare con un segno tangibile di ricordo, una Stele che resterà nel tempo a testimoniare la nostra determinazione a non voler dimenticare!


 

Concludo  con le parole inviateci dal Presidente del Parlamento Europeo che ha ritenuto il nostro progetto importante, tanto da esser preso in seria considerazione: “Non c’è riconciliazione senza verità e memoria, è fondamentale educare le nuove generazioni a valori di democrazia, solidarietà e pace e quindi è con grande piacere che la Comunità Europea concede il patrocinio a questo importante evento”.
Siamo orgogliosi di ciò che è stato realizzato, fa onore innanzitutto alla “Memoria”, al nostro ruolo di docenti ed educatori e al nostro essere Italiani!
Il prossimo 13 giugno alle ore 20.30 nell’auditorium Tilane biblioteca, a conclusione del progetto e di un percorso didattico, sarà presentato un filmato con pensieri, poesie e commenti dei ragazzi di terza B del Plesso Croci di Calderara.
Siete tutti invitati!

C. Buraschi - A. Lombardo


 

 

 
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ALPARONE DA' CONSIGLI A LETIZIA MORATTI

Post n°1916 pubblicato il 17 Maggio 2011 da Giuranna
 

Sul Giorno di oggi il Sindaco Alparone mette la propria esperienza al servizio della Moratti e del partito in vista del ballottaggio: per vincere occorre abbassare i toni e "tornare tra i cittadini", cioè fare come a Paderno Dugnano...

Per aiutare Letizia Moratti a trarre qualche insegnamento dall'esperienza padernese propongo questa intervista al Sindaco Alparone, realizzata un mese dopo la vittoria elettorale.


Intervista al Sindaco Alparone un mese dopo le elezioni del 6-7 giugno 2009


 


 
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RHO-MONZA: RESOCONTO DELLA RIUNIONE DEL TAVOLO TECNICO

Post n°1915 pubblicato il 17 Maggio 2011 da Giuranna
 

(foto Arcari)

 

Si è svolto oggi l'atteso incontro del Tavolo Tecnico intercomunale per l'interramento della Rho-Monza. Dopo la richiesta di Comitati e Associazioni ambientaliste di passare con decisione ad atti formali che impegnino le Giunte e i Consigli Comunali (comunicato del 12 maggio), il Vicesindaco di Paderno Dugnano Bogani ha mostrato un certo fastidio (vedi Padernoforum 13 maggio).

Sul sito del CCIRM si legge oggi questa breve nota:

Dopo chiarimento iniziale sulle piccole scaramucce dialettiche seguite al comunicato diffuso la scorsa settimana, si è colta la volontà dei 5 comuni a finalizzare e condividere il progetto alternativo ed i rappresentanti dei comuni hanno anche ipotizzato il modo formale con cui proporre il testo di adozione all’interno di ognuna delle 5 realtà.
Cittadini ed amministrazioni desiderano fare presto e bene per cercare di cambiare il corso delle vicende di questa Rho-Monza.
Cauti ottimismo e soddisfazione devono farci proseguire sulla strada intrapresa, al fine di vedere, un giorno, questo sognato interramento della Rho-Monza.
Ma nulla è detto o scontato: ricordiamoci tutti che, ad oggi, l’unico progetto in essere è quello fuori terra a 14 corsie.

Segue, a firma di Pierluigi Sostaro del Comitato di Novate, la cronaca dell'incontro di oggi:

TAVOLO DEI COMUNI E DEI COMITATI PER RHO MONZA

17 maggio 2011: intesa di Comuni e Comitati sul nuovo progetto di Rho Monza Il progetto preliminare per la riqualificazione del 1° e 2° tratto della Rho Monza (tra le Ferrovie Nord e la Tangenziale Nord) aveva sollevato le proteste delle Amministrazioni di Novate e Paderno Dugnano, soprattutto a causa del percorso in rilevato, cioè ad altezze di 8 metri ed oltre: vere barriere e muraglie che avrebbero sconvolto la struttura urbana.
Anche i Comuni di Baranzate, Bollate e Cormano hanno avanzato proposte alternative relativamente a strade complanari, svincoli, mitigazione ambientale.
I Comitati e le Associazioni di cittadini hanno svolto un ruolo decisivo di informazione e di raccolta di proposte alternative: questa sensibilizzazione ha portato allo sviluppo di una sensibilità nell’opinione pubblica che non potrà essere ignorata da parte di chi ha il potere di decidere: il Ministero dei Trasporti, la Provincia di Milano (azionista principale della Milano Serravalle), la Regione Lombardia.
I soggetti istituzionali (i 5 Comuni) e i Comitati e le Associazioni dei cittadini hanno trovato un raccordo intorno alla proposta alternativa elaborata da un pool di tecnici. La sua idea-forza è la realizzazione del tracciato in trincea o in galleria, con la salvaguardia del tessuto urbano che altrimenti sarebbe stravolto, e con il rispetto delle aree verdi, in particolare il PLIS della Balossa e il Parco del Grugnotorto.
Nella riunione odierna si è conclusa la fase della ricerca di intesa sulla proposta progettuale. Da oggi esiste un progetto unitario condiviso dai 5 Comuni e dai Comitati.
Rimangono alcuni particolari da precisare, tra cui la possibilità di realizzare nel tratto novatese una galleria di 200 metri tra le FNM e la via Bollate. Ma di questo si potrà parlare quando saremo riusciti a cambiare il progetto preliminare elaborato dalla Milano Serravalle e sul quale stanno già lavorando le 16 società che hanno superato la gara preliminare; per intenderci, il progetto di un’autostrada che passa tra il 3° e il 4° piano delle case di Novate e di Paderno.
Nei prossimi giorni verrà elaborato dai 5 assessori competenti un canovaccio comune che servirà per la redazione delle Delibere delle Giunte Comunali. Queste decisioni delle Giunte saranno portate in seguito al confronto nelle ulteriori fasi decisionali, tra cui anzitutto la Conferenza dei Servizi.
Di tutti questi problemi si potrà discutere nel corso della Festa delle Associazioni, a Bollate in piazza della Resistenza, domenica 22 maggio, dalle 11:00 alle 23:00.

(a cura di Pigi Sostaro)

 

 

 
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PERCHE' NON VOTARE LA MORATTI. DON COLMEGNA RISPONDE AI CIELLINI

Post n°1914 pubblicato il 17 Maggio 2011 da Giuranna
 

Casa della Carità "Angelo Abriani" (Crescenzago, Milano)

 

 

Pubblico volentieri la risposta di don Virginio Colmegna (Casa della Carità, Milano) ad un articolo apparso nei giorni scorsi su TEMPI:


Don Virginio Colmegna, fondatore della Casa della Carità di Milano, ha indirizzato questa lettera al settimanale ciellino “Tempi”.

Rispondo con molta serenità e pacatezza alle preoccupazioni e ai giudizi espressi nell’articolo “Sacerdoti della Curia milanese firmano appello per Pisapia contro la Moratti” comparso venerdì 13 maggio su Tempi.it.

Sono convinto che ogni scelta amministrativa è soprattutto legata a problemi concreti di gestione del territorio, di sviluppo economico, dove il criterio di valutazione è certamente plurale. Ma credo comunque che uno dei criteri importanti sia anche la cura per le persone con fragilità, le persone povere, le famiglie in difficoltà, l’ospitalità a chi viene da un Paese lontano e chiede di essere accolto.

Sappiamo bene che ci sono questioni più complesse, scelte eticamente sensibili che mettono in gioco la coscienza dei credenti, il loro ascolto dell’insegnamento magisteriale e su questi valori non regalo allo schierarsi politico la mia coscienza credente. Anche se ho imparato dalla lezione conciliare, e da una seria cultura di laicità, che la politica deve avere il compito di trovare convergenze con il bene possibile e per questo confrontarsi e impegnarsi per promuovere un clima culturale, direi educativo, che favorisca scelte coerenti con il Vangelo.

Ed è su questo punto che non concordiamo. Il modo di propagandare stili di vita che irridono alla morale, sostenere identità egoistiche e chiuse che non si lasciano attrarre dalla logica evangelica dell’ospitalità, mina alla radice la motivazione più profonda che mi fa scegliere giorno per giorno di stare e condividere prossimità con chi nella città soffre, è escluso, è povero.

La propaganda che fa gioire perché non si accolgono profughi, la povertà culturale che accompagna scelte amministrative che irridono alla solidarietà e ai diritti dei più deboli, la crescita di uno stile di confronto aggressivo, rancoroso, polemico e irriguardoso mi fa scegliere di stare da una parte o, per lo meno, di non poter condividere e dichiarare il mio contrasto a quanto la amministrazione Moratti dice e propaganda.

Soprattutto in questa scadenza elettorale dove la Moratti, che pure nella tornata precedente aveva promosso una lista civica autonoma dai partiti ed ora invece si presenta con uno schieramento partitico, con un capolista che conosciamo e con un legame dichiarato con una impostazione della Lega, che non solo non posso condividere, ma che contrasta con la scelta mia di vivere solidarietà.

Mi fa specie poi che dopo aver sentito accusare di statalismo e di non sussidiarietà l’altro schieramento, si continui poi a criticare citando risorse riferite a convenzioni regolarmente sottoscritte e ispirate ad un operare nella sussidiarietà (a proposito il sostegno economico dato per i rimpatri sono risorse che riceve l’Avsi con la quale collaboriamo in modo positivo).

La sussidiarietà è un principio costituzionale che non è legato a logiche di potere e a una cultura di governance che non rispetta il pluralismo di impostazioni anche nel campo socio-assistenziale. Per questo ho deciso di indicare, come fanno del resto altri, la mia scelta che ha tutta la parzialità e il valore di una responsabilità che in questa fase sento doveroso rendere pubblica.

Non credo proprio che lo stile di vita non c’entri con una scelta e con un orientamento politico. Il degrado etico e barzellettiero che stiamo vivendo mi preoccupa a tal punto che non mi permette di stare zitto.

Questo proprio perché quegli stili di vita dis-educano e quindi dichiarare pubblicamente che non si condividono per me chiede, dal punto di vista amministrativo, di indicare un’altra opzione. Invitare a non votare la Moratti, la ritengo una scelta non dogmatica, libera e indicatrice di una coerenza che invito a considerare e a proporre anche ai cattolici, a chi frequenta e pratica, ai preti e ai religiosi.

Scelta parziale? Certamente, come lo è per tutte le scelte di politica amministrativa, ma per questo invito l’articolista a non richiamare il rapporto tra fede e vita per criticare questa indicazione perché è proprio da lì che nasce la mia responsabilità e la mia scelta di indicare di non votare la Moratti e il suo capolista.

Don Virginio Colmegna

 

 


 
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IL CENTRO SINISTRA RIALZA LA TESTA

Post n°1913 pubblicato il 17 Maggio 2011 da Giuranna
 

 

L'Avvocato Pisapia costringe Letizia Moratti al ballottaggio,
anzi per poco non vince al primo turno...

Chi l'avrebbe detto?

Eppure è successo;
e la coppia Berlusconi-Bossi ora trema
e si organizza
perché i prossimi quindici giorni
sono decisivi.

Prima o poi
anche a Paderno Dugnano
qualcosa
cambierà.

Sperèm!


 
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ALPARONE A GRANDI PASSI VERSO LA PROMOZIONE

Post n°1912 pubblicato il 16 Maggio 2011 da Giuranna
 

Vignetta di Vukic

 

Il coordinatore lombardo del PDL Mario Mantovani e, più in alto di lui, Silvio Berlusconi sono contenti dei risultati ottenuti dal Sindaco di Paderno Dugnano.

Per questo ieri il premier ha concesso ad Alparone e ad  altri sindaci PDL dell'hinterland milanese un riconoscimento pubblico: "Voi siete le antenne sul territorio, i veri rappresentanti della democrazia popolare... Vi valorizzeremo molto sia nel partito che nelle sedi istituzionali” (vedi post del 15 maggio).

Queste parole mi fanno pensare.

Se va avanti così, Alparone passerà alla storia come "il domatore di Paderno". Nella città che amministra sta succedendo di tutto (affondamento Lares e Metalli Preziosi, riqualificazione selvaggia della Rho-Monza, minaccia inceneritore, presenze della 'ndrangheta, strage Eureco, contestazione da parte dei dipendenti comunali, ecc...), eppure l'abile Sindaco è riuscito finora a tenere tutto sotto controllo. Non muove un dito per difendere la città (non fa niente che vada contro il Governo, la Regione e la Provincia...), ma - visto dall'esterno - pare straordinariamente efficace nel tenere a bada le proteste!

Nonostante la pressione dei Comitati e l'attacco mediatico condotto dai blog... Alparone sta dimostrando di avere la città in pugno: i padernesi non si ribellano, anzi per la maggior parte si mostrano indifferenti. Totalmente assuefatti.

Agli occhi di chi comanda questo è un risultato notevole che merita l'encomio del premier e, appena possibile, la promozione.

Uno così, che addormenta la democrazia, deve assolutamente fare carriera!

 

 

 
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PRESIDIO AL PIRELLONE PER DIRE NO AI TAGLI DEI SERVIZI SOCIALI

Post n°1911 pubblicato il 16 Maggio 2011 da Giuranna
 

Il Comune di Paderno Dugnano aderirà all'appello lanciato da LEDHA - lega per i diritti delle persone con disabilità?

Giovedì 19 maggio (ho ricevuto la segnalazione dall'ex Sindaco Massetti) davanti al Pirellone in Piazzale Duca d'Aosta alle ore 11 si svolgerà un presidio contro i tagli ai servizi sociali decisi dal Governo e conseguentemente messi in atto da Regione Lombardia.

Per via dell'entità dei tagli ai fondi sociali decisi dal governo la Regione Lombardia si vede alle prese con un drastico taglio alle risorse che di conseguenza si riversa sui Comuni lombardi, i quali dovranno fare a meno per quest'anno di 35 milioni di Euro e per l'anno prossimo di circa 110 milioni di Euro.
La notizia sta destando grande preoccupazione tra le persone con disabilità, le loro famiglie ed organizzazioni. Come è evidente la questione riguarda tutti i cittadini che, a diverso titolo, si rivolgono ed usufruiscono di servizi sociali comunali.

Per approfondire leggi il comunicato stampa e le ultime notizie sul sito di Ledha.

Scarica il volantino dell'iniziativa.

Guarda la pagina Facebook.

Invito pubblicamente l'Assessore ai Servizi Sociali Alberto Ghioni a prendere contatto con il nostro concittadino Giovanni Merlo che è il referente della LEDHA per l'organizzazione di questa iniziativa (tel. 3477308212 – giovanni.merlo@ledha.it).

 

 

 
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LUNEDI' 23 MAGGIO A CORMANO: "60 ANNI DI MAFIA A MILANO"

Post n°1910 pubblicato il 15 Maggio 2011 da Giuranna
 
Tag: Mafie

 

Dettagli dell'iniziativa sul sito del Comune di Cormano


Scheda libro (da lafeltrinelli.it)

Mario Portanova, Rossi Giampiero, Stefanoni Franco, Mafia a Milano. 60 anni di affari e delitti, Melampo Editore, Milano 2011, pagg. 496

I pionieri sono gli Zagari, che dalla Piana di Gioia Tauro aprono la prima filiale della ’ndrangheta in Lombardia. Sbarcano poi a Milano negli anni del boom economico i gangster italoamericani al seguito di Joe Adonis; arrivano anche i Corleonesi di Luciano Liggio, Totò Riina e Bernardo Provenzano. Ma siciliani e calabresi non sono i soli a occupare il territorio: sempre più numerosi e disinvolti, anche boss e picciotti campani e pugliesi si muovono nelle strade e negli uffici della capitale economica e “morale”. Sono gli anni degli scontri tra cosche rivali e della gestione delle bische clandestine e dei night club; delle estorsioni e del traffico di preziosi. Fino alla stagione dei sequestri di persona, che frutta quei capitali reinvestiti e moltiplicati nel grande traffico di droga degli anni Ottanta e Novanta. Mezzo secolo dopo l’arrivo dei primi clan, Milano scopre di non aver saputo respingere l’invasione mafiosa. Anzi, le cronache si affollano oggi di nomi della seconda o addirittura della terza generazione di certe famiglie, sempre quelle, che nel frattempo hanno colonizzato in silenzio anche l’hinterland, la Brianza, il comasco, il varesotto. Non solo. Hanno messo le mani sull’economia “pulita”, infiltrandosi nei cantieri edili, nelle lottizzazioni immobiliari, nelle cooperative di servizi, nei bar, nei ristoranti, nelle cliniche. Espandendo così i loro business e il potere grazie a un patto federativo di sangue; ma soprattutto con la compiacenza di imprenditori e professionisti, amministratori e politici per nulla schizzinosi di fronte alle offerte d’amicizia (e di denaro) della criminalità organizzata.

 

 


 
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BERLUSCONI BENEDICE ALPARONE

Post n°1909 pubblicato il 15 Maggio 2011 da Giuranna
 

 

Oggi il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha votato al seggio di via Scrosati a Milano. Secondo quanto riferisce il sito del Fatto Quotidiano, erano presenti il Sindaco di Arconate nonché coordinatore PDL per la Lombardia, On. Mario Mantovani, e altri sindaci dell'hinterland milanese, tra cui Marco Alparone.

Riporto di seguito il passo del Fatto Quotidiano:

Berlusconi si è intrattenuto con un gruppo di sindaci dei Comuni dell’hinterland di Milano come Paderno Dugnano, Vittuone, Turbigo e Arconate, e ha spiegato – sempre secondo quanto riferito dai presenti – che punterà molto su di loro perchè sono “le antenne sul territorio” e “i veri rappresentanti della democrazia popolare. Vi valorizzeremo molto sia nel partito che nelle sedi istituzionali” ha detto Berlusconi ai sindaci.

Leggi integralmente l'articolo del Fatto Quotidiano: Berlusconi: “Impensabile Milano non governata da noi”. Bossi: “Vinciamo al primo colpo”

 

 


 
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ECCOME SE C'E' BISOGNO DI ETICA NELL'URBANISTICA!

Post n°1908 pubblicato il 14 Maggio 2011 da Giuranna
 

 

Gli ingenui non se ne accorgono, ma attorno e dentro ai consigli comunali è tutto un pullulare di architetti, ingegneri, costruttori, agenti immobiliari...

Perché?

Genuina passione per la cosa pubblica? O anche una dose di interesse professionale?

Sul sito VinoNuovo.it il giornalista Giorgio Bernardelli propone una riflessione che mi piace: un politico cattolico non può fare riferimento soltanto ai cosiddetti valori non negoziabili, ma deve concretizzare la ricerca del bene anche in tutti gli altri ambiti del vivere.

In altre parole: anche l'urbanistica ha bisogno di etica!

Lo sappiamo bene anche a Paderno Dugnano.

Leggi l'articolo: Il mattone? Non è un problema etico di Giorgio Bernardelli (VinoNuovo.it 13 maggio 2011).

 

 


 
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DON CIOTTI: "RIPARTIRE DAI SENZA-VOLTO E DAI SENZA-NOME..."

Post n°1907 pubblicato il 14 Maggio 2011 da Giuranna
 

Pochi giorni fa è stato pubblicato su YouTube un intervento tenuto da don Luigi Ciotti il 30 settembre 2008 a Brescia (presso la Casa Comboni di viale Venezia) sul tema Libertà e legalità: quale diritto? Quale libertà?.

L’appuntamento era incluso nel ciclo “Una Scelta di Stile - recuperare la speranza”, promosso dal centro Missionario Diocesano di Brescia in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948-2008).

Lo riprendo volentieri perché sono convinto che queste riflessioni debbano essere messe al centro dell'agire politico oggi, a livello locale e nazionale.


 

 

 

 

 

 

 
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