Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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CALDERINA (LUGLIO)

 

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Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Testi e immagini

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Le mie radio

 

Messaggi di Novembre 2016

PIAZZA SOLIDALE: SABATO IN TILANE

Post n°8010 pubblicato il 24 Novembre 2016 da Giuranna
 

 

Una giornata speciale: sabato 26 novembre dalle ore 10 alle 24

PIAZZA SOLIDALE

nell'atrio dell'auditorium Tilane

 

Leggi il programma (ricchissimo!) sul blog del Circolo Eco-Culturale La Meridiana

- Film Bioresistenze

- Laboratori per bambini

- Teatro CEMENTO E L'EROICA VENDETTA DEL LETAME

 
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REFERENDUM, STEP 20: RIFORMA DEL TITOLO V

Post n°8009 pubblicato il 24 Novembre 2016 da Giuranna
 

 

Due punti-chiave della revisione costituzionale sono il cosiddetto Senato delle Regioni e la riforma del Titolo V.

Nel campo del NO il Prof. Valerio Onida, ex Presidente della Corte Costituzionale, commenta: "Si parla tanto della riforma del Senato... e non si parla per nulla del principale problema di questo testo, e cioè la parte sul Titolo V che ridimensiona fortemente lo spazio delle autonomie territoriali" [Valerio Onida - Gaetano Quagliariello, Perché è saggio dire no. La vera storia di una riforma che ha cambiato verso", Rubbettino 2016, p. 52]. Onida ritiene che "l'impronta statalista e centralista nel riparto delle competenze tra Stato e Regioni sia il più grave errore di questo testo" (ivi). In questo modo "vengono svuotate le Regioni di ogni significativa competenza, anche in quegli ambiti che tradizionalmente ricadono sotto la loro sfera d'intervento" (p. 53). "Alle Regioni in sostanza - conclude Onida - resta soltanto la competenza di fare ciò che lo Stato decide che esse possano fare. Una competenza integrativa, di fatto meramente attuativa" (p.55).

Tra i fautori del SI' riporto il pensiero del ministro Maria Elena Boschi: "E' una riforma che razionalizza la divisione di poteri tra Stato e Regioni, che supera la confusione della competenza concorrente, che semplifica i livelli di governo nel territorio" [Massimo Rubechi (a cura di), Perché Sì. Le ragioni della riforma costituzionale, prefazione di Maria Elena Boschi, Laterza ottobre 2016, p. VIII)].

E' vero che era necessario intervenire sul conflitto pressoché permanente tra Stato e Regioni circa la competenza concorrente, ma in una prospettiva che valorizzi le specificità territoriali (qualche anno fa si diceva "federalismo"!) resta l'impressione che il conflitto sia stato risolto depotenziando una delle due polarità e ponendo l'accento sull'altra con l'esito di un accentuato centralismo statale.

Nel volume Perché Sì si evidenziano invece in modo positivo i pregi della riforma: ad essi sono dedicati i capitoli 5 e 6, intitolati rispettivamente Perché... razionalizza il riparto delle competenze tra Stato e Regioni (pp.39-47) e Perché... ridisegna la Repubblica delle Autonomie (pp.49-58).

"Il tentativo di arrivare finalmente ad una repubblica delle autonomie, sperimentato con la riforma costituzionale del 2001 (la revisione del Titolo V della Costituzione), ha finito per realizzare, tutto all'opposto, un insieme di autonomie senza repubblica. (...) Quella riforma ha attribuito a Regioni ed enti locali poteri così ampi e confusi che hanno solo aggravato la crisi dello Stato italiano" (p.49-50).

Per farsi un'idea occorre leggere direttamente gli articoli del Titolo V (art. 114 e seguenti).

 

............................................................................

 

PUNTATA PRECEDENTE: 18 novembre

 
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SCUOLE, ELEZIONI: NUOVI CONSIGLI DI ISTITUTO

Post n°8007 pubblicato il 23 Novembre 2016 da Giuranna
 

Domenica e lunedì nei quattro istituti comprensivi di Paderno Dugnano si sono svolte le elezioni per il rinnovo dei Consigli di Istituto.

Di seguito i risultati con un post di commento di Massimo Negrisoli sul comprensivo De Marchi.

Congratulazioni e auguri di buon lavoro agli eletti!

 

IC De Marchi

 

IC Allende


IC Via Manzoni (Fisogni)


 

IC Croci


 
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RHO-MONZA FINALMENTE IN COMMISSIONE TERRITORIO

Post n°8006 pubblicato il 23 Novembre 2016 da Giuranna
 

E' stata ufficialmente convocata la Commissione Territorio per discutere di Mitigazioni ambientali Rho-Monza (vedi post di ieri 22 novembre), ma anche di Trasporti e Rifiuti.

Appuntamento giovedì 1 dicembre alle ore 18.30 presso la Sala Giunta.

Considerata l'attenzione al tema da parte di numerosi cittadini ho chiesto l'utilizzo dell'Aula Consiliare per consentire a tutti gli interessati di seguire il dibattito in condizioni più consone.

 
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BAMBINI IN ALTO MARE: AFFIDO FAMILIARE

Post n°8005 pubblicato il 23 Novembre 2016 da Giuranna
 

Per gli interessati segnalo il seguente appuntamento:

“L’affido familiare per i minori stranieri non accompagnati”
MARTEDI’ 6 DICEMBRE 2016 - ore 21.00
c/o “Fidarsi della Vita”
Via Affori 12 - Milano

Con il progetto “Bambini in Alto Mare”, AiBi – Amici dei Bambini promuove l’accoglienza familiare anche per i minori stranieri non accompagnati.

Alla luce del forte accento che il disegno di legge Zampa pone sulla priorità che un minore straniero non accompagnato venga accolto in famiglia, conosciamo e valutiamo le reali opportunità.

  • Chi sono i minori stranieri non accompagnati?
  • Chi sono le famiglie che possono accoglierli?
  • Qual è il percorso da affrontare per diventare famiglia accogliente?

Queste ed altre domande alle quali cercheremo insieme di dare una risposta!

Per partecipare alla serata è necessario segnalare la propria presenza inviando una email a diego.moretti@aibi.it o contattandoci allo 02988221

 
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VARIE: RADIO 1, VILLA GALBIATI, ARMI, PARCHEGGIO...

Post n°8004 pubblicato il 22 Novembre 2016 da Giuranna
 

 

Il programma LA RADIO NE PARLA di Radio 1 ha trasmesso oggi "Posti di lavoro - dal call center di Paderno Dugnano": ascolta la puntata in streaming - guarda le immagini.

Sul blog Paderno 7.0 (centrodestra) si può leggere un resoconto e guardare i filmati del dibattito referendario svoltosi ieri in Villa Galbiati. Vedi anche il post di Patrizia Cibin (PD) sul blog Qui Paderno Dugnano.

Il Notiziario (22 novembre): Cocaina e kalashnikov nascosti a Cusano, arrestati il ‘biondo’ e il ‘nero’

Il Cittadino (21 novembre): Paderno, investì la ex dopo una lite: una perizia per stabilire se volesse ucciderla

Il Notiziario (21 novembre): Paderno, apre il parcheggio delle petizioni: 96 posti auto in centro

 
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QUALE DEMOCRAZIA VOGLIAMO

Post n°8003 pubblicato il 22 Novembre 2016 da Giuranna
 

E' stato presentato ieri presso il Centro studi Sereno Regis di Torino il libro di Valentina Pazé Cittadini senza politica. Politica senza cittadini (Edizioni Gruppo Abele).

Di seguito il resoconto di Enrico Peyretti, che ho ricevuto oggi per e-mail, e che ritengo utile alla riflessione:

Abbiamo presentato ieri al Sereno Regis (con Amedeo Cottino e Pietro Polito) un bel libretto, serio, scientifico, "Cittadini senza politica. Politica senza cittadini", di Valentina Pazè, filosofa della politica, docente di Teoria dei Diritti all'Università (Ediz Gruppo Abele, 2016, pp. 157, euro 13).  Raccolgo e riferisco solo qualche spunto dalla aperta discussione.

L'idea bella di democrazia è sempre a rischio, nelle attuazioni, di venire profondamente svuotata. Gli svantaggiati nella società oggi non si aspettano più nulla dalla politica, vista come "un gioco di intrattenimento della classe media". I luoghi decisionali sono dislocati, fuori dal controllo. Da ciò il voto di rifiuto, o il non voto. La politica, i partiti, sono squadre personali, utili al capo, e il secco decidere prevale sul discutere, ragionare, persuadere, per poter decidere. Si arriva alla politica immediata, alla pura conta numerica. Colpa anche di una assenza della cultura.

Esiste un popolo, oppure c'è una accozzaglia di individui, ciascuno per sé? Se non c'è popolo, con un cammino comune, anche dialettico e conflittuale senza violenza, non c'è democrazia. Le forme democratiche sono facilmente manipolabili da oligarchie, strumenti di interessi più potenti dei popoli, attivi nell'ombra, senza volto. Forse la democrazia è stata una bella illusione moderna? Quella classica di Atene era ben limitata, ma lanciava l'idea. La nostra moderna è fallita per rinuncia o impreparazione dei popoli? per illusione illumninstica? per la complessità della vita sociale, in mano a chi ha forza e mezzi? per lo sgretolamento individualistico? per l'astuzia di chi la usa senza rispettarne le regole essenziali? per caduta etica? E' del tutto fallito il compimento della democrazia in "onnicrazia" (Aldo Capitini), potere veramente distribuito con giustizia fra tutti? La preoccupazione è vera, ma disperare è arrendersi. Biosgna ancora resistere e cercare.

La democrazia è "vincere", gli uni contro gli altri, oppure è rappresentare tutti, lavorando per tutti? Ci sono partiti contro la gerarchia, però con una dura gerarchia personale interna! Ci vuole partecipazione, ma l'informazione aiuta a sapere? Per esempio, si fa credere che il debito è cresciuto per le spese sociali, e invece è stato per salvare le banche.

La democrazia è usurata: il referendum costituzionale attuale è una rissa confusa tra rabbia e speranza, tra potere difeso coi denti, e assalto al potere. La malattia non si cura con misure tecniche. Valentina Pazè propone un'alternativa radicale tra due modelli: 1) democrazia immediata, o di investitura, esaurita nella scelta di capi a governare per cinque anni, senza intralci di soggetti collettivi; 2) democrazia mediata, o di indirizzo, dove il popolo sovrano elegge organi rappresentativi (art. 1 Cost.) e anche partecipa attraverso partiti, movimenti, associazioni che danno forma e voce alle istanze della società.

La scelta tra i due modelli è all'ordine del giorno, sia nel referendum costituzionale, sia in tutta la cultura o consapevolezza popolare che può formarsi. O democrazia rappresentativa, consensuale, oppure maggioritaria, consegnata, che si dice "consolidata", stabile. Si rischiano autocrazie elettive, democrazie capovolte. Per Schumpeter la democrazia è elezione di un governo. Per Kelsen è la ricerca ragionata e nonviolenta di un consenso in un'assemblea che rispecchi tutti gli interessi e idee. Il potere legislativo è diverso dal potere esecutivo. Invece la legge elettorale Italicum impedisce il pluralismo, designando un solo partito e il suo capo.

Col primato dei mercati sulla politica, in nome della "stabilità" ogni mezzo è buono. Nella "democrazia finanziaria" non c'è differenza tra chiunque vinca, nel gioco così limitato. Ricordiamoci che 24 su 28 paesi europei hanno il sistema elettorale proporzionale, maggiore garanzia di custodire e promuovere una democrazia di tutti, non preda dei luoghi decisionali dislocati.

E. P.

 
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RHO-MONZA, ENTRO DIECI GIORNI LA COMMISSIONE TERRITORIO

Post n°8002 pubblicato il 22 Novembre 2016 da Giuranna
 

Non si è parlato di mitigazioni Rho-Monza ieri sera in Commissione Territorio, nonostante la presenza di numerosi cittadini interessati al tema. La discussione si è limitata ai due punti all'ordine del giorno, riguardanti questioni di edilizia e urbanistica.

Il Presidente Mosconi ha espresso l'intenzione di convocare nuovamente la Commissione sui temi Rho-Monza, rifiuti e trasporti in data 1° dicembre.

Al termine della lunga riunione (dalle 18,30 alle 20,50 circa) i quattro consiglieri di minoranza hanno ritenuto comunque opportuno firmare una richiesta di convocazione urgente della Commissione Territorio entro 10 giorni (come prevede l'art. 8 del Regolamento delle Commissioni Consiliari).

Di seguito il testo indirizzato al Presidente della Commissione Territorio e già inviato al protocollo (N. 65133 del 22 novembre 2016):

OGGETTO: Convocazione urgente Commissione Territorio circa mitigazioni ambientali Rho-Monza

I sottoscritti consiglieri comunali, componenti della Commissione Territorio, richiedono - a norma dell'art.8 del Regolamento Comunale delle Commissioni Consiliari - la convocazione urgente della stessa Commissione per approfondire l'argomento delle mitigazioni ambientali relative alla riqualificazione della strada Rho-Monza al fine di esaminare quale sviluppo abbiano avuto, da parte dell'Amministrazione Comunale, le soluzioni progettuali presentate dal dr. Benedetto Selleri durante l'assemblea cittadina svoltasi in Aula Consiliare il 20 giugno u.s.

Si fa presente che, a partire dai mesi estivi, è stata più volte e da più parti sollecitata la convocazione della Commissione Territorio per affrontare l'argomento in questione, come risulta dalle richieste precedentemente inoltrate.

Distinti saluti,

Giovanni Giuranna - Michela Scorta - Daniela Caputo - Emiliano Abbati

 

Paderno Dugnano, 21 novembre 2016

 
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COMMISSIONE TERRITORIO: NO RHO-MONZA, SI' INTERVENTI RESIDENZIALI

Post n°8001 pubblicato il 20 Novembre 2016 da Giuranna
 

 

Domani, lunedì 21 novembre, alle ore 18,30 si riunirà la Commissione Territorio. All'ordine del giorno non c'è quanto ci si aspettava, e cioè il tema delle mitigazioni ambientali della Rho-Monza (argomento richiesto durante i mesi estivi e rimasto finora inevaso).

I gruppi di opposizione (PD, M5S e IXC) hanno presentato richiesta formale di integrare l'ordine del giorno della seduta con l'inserimento del punto sulle mitigazioni ambientali.

Finora il Presidente della Commissione Territorio Mario G. Mosconi si è dichiarato contrario (ha motivato così: "lunedì sera è previsto un importante evento cittadino che coinvolge l’amministrazione e gran parte delle forze politiche della città e i tempi risultano essere troppo stetti per inserire ulteriori punti") e ha successivamente espresso la volontà di convocare a breve una nuova riunione. Personalmente ho ribadito al Presidente la richiesta di non rinviare ulteriormente la trattazione del tema Rho-Monza.

All'ordine del giorno della seduta di domani sono iscritti due argomenti:

1) Approvazione modifica "Linee guida per la realizzazione di interventi residenziali in regime di edilizia convenzionata e di edilizia privata sociale" [su questo tema Insieme per cambiare aveva espresso voto contrario unitamente alle altre forze di opposizione]

2) Considerazioni sulla Proposta Piano Integrato di Intervento in Variante al PGT vigente ambito residenziale RE3.

La seduta della Commissione Territorio è pubblica. Si svolgerà in Sala Giunta alle ore 18,30.

Qualora il portone del Municipio fosse chiuso (come al solito), suonare il campanello.

 
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22 NOVEMBRE: 100 ANNI DI TUROLDO

 

Martedì 22 novembre ricorre il centenario della nascita di padre David Maria Turoldo, figura da ricordare e riscoprire.

La Comunità pastorale S.Maria Nascente e Sacra Famiglia in collaborazione con Circolo Acli di Paderno Dugnano e Azione Cattolica decanale lo ricordano così: Memoria dei testimoni di ieri per il cammino di oggi: Turoldo 100 anni

La RAI gli dedica il documentario “Padre Turoldo, il poeta di Dio” di Antonia Pillosio, in programma martedì 22 novembre alle 22.10 su Rai Storia, per il ciclo “Italiani”.

Personalmente ritengo che la comunità cattolica (e non solo) della nostra città possa ritrovare energia e ispirazione in Turoldo e in altri testimoni significativi del recente passato.

Per questo segnalo anche il dialogo tra il Cardinale Ravasi e la storica Mariangela Maraviglia (autrice della prima biografia storicamente accurata del frate-poeta friulano) andato in onda il 16 novembre scorso sulle frequenze di Radio Vaticana: Turoldo, Ravasi: non usava privilegi, una lezione per me

 
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L'EPIDEMIA

Post n°7998 pubblicato il 19 Novembre 2016 da Giuranna
 

 

Da leggere il discorso di Papa Francesco ai neo-cardinali in occasione del Concistoro odierno. Ne riporto un passaggio:

La nostra è un’epoca caratterizzata da forti problematiche e interrogativi su scala mondiale. Ci capita di attraversare un tempo in cui risorgono epidemicamente, nelle nostre società, la polarizzazione e l’esclusione come unico modo possibile per risolvere i conflitti. Vediamo, ad esempio, come rapidamente chi sta accanto a noi non solo possiede lo status di sconosciuto o di immigrante o di rifugiato, ma diventa una minaccia, acquista lo status di nemico. Nemico perché viene da una terra lontana o perché ha altre usanze. Nemico per il colore della sua pelle, per la sua lingua o la sua condizione sociale, nemico perché pensa in maniera diversa e anche perché ha un’altra fede. Nemico per… E, senza che ce ne rendiamo conto, questa logica si installa nel nostro modo di vivere, di agire e di procedere. Quindi, tutto e tutti cominciano ad avere sapore di inimicizia. Poco a poco le differenze si trasformano in sintomi di ostilità, minaccia e violenza. Quante ferite si allargano a causa di questa epidemia di inimicizia e di violenza, che si imprime nella carne di molti che non hanno voce perché il loro grido si è indebolito e ridotto al silenzio a causa di questa patologia dell’indifferenza! Quante situazioni di precarietà e di sofferenza si seminano attraverso questa crescita di inimicizia tra i popoli, tra di noi! Sì, tra di noi, dentro le nostre comunità, i nostri presbiteri, le nostre riunioni. Il virus della polarizzazione e dell’inimicizia permea i nostri modi di pensare, di sentire e di agire. Non siamo immuni da questo e dobbiamo stare attenti perché tale atteggiamento non occupi il nostro cuore, perché andrebbe contro la ricchezza e l’universalità della Chiesa che possiamo toccare con mano in questo Collegio Cardinalizio. Proveniamo da terre lontane, abbiamo usanze, colore della pelle, lingue e condizioni sociali diversi; pensiamo in modo diverso e celebriamo anche la fede con riti diversi. E niente di tutto questo ci rende nemici, al contrario, è una delle nostre più grandi ricchezze.


Segnalo anche l'intervista integrale pubblicata da Avvenire il 17 novembre scorso: Papa Francesco: non svendo la dottrina, seguo il Concilio

 


Si tratta, fra l'altro, della risposta di Francesco alle osservazioni critiche di quattro cardinali, rese note nei giorni scorsi:

Al Concilio la Chiesa ha sentito la responsabilità di essere nel mondo come segno vivo dell’amore del Padre. Con la Lumen gentium è risalita alle sorgenti della sua natura, al Vangelo. Questo sposta l’asse della concezione cristiana da un certo legalismo, che può essere ideologico, alla Persona di Dio che si è fatto misericordia nell’incarnazione del Figlio. Alcuni – pensa a certe repliche ad Amoris laetitia – continuano a non comprendere, o bianco o nero, anche se è nel flusso della vita che si deve discernere. Il Concilio ci ha detto questo, gli storici però dicono che un Concilio, per essere assorbito bene dal corpo della Chiesa, ha bisogno di un secolo... Siamo a metà.

Qui sotto le belle immagini che parlano da sole, della visita di Francesco e dei neo-cardinali al papa emerito Benedetto:



 
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ESTREMO SALUTO A PEPPINO REBOSIO, MAESTRO DELLA FISORCHESTRA

Post n°7996 pubblicato il 19 Novembre 2016 da Giuranna
 

Si celebra stamattina a Dugnano il funerale del Maestro Giuseppe Rebosio. Di seguito il ricordo di Alberto Manzoni:


Peppino Rebosio, l’entusiasmo della vita

Con la santa Messa esequiale alle 10.30 nella chiesa dei Santi Nazaro e Celso in Dugnano vien dato oggi l’estremo saluto a Giuseppe Rebosio, più noto come Peppino o “maestro Rebosio”, ideatore e per tanti anni direttore della “Fisorchestra Settenote”, composta dai suoi giovani e giovanissimi allievi di fisarmonica. Così ci ritroviamo, a soli undici giorni di distanza dai funerali di Pignoli, a piangere la scomparsa di un altro Giuseppe musicista dugnanese, anche in questo caso accompagnando il dolore di moglie, figli e nipoti, la sua famiglia che era certamente l’amore principale, prima delle note e degli spartiti.
Tante cose, dunque, accomunano il ricordo dei due, che hanno avuto oltre la musica impegni di volontariato, anche se differenti. E per Peppino la mia memoria va soprattutto alla “Fera de Dugnan”, in quanto lui fu tra gli entusiasti fondatori, trentadue anni fa, del comitato promotore poi divenuto l’attuale associazione che promuove la tradizionale festa della seconda domenica di ottobre.
E vorrei sottolineare l’aspetto dell’entusiasmo: anche se è normale che chi fa un’attività – professionale o di volontariato – con passione e convinzione per forza dimostri almeno un po’ di entusiasmo, nel caso di Rebosio, almeno per come io l’ho conosciuto, questa era una specie di magma dell’animo, che gli sprizzava fuori visibilmente da tutti i pori e che dava – almeno a me dava – una spinta ed un sostegno grandi per continuare nelle iniziative che ci eravamo proposti. Se aggiungiamo capacità di comprensione e rettitudine, prudenza e generosità, si capisce come anche lui sia stato un maestro di vita, prima che di musica.
E come per l’altro Giuseppe chiudo in poche righe, perché pure lui non avrebbe gradito troppe sviolinate da morto. Ciao Peppino, ti ho conosciuto da vivo, mi ritengo onorato per questo, e questa è stata la cosa bella.

Alberto Manzoni

 
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