Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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CALDERINA (LUGLIO)

 

Area personale

 

Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Le mie radio

 

Messaggi del 01/08/2010

MAFIE E POLITICA IN LOMBARDIA: LEGGO E PENSO...

Post n°915 pubblicato il 01 Agosto 2010 da Giuranna
 

Il Fatto Quotidiano è un giornale militante, scomodo, anche antipatico. Ma è una fonte informativa originale di cui non si può non tenere conto.

Sul sito internet di questa testata leggo quattro articoli che denunciano le relazioni pericolose tra PDL-Lega ed esponenti della 'Ndrangheta:

Sanità e appalti, la 'Ndrangheta comanda a Milano

La Lega e la ‘ndrangheta, incontri elettorali con un consigliere regionale

Quando la ‘ndrangheta incontrò Abelli “per fare un percorso all’interno del Pdl”

La Moratti festeggia la fine della campagna elettorale e la mafia si siede in prima fila

In attesa di ulteriori informazioni e di eventuali smentite, credo che sia necessario chiedere con forza ai partiti (di tutte le tendenze e orientamenti) un supplemento di attenzione e vigilanza.

Per vincere il malaffare e il crimine serve pulizia e onestà!

Tolleranza zero.

 
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L'ITALIA, I CATTOLICI E LA CLASSE DIRIGENTE CHE NON C'E'

Post n°914 pubblicato il 01 Agosto 2010 da Giuranna
 

Il sito del Corriere della Sera ieri titolava: I vescovi: «Italia senza classe dirigente».

La breve notizia mi ha incuriosito e sono andato a leggermi l'intervista di Edoardo Patriarca trasmessa dalla Radio Vaticana in preparazione alla Settimana Sociale dei cattolici italiani che si terrà nel prossimo mese di ottobre.

Ecco alcuni stralci interessantissimi:

... l’Italia appare un Paese senza classe dirigente, senza persone che per il ruolo politico, imprenditoriale, di cultura, sappiano offrire alla nazione una visione, degli obiettivi condivisi e condivisibili.
... la sensazione di un Paese che sta vivendo un passaggio pesante, in cui però la politica non svolge la funzione che le dovrebbe competere, cioè tentare di dare una visione con obiettivi di medio e lungo termine. Ravvisiamo questa grande fatica rispetto ad una realtà che nei territori ha tante persone vive, capaci di tentare impresa, ha tanto buon associazionismo, professionisti.

Quando parlo di classe dirigente parlo non solo della politica ma anche di tutti quei soggetti, imprenditori, associazionismo. Mancano cioè soggetti che abbiano la capacità di orientare, che si assumano la responsabilità di costruire percorsi nuovi di speranza. Il cardinale Bagnasco ha parlato spesso di questo bisogno di riprendere a crescere, economicamente ma anche moralmente da un punto di vista educativo.

Questo è il tempo per una chiamata alla responsabilità per il laicato cattolico...

[Leggi il testo integrale dell'intervista sul sito di Radio Vaticana]

 

Sono totalmente d'accordo.


 

Per leggere la striscia clicca sull'immagine

 

D'altra parte è vero anche quello che diceva don Giuseppe Dossetti negli ultimi anni della sua vita:

«Dobbiamo convincerci che noi tutti, cattolici italiani, abbiamo gravemente mancato, specialmente negli ultimi due decenni e che ci sono grandi colpe (non solo errori o mere insufficienze). I battezzati consapevoli devono percorrere un cammino inverso a quello degli ultimi vent’anni, cioè mirare non ad una presenza dei cristiani nelle realtà temporali e alla loro consistenza numerica e al loro peso politico, ma ad una ricostruzione delle coscienze. Oggi mi sembra assolutamente indispensabile dichiarare e perseguire lealmente – in tanto baccanale dell’esteriore – l’assoluto primato dell’interiorità, dell’uomo interiore».

Traggo questa citazione dal breve articolo di Angelo Bertani su Europa del 30 luglio.

 
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